Dal momento del suo lancio ufficiale sul mercato videoludico mondiale, avvenuto il 3 marzo 2017, la console ibrida di Nintendo ha sin da subito riscosso il favore degli utenti, con le sue caratteristiche innovative e il suo “nuovo modo” di affrontare i videogiochi. Ciononostante non è tutto oro quel che luccica e anche Nintendo Switch ha avuto diversi problemi che ne hanno segnato la storia in modo indelebile, come quelli legati alla sua parte hardware più importante, i Joy-Con. L’ultimo di questi problemi prende il nome di Joy-Con Drifting (o Deriva dei Joy-Con), dove il termine “deriva” è legato a quello che accade quando la console continua a registrare un input da parte dello stick analogico anche se questo è inutilizzato dall’utente.
Il problema legato ai Joy-Con è così evidente che lo studio legale Chimicles, Schwartz Kriner e Donaldson-Smith sta esaminando la situazione per verificare se sia possibile avviare una causa legale proprio contro Nintendo. Dal punto di vista degli utenti di Switch, che hanno riscontrato il fastidioso problema, questa potrebbe essere una buona occasione per ottenere un accordo e un possibile risarcimento. Lo studio ha reso disponibile anche una pagina web dove gli utenti possono registrarsi per poter segnalare il problema e raccontare la propria esperienza. Ovviamente questa non è la prima volta in cui il mondo videoludico e quello legale si incontrano, infatti, la stessa Sony quando venne hackerata nell’ormai lontano 2011, perse una causa per la class action fatta contro di lei. In quell’occasione la casa giapponese offrì titoli gratuiti per PlayStation 3 e PSP, temi gratuiti, abbonamenti a PSN e molto altro.
La class action contro Nintendo è ancora agli albori, non ci resta che aspettare e vedere cosa accadrà con il passare del tempo.