Il programma di emulazione RetroArch è in arrivo gratuitamente su Steam in data 30 luglio 2019. Ancora otto giorni di paziente attesa e potremo scaricare gratuitamente quello che si preannuncia come il miglior programma di emulazione di videogiochi classici presente su Steam. Ideata dallo sviluppatore indipendente di software open source Libretro, RetroArch è una piattaforma di emulazione tutto in uno con la quale è possibile giocare titoli di tutte le console retrò esistenti. La forza di RetroArch sta proprio in questa capacità di porsi come programma di emulazione unico, capace di emulare i giochi di qualsiasi console retrò dal NES alla PlayStation, dal Sega Master System al Sega Saturn, dal Game Boy al Game Gear etc.
Leggiamo le interessanti parole che gli sviluppatori di Libretro hanno condiviso sulla pagina Steam dedicata a RetroArch: “vogliamo far crescere la nostra base e da questo mese ci stiamo concentrando seriamente per assicurarci che RetroArch possa eseguire i giochi direttamente dagli originali dischi di gioco. Ci saranno ulteriori sviluppi nelle prossime settimane e siamo aperti al dialogo con gli sviluppatori e gli editori dei giochi che hanno i diritti sull’IP originale e che vogliono portare i loro giochi su Steam attraverso l’uso di RetroArch“. La libreria dei titoli giocabili su RetroArch sembra quindi destinata ad ampliarsi nel corso dei prossimi mesi senza contare che l’emulatore è in grado di eseguire non solo i giochi su supporto fisico originale bensì anche ROM Set (ovvero copie digitali dei giochi) e file multimediali.
Dalla pagina Steam dedicata a RetroArch apprendiamo anche che inizialmente non ci sarà alcuna differenza tra la versione scaricabile su Steam e quella disponibile sul sito ufficiale di Libretro tuttavia, dopo il lancio iniziale, gli sviluppatori inizieranno a mettere appunto aggiornamenti e soluzioni ulteriori per sfruttare le funzionalità di Steam come piattaforma. Libretro, inoltre, ci informa anche che la versione per Windows verrà rilasciata per prima mentre le versioni per Linux e macOS verranno rilasciate solo in seguito; gli sviluppatori della software house infatti confessano di essere un po’ allarmati dal volume del supporto che dovranno fornire a un pubblico molto più ampio e quindi prima di aumentare ancora la sfera dei possibili utilizzatori vogliono essere certi di poter gestire la domanda proveniente dagli utenti Windows.