- Wargroove, precedentemente rilasciato per PC, Nintendo Switch e Xbox One, approda su PlayStation 4 il 23 luglio 2019.
Gameplay
È un videogioco di genere strategico-tattico che si svolge a turni su di una griglia invisibile (con la possibilità da parte del giocatore di renderla visibile) sulla quale si organizza l’intera strategia di gioco. È possibile e giusto definire Wargroove di una sottigliezza tattica non indifferente e meritevole di lode. Apparentemente il titolo sembra molto semplice ma con l’avanzamento dei livelli diviene sempre più complesso e articolato. Si nota la raffinatezza con la quale il gioco spinge l’utente a costruire una strategia che lo stimoli a completare il livello nel minor tempo possibile. Come è probabile terminare una partita a scacchi in solo tre mosse, così, o almeno in una certa misura, lo è in Wargroove: meno turni il giocatore impiega per completare il livello, più alta sarà la sua valutazione finale che va da S (il voto maggiore) a D (il voto minore).
Per avere una chance di sviluppare, al meglio, la nostra tattica di combattimento, occorre sfruttare la dinamica del colpo critico, quindi, posizionare in modo efficace le unità di cui potremo disporre. Questo, a mio parere, è il punto focale del gioco: ogni unità, se posizionata in un modo specifico, effettua un colpo critico con il quale infligge, in totale, il 100% e anche più dei danni ai nemici, sconfiggendoli in un solo colpo. L’arciere effettua un colpo critico se attacca a distanza senza doversi muovere, il lanciere invece, infligge il massimo dei danni se posizionato vicino alla medesima unità e così via con tutte le altre. Il colpo critico (che va dall’1,3 al 2,5 di danni in più) raggiunge il massimo potenziale solo se l’unità in questione è Full HP, infatti la percentuale di danno è direttamente proporzionale alla salute del personaggio. Ma questo non basta, per affrontare al meglio i turni di gioco occorre tenere conto di molte componenti, tra le quali il terreno su cui le truppe devono combattere e anche le precipitazioni atmosferiche che riducono, di molto, l’efficacia degli attacchi.
Il gioco ci dà la possibilità, dunque, di sfruttare a nostro vantaggio l’ambiente circostante potendone analizzare le caratteristiche, semplicemente premendo con il tasto “o” sulla zona interessata. Un esempio : gli alberi sono utili perché aumentano la difesa ma, allo stesso tempo, rallentano le truppe, ergo, il danno inferto all’interno di una zona alberata sarà minore; stesso problema viene riscontrato, in percentuali maggiori, nel momento in cui si presentano precipitazioni sul terreno di scontro. Se volessimo avere un quadro generale della situazione, è possibile comunque effettuare una panoramica completa dell’area di gioco, premendo su un punto vuoto qualsiasi della schermata.
Ma non è finita qui! Anche nel momento in cui l’utente ha valutato, in modo ottimale, tutte le sue mosse, questo non basterà a garantirgli la vittoria, specie in un livello di difficoltà alto. Occorre valutare anche le mosse e le unità avversarie e in questo caso Wargroove ci viene in aiuto, dandoci la possibilità di vedere sulla griglia di quante caselle l’unità nemica si può spostare, in questo modo potremo evitare tante situazioni spiacevoli.
Insomma, sono davvero vasti gli elementi da considerare in Wargroove per ottenere un’eccellente strategia. Il titolo mette a disposizione dell’utente tutte le informazioni di cui ha bisogno, poi sta a lui volgere a suo vantaggio le sorti della battaglia.
Dopo aver fatto una panoramica dell’aspetto strategico-tattico del titolo, veniamo ora all’aspetto più tecnico. Pur essendo un gioco a turni, la possibilità di poter saltare le animazioni in battaglia, rende il ritmo di gioco molto scorrevole e fluido, mai noioso e legnoso, una caratteristica davvero gradevole che aumenta in modo netto la giocabilità; per non parlare dell’aspetto grafico retrò e animato, fatto davvero molto bene, molto colorato e ben caratterizzato che restituisce all’occhio la sua parte! La musica è carina ma, a mio parere, si poteva fare, davvero, molto meglio, variando traccia di tanto in tanto. La stessa monotonia purtroppo colpisce, anche se in modo minore, lo scenario di gioco che, per molti livelli, rimane quasi invariato, appesantendo e, talvolta, stancando l’occhio.
La longevità del titolo è molto buona anche grazie alla presenza della modalità cooperativa locale e quella in multiplayer, la cui unica pecca è la difficoltà, pratica ed evidente, di trovare giocatori online.
Sinossi
La storia del gioco è molto semplice, riguarda una guerra tra vampiri, non-morti e umani, scatenata dall’uccisione del Re Mercival II di Cherrystone da parte di una spietata vampira di nome Sigrid di Felheim che il giocatore conosce già all’inizio del titolo. Pare che il motivo che abbia spinto Sigrid a entrare a palazzo sia una certa “chiave” di cui la vampira si vuole impossessare ma il Re, prima di morire, l’ha affidata nelle mani sicure di una persona a lui cara. Intanto la figlia del Re, Mercia, ascende al trono, prendendo il posto del padre e divenendo così regina, ritrovandosi, ben presto, a dover affrontare la minaccia incombente della Legione Felheim, ma fortunatamente non sarà sola: oltre al suo braccio destro e mentore Emeric, Mercia potrà affidarsi alla forza di altri alleati che la accompagneranno nel corso delle vicende.
I personaggi sono tutti davvero ben caratterizzati e i dialoghi risultano spesso ironici e divertenti. La trama è molto gradevole ed è ben cadenzata rispetto ai momenti di gioco, creando un equilibrio perfetto tra narrazione e gameplay.