Eagle Island è l’ultimo titolo sviluppato da Pixelnicks e pubblicato ufficialmente da Screenwave Media, dopo i grandi risultati ottenuti sulla famosa piattaforma di crowdfunding Kickstarter. Dopo aver conquistato buona parte dell’utenza PC, tramite la piattaforma Steam (11 luglio 2019), finalmente, Eagle Island arriva anche su Nintendo Switch.
Come altri titoli simili, anche questo segue la “via dell’old school” videoludica, sfoderando uno stile colorato e un gameplay veramente interessante, paragonabile ai migliori platform 2D attualmente sul mercato. Scopriamo insieme Eagle Island.
Volano gli uccelli volano…nello spazio tra le nuvole…
Eagle Island racconta la curiosa storia di un giovane ragazzo di nome Quill che, accompagnato dai suoi coloratissimi falchetti, Koji e Ichiro, decide di partire per una nuova avventura a bordo della sua piccola imbarcazione. Purtroppo, durante il viaggio, si scatena una forte tempesta proveniente da Nord che distrugge la barca e fa naufragare i tre amici su una strana isola nel bel mezzo del mare Otriatico. Arrivati sulla spiaggia, i tre cominciano a esplorare la “silenziosa” isola quando, dall’alto, appare una grande aquila che rapisce uno dei due pennuti. Dopo questo triste evento, Quill incontra il Dr. Oliver Ornis che gli racconta la storia di Armatura, il grande e temibile rapace leggendario che abita sull’isola e che nessun essere umano è mai riuscito a catturare durante il trascorrere dei secoli.
Sarà compito del giocatore svelare i segreti che si nascondono sull’isola misteriosa e riuscire a catturare la leggendaria Armatura per salvare il piccolo amico volante.
La morte non è la fine di tutto…è soltanto l’inizio!
Uno degli elementi più inusuali e caratteristi dell’opera videoludica firmata Pixelnicks è la “categoria” a cui appartiene il nostro protagonista che non è un cavaliere esperto e nemmeno un idraulico amante dei funghi, ma bensì un abile falconiere. Grazie alle sue doti, il giovane Quill riusce ad avere la meglio su qualunque nemico gli si pari davanti, dalle piante carnivore, pronte ad addentarlo, ai granchi sputa fuoco, passando per i cactus spara spuntoni e le falene velenose…ecc. I nemici sono così tanti e variegati che servirebbe una vera e propria enciclopedia per presentarli tutti nel modo adeguato, ognuno con i suoi particolari attacchi. Divertitevi a scoprirli tutti!
Per riuscire a sopravvivere a questa compagine assassina sarà quindi necessario prendere bene la mira e lanciare con violenza il nostro amico pennuto contro il nemico, senza alcuna pietà e nel modo più spietato possibile.
All’interno dei vari dungeon presenti sull’isola, verranno in aiuto del giocatore diversi power up, disponibili sotto forma di amuleti (equipaggiabili fino a un max di 5), che andranno a potenziare le capacità del protagonista e del suo amico volatile. Anche gli stessi power up dovranno essere gestiti con un minimo di criterio, in questo caso infatti un adeguato potenziamento al momento giusto, fa veramente la differenza tra la vita e la morte. Proprio quest’ultimo cupo elemento del titolo svolge un ruolo fondamentale ai fini dell’esperienza di gioco, infatti, ogni qual volta il povero Quill vedrà la propria barra della vita scendere a zero, il piccolo falchetto lo trasporterà, a discrezione dell’utente, o in un’altra area d’inizio del dungeon o direttamente all’uscita; qui dovrà ricominciare senza alcun power up o moneta raccolta.
In parole povere, il vero Game Over è rappresentato dalle numerose imprecazioni che verranno tirate dal giocatore ogni qual volta Quill finirà la propria energia. Le cose si complicano quando la morte sopraggiunge contro i variegati boss caratteristici di ogni dungeon, dallo scorpione lancia bombe, allo squalo famelico…ecc. Gli stessi boss, una volta battuti, permetteranno di ottenere dei particolari potenziamenti per il proprio falchetto, ma lascio a voi il piacere di scoprirli!
L’assenza di un vero e proprio “Game Over” va a vantaggio del sistema di raccolta statistiche presente nel gioco, impostato in modo tale da entrare in competizione col giocatore stesso, facendo affiorare quello spirito agonistico nelle modalità più difficili, come nel caso della Permadeth, dove se si muore non ci sono pennuti che tengano…in vita. Qui l’unico obiettivo è quello di realizzare il migliore Score possibile prima della morte funesta.
Un design in stile Pixel da brividi
Sebbene Eagle Island presenti, a mio avviso, una trama troppo semplice, il suo comparto tecnico può essere definito “di tutto rispetto”, soprattutto per la capacità di generare proceduralmente le varie aree di gioco, divise, a loro volta, in zone che necessiteranno della completa pulizia per poter accedere, tranquillamente, a quella successiva. Questa interessante caratteristica, unita al design grafico basato sull’iconico stile Pixel a 16-bit, hanno riportato alla memoria uno dei titoli più belli usciti negli ultimi anni sul panorama videoludico mondiale: Terraria.
Lo stile colorato e ben definito viene, altresì, supportato da un comparto audio che riesce perfettamente a restituire le sensazioni legate alle atmosfere offerte da questo bellissimo titolo. Chiude il quadro il buon rapporto qualità-prezzo oltre all’offerta del gioco, sia nella sua versione per PC (Steam) sia nella sua versione per Nintendo Switch (eShop), che è quella che abbiamo provato per voi.
L’unico difetto è legato alla poca precisione nella mira durante i combattimenti a causa dell’analogico sinistro della console Nintendo, per questo motivo, il giocatore si ritroverà spesso a sbagliare il colpo nei momenti critici e a morire miseramente e su Switch. la mancanza di una croce direzionale si fa veramente sentire.
Eagle Island è disponibile sulla piattaforma di Steam al prezzo di 16,79€, mentre per la console ibrida di Nintendo è possibile trovarlo sull’eShop alla modica cifra di 19,99€.