Pokémon Masters si svolge sull’isola di Pasio, un’isola artificiale creata per dare a ogni pokémon il suo habitat ideale
Possiamo trovare spiagge, caverne, foreste e persino un vulcano!
La trama
La trama di questo spin off appare semplice e lineare: battere gli allenatori per conquistare le 5 medaglie, strada facendo aggiungere alleati e infine battere il creatore e ideatore del torneo Kelian.
Dopo aver personalizzato il nostro avatar e aver preso il nostro Pikachu verremo catapultati nel centro medico per pokémon, che sarà la schermata Home del gioco, da lì potremmo accedere ai vari menu e opzioni. Sarà possibile avviare le missioni principali, attualmente 10 capitoli, e accedere ai 2 market.
Il contesto narrativo è molto curato anche se si rivela, per un gioco da smartphone, a tratti molto lento infatti, alcune missioni dei capitoli saranno soltanto schermate di dialoghi che, per chi non conoscesse tutti gli allenatori pokemon (come per esempio Chiara, non è vero tutti conoscono Chiara) potrebbero risultare noiosi e snervanti ma, superati questi intervalli pigiando come un Tucannon impazzito lo schermo, la storia si rivela ben curata in ogni dettaglio e piacevole da giocare.
I capitoli introducono alle varie zone di Pasio e per ogni zona introdotta, a fine capitolo, ci verrà assegnato l’allenatore con un tipo affine a quell’habitat, per esempio alla fine del terzo capitolo, il vulcano, ci verrà data in premio Fiammetta col suo… non te lo dico…
La storia si rivela anche longeva, soprattutto grazie alle quest secondarie e alle missioni di esplorazione (che sono facoltative).
Il gameplay
Nel gioco non sarà possibile però esplorare l’isola liberamente, infatti, possiamo solo accedere a degli scenari attraverso le missioni “esplorazione”, fra un capitolo e l’altro. Pur avendo un avatar personalizzabile (in modo molto limitato dato che sarà possibile soltanto scegliere il sesso e il colore di occhi, capelli e pelle), non lo vedremo mai nelle fasi di esplorazione. Nello scenario ci saranno consentite solo due azioni di movimento: la prima, far girare la testa a destra o a sinistra per poter interagire con i vari elementi sul fondo come: Pokéball con strumenti poggiate a terra (come in ogni gioco pokemon) oppure degli allenatori che faranno partire dialoghi o battaglie, o far cambiare cambiare scenario al protagonista (non sarà tuttavia possibile tornare indietro dopo averlo fatto).
Pasio è un isola progettata per ospitare il torneo di World Pokémon Masters.
WPM è una competizione speciale a livello globale dove ogni allenatore proveniente da ogni regione del mondo pokemon vi può partecipare. Possiamo incontrare molti allenatori passati come Rina, Fiammetta, Barry e Chiara col suo Milktank.
In più, oltre agli allenatori più famosi, sono stati introdotti altri contendenti, alcuni nuovi di questo titolo, altri presi da giochi passati (come il fantallenatore di sole e luna).
Pokémon Masters non è innovativo solo perché le Pokéball servono per catturare gli allenatori anziché i pokémon ma anche per il nuovo sistema di combattimento. Quest’ultimo è certamente ispirato a quello dei giochi classici, ma con qualche piccola modifica che riesce a rivoluzionare sensibilmente l’esperienza, creando un combat sistem molto frenetico e appassionate, ma soprattutto per le prime fasi del gioco, che può rivelarsi molto noioso e ripetitivo.
I combattimenti seguono la falsa riga delle 3v3 che si vedevano su x-y con alcune mosse che colpiscono ad area e altre single target. Le mosse qui non hanno i classici PP ma una barra di caricamento che ci consente di usare quel determinato attacco. La difficoltà è concentrata in questa barra, che si caricherà col passare del tempo e sarà condivisa fra i 3 pokémon in campo. Questo significa, per esempio, che l’attacco da 2 barre di un pokémon potrebbe escludere l’attacco di un altro. Dato che la barra scandisce il tempo della lotta, si è scelto di modificare lo stile di combattimento da turnazione ad un active time battle, sarà quindi possibile, barra e velocità di dita permettendo, attaccare più volte in un turno!
Ogni pokémon avrà uno slot con 5 mosse, di cui una sarà l’unimossa, con 2 abilità attacco e due stato, per esempio Pikachu nei primi livelli avrà tuonoshock, fulmine, e due pozioni.
L’Unimossa è una feature praticamente uguale alle mosse Z. Di fatto, queste possono essere utilizzate solo negli scontri e hanno un contatore che cala quando si usano attacchi, fino all’attivazione. Tuttavia, a differenza della mossa Z è possibile utilizzarla più e più volte durante la lotta.
Un’altra novità presente in questo spin off è il sistema di debolezze e resistenze, che è ispirato al gioco di carte. Ogni mostriciattolo ha una debolezza specifica ed è infatti possibile che due pokémon volanti abbiamo due debolezze diverse, ad esempio: Peliper è debole al tuono e Talonflame è debole alla roccia.
Infine per potenziare le nostre unità, come detto sopra, abbiamo due market: uno, il classico negozio dove, o con valuta del gioco, o con microtransazioni, possiamo acquistare Unità e oggetti, l’altro dove sarà possibile potenziare le statistiche, il livello o le mosse di una specifica unità. Sarà inoltre possibile, facendo salire di esperienza e stelle le unità, far evolvere i pokémon base fino agli stadi finali.
La realizzazione tecnica
A livello grafico il gioco è molto curato, ogni pokémon ed ogni allenatore risultano molto curati nei dettagli estetici. Le animazioni delle lotte sono, per la maggior parte, belle da vedere anche se alcune animazioni delle mosse, sono il classico spostamento di modello poligonale che impatta su quello avversario (un po’ come il colpocoda su Nintendo 3DS). Al contrario ogni unimossa è molto bella da vedere e quasi personalizzate per ogni Pokémon.
La musica è un semplice riadattamento delle classiche colonne sonore, che comunque restano sempre godibili.
In conclusione Pokémon Master, pur non eccellendo, è un titolo piacevole da giocare, soprattutto per chi è appassionato della serie, con un combat sistem molto frenetico e appassionate ma che a lungo andare si può rivelare noioso e ripetitivo.