Se vuoi sederti comodo dopo una sessione di studio intenso o una brutta giornata al lavoro e menare un po’ le mani (virtualmente si intende), ecco che Redeemer: Enhanced Edition potrebbe venire in tuo aiuto. Questo gioco ti permetterà sicuramente di lasciar scorrere tutta la tensione accumulata eliminando qualche soldato o strappando qualche testa di nemici umani e quelli che non lo sono. Ebbene sì, in questo gioco ci sono anche i mutanti, molti mutanti!
Redeemer: Enhanced Edition è la versione migliorata sotto diversi aspetti del gioco omonimo uscito nel 2017, sviluppato e prodotto dal neonato team russo Sobaka Studio e pubblicato da Buka Entertainment. Questa edizione migliorata del gioco esce il 19 luglio 2019 per PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch, con l’obiettivo di smussare alcuni aspetti tecnici del gioco come la qualità grafica e la stabilità generale. La versione protagonista di questo articolo è quella per PlayStation 4; dopo diverse ore passate sul titolo a premere i pulsanti del DualShock 4, quale sarà il verdetto definitivo? Scoprilo leggendo la nostra recensione!
Una trama banale, ma è forse un difetto?
Vasily, un burbero omone barbuto e muscoloso, un tempo lavorava come mercenario per una delle più grandi aziende di armi cibernetiche al mondo. Tutto procedeva per il meglio fino al giorno in cui la società iniziò a trasformare i suoi soldati in cyborg pronti a uccidere, Vasily colse la prima occasione per fuggire da quell’incubo rifugiandosi in un monastero in cima ad una catena montuosa sperduta. Dopo diversi anni passati a vivere una vita monastica, il passato del protagonista torna a tormentarlo, ma non è il solo motivo: il monastero viene presto assediato dai soldati della società che in tutto questo tempo ha cercato in lungo e in largo Vasily, e l’unica cosa da fare è difendersi con le proprie mani.
Questa trama tutt’altro che innovativa, serve solo come pretesto per catapultarci immediatamente nei ritmi frenetici che caratterizzano il gioco. La rabbia e la sete di sangue represse di Vasily hanno modo di venire alla luce, prendendo a pugni e calci ogni nemico che si pari davanti. Attraverso pochi pulsanti del controller è possibile creare combo facili da utilizzare, variando da attacchi base, mosse caricate e colpi critici.
Per colpire e abbattere tutti i nemici a schermo, in alcuni casi molto numerosi, saranno a vostra disposizione, oltre alle arti marziali, una grande quantità di armi di diverso tipo sparse per l’ambiente di gioco, da oggetti da lanciare, come massi, sedie o barili, fino a armi da mischia e armi da fuoco. Ci sono anche altri modi per eliminare dei soldati nemici: si possono cogliere di sorpresa o sfruttando l’ambiente, come ad esempio colonne o camini accesi, in questo caso il colpo risulterà in una morte istantanea.
Un gameplay frenetico, ma presto monotono e con una difficoltà troppo altalenante
Tutta questa varietà di gameplay rappresenta sicuramente un punto a favore per il titolo. Per buona parte della storia, mi sono trovato a variare tra le diverse armi e possibilità di attacco, senza dare troppa importanza a cosa utilizzassi; il gioco, tuttavia, è risultato- per quanto riguarda la mia esperienza – molto banale durante le prime ore. Per quanto divertenti, i livelli si completano molto facilmente, senza dare troppa importanza alla scelta dell’approccio da utilizzare per diverse tipologie di avversari. L’ambiente pare fin da subito abbastanza vario, ma ciò che è demandato al giocatore diventa presto monotono, i livelli sono brevi e le boss fight non sono entusiasmanti, anzi inizialmente sono praticamente assenti.
La difficoltà del gioco cresce superata la percentuale maggiore di completamento, a quel punto senza nessun dubbio la scelta di determinate armi incide sull’eliminazione di un nemico e lo fa anche la gestione degli strumenti messi a disposizione dall’ambiente, ma per farlo bisogna scegliere come usare le risorse. A questo si aggiunge l’introduzione di una sorta di puzzle ambientali che non si erano mai visti durante le porzioni di gameplay precedenti, e alcune boss fight un po’ più strutturate, ma non troppo ardue.
Redeemer: Enhanced Edition vanta una modalità storia limitata ad una quindicina di capitoli suddivisi in tre macro parti. Durante il completamento degli stessi, diversi checkpoint permetteranno di ricominciare da un punto stabilito una volta che si viene sconfitti, mentre il gioco salva automaticamente i progressi ogni volta che viene completato un capitolo.
Il comparto tecnico risulta apprezzabile, ma si sarebbe potuto fare uno sforzo in più!
Per quanto riguarda il comparto tecnico, oggettivamente, il gioco riesce a difendersi bene e graficamente risulta convincente. I ragazzi dello studio russo hanno sfruttato bene le potenzialità dell’Unreal Engine 4; a questo proposito, va sottolineato che non c’è stato un interesse nello spingersi oltre, l’aspetto grafico assomiglia e ricorda molti giochi creati con questo tool, ma non considererei questo aspetto un dato a sfavore del giudizio.
La telecamera durante il gameplay rimane sempre fissa offrendo una visuale dall’alto, con la possibilità di muoverla leggermente per guardare meglio l’ambiente che si andrà ad esplorare (una funziona che, faccio notare, non ho praticamente mai utilizzato). Durante i colpi critici, o particolari uccisioni, l’inquadratura si sposta bruscamente effettuando uno zoom sulla scena, una funzione non gestita bene, che invece è causa di fastidiosi bug grafici. Nel complesso il frame rate rimane costante, anche se, quando lo schermo comincia a riempirsi di nemici, si avvertono dei cali nella stabilità, e questo si può notare anche in situazioni apparentemente tranquille; sotto questo aspetto si sarebbe potuto lavorare di più. C’è anche da evidenziare solo un caso di un crash successivo al peggioramento drastico del frame rate, era giusto sottolinearlo per dovere di cronaca.
Le musiche e il doppiaggio dei personaggi fanno tutto sommato il loro lavoro. I dialoghi sono entusiasmanti e originali in proporzione con la trama, quindi non aspettarti nulla di profondo o particolarmente interessante. Di certo non sarà il primo elemento che ti rimarrà impresso del gioco, molto probabilmente, dopo l inizio, non ci farai più caso, mentre le musiche e gli effetti sonori sono coinvolgenti quanto serve.