La nostra avventura si ambienta in un 1991 alternativo, dopo che una guerra nucleare ha devastato l’Europa centrale. L’unico luogo in grado di garantire la sopravvivenza sembra essere la Norvegia, dove i venti radioattivi arrivano sporadicamente, ed è proprio questo il territorio che i sopravvissuti raggiungono per costruire il proprio rifugio, che diventerà la loro casa e il loro scudo dalla desolazione e distruzione che li circonda.
Il gioco
Vigor è un survival online in terza persona, dove l’obiettivo principale è migliorare il proprio rifugio fino a farlo diventare una casa confortevole, permettendoci di costruire armi e oggetti utili per affrontare le missioni di recupero delle risorse.
Si comincia con un breve tutorial, della durata di una decina di minuti, in cui al nostro Forestiero (così sono definiti i sopravvissuti) vengono spiegati i comandi principali (molto intuitivi ed in linea con i tradizionali sparatutto in terza persona), e i principi fondamentali del gioco. Al termine di questo, arriveremo al nostro rifugio.
Dal rifugio possiamo accedere a diverse funzionalità, quali il crafting degli oggetti e delle armi, la sezione relativa al miglioramento della nostra baita, lo store del gioco, la sezione relativa agli oggetti cosmetici, e la schermata di selezione delle missioni (che sono delle partite PvP). Le missioni sono il fulcro del gioco, affrontabili in solitaria o in co-op, e l’obiettivo di queste è recuperare all’interno della mappa la maggior quantità di risorse utili per la nostra progressione.
Per fare ciò dovremo scontrarci con altri giocatori che hanno il nostro stesso scopo, e qui si presenta un aspetto interessante: saremo liberi di decidere se incappare in uno o più scontri a fuoco, rischiando di morire e perdere quasi tutto quello che abbiamo nel nostro inventario (sia gli oggetti recuperati che gli oggetti che avevamo in nostro possesso ad inizio partita), o se cercare di passare inosservati e portare a casa il nostro bottino senza usare nemmeno una munizione. Ovviamente, nel caso degli scontri a fuoco, se ne usciremo vincitori potremo rubare l’equipaggiamento al giocatore che abbiamo appena steso, e lo stesso potrà fare lui con noi nella situazione inversa.
Le missioni e la mappa
Le partite vanno da 8 a 12 giocatori, durano più o meno una quindicina di minuti, e a metà partita viene sganciato un rifornimento aereo che sarà il bottino più ambito. Nel momento in cui un giocatore recupera questo rifornimento, la sua posizione nella mappa rimarrà visibile a tutti i giocatori rimasti, che, se lo vorranno, cercheranno di dargli la caccia per impossessarsi del ricco premio. All’interno della mappa troveremo anche delle posizioni utili, ad esempio la stazione di comunicazione, che se raggiunta ci permetterà di vedere la posizione esatta dello sgancio dei rifornimenti, o il rilevatore di segnali che per un breve periodo ci segnalerà la posizione degli altri giocatori. Le risorse possono essere recuperate all’interno degli edifici, nelle automobili, insomma un po’ in tutta la mappa, che si presenta anche abbastanza grande e variegata, includendo alture, corsi d’acqua, neve, grandi radure. Sono presenti inoltre diverse uscite che sono sempre a disposizione dei giocatori, anche nel bel mezzo della partita se decidiamo che siamo soddisfatti di ciò che abbiamo recuperato e vogliamo andarcene, a patto di arrivarci vivi ovviamente.
Verso la fine della partita un segnale acustico (una sorta di timer sonoro) ci avviserà che stanno arrivando i venti radioattivi, e dovremo riuscire a raggiungere le uscite per evitare di rimanere troppo esposti alle radiazioni, che ci faranno morire e perdere tutto il nostro equipaggiamento.
Una cosa che può tornare utile sono i booster acquistabili con le Corone, la valuta di gioco, all’interno della lobby prima di iniziare la partita. Questi ci permetteranno diverse opzioni, come assicurare il nostro equipaggiamento per evitare di perdere tutto in caso di morte, oppure migliorare la qualità delle risorse presenti nella mappa o la qualità dei rifornimenti aerei.
Il rifugio
Il rifugio è il nostro quartier generale, il luogo in cui diamo il via alle partite ma soprattutto dove abbiamo accesso ai vari menù di crafting e personalizzazione. Il miglioramento del nostro rifugio richiede risorse, che troveremo appunto sulla mappa di gioco, e man mano che progrediremo sbloccheremo diverse migliorie, oltre a quelle estetiche per la casa, che ci permettono ad esempio di generare una certa quantità di materiali o di cibo ogni ora, migliorare i tempi di costruzione, sbloccare progetti per le armi, o generare una piccola quantità di Corone al giorno. Le Corone sono la valuta di gioco, permettono di acquistare cosmetici per il personaggio e per le armi, e i booster ad inizio partita. Allo store del gioco si accede sempre tramite il rifugio, e fortunatamente oltre a queste cose non c’è altro da acquistare, quindi non ci si trova davanti ad una formula pay-to-win.
Sempre dal rifugio accediamo alla schermata di personalizzazione estetica del nostro personaggio, e anche alla schermata di apertura delle casse che troveremo durante le partite o otterremo completando delle sfide che il gioco ci propone. Queste casse ci regalano dei premi, e il loro grado di rarità è uguale a quello delle armi, dal colore grigio per l’equipaggiamento più comune al viola per quello più esotico.
Infine, all’esterno del nostro rifugio ci sarà anche un poligono di tiro per provare le armi, create utilizzando i progetti guadagnati e spendendo i materiali necessari, dove potremo anche affrontare delle sfide di tiro al bersaglio per rilassarci un po’ prima di tornare alla dura vita post-nucleare.
Gameplay e comparto tecnico
Il gameplay di Vigor risulta abbastanza tradizionale, in linea con uno sparatutto in terza persona. I comandi sono facili da assimilare, con i grilletti per mirare e sparare, il tasto X per ricaricare e se tenuto premuto per interagire con gli oggetti, il tasto B per abbassarsi e distendersi e il tasto A per saltare; gli stick analogici ovviamente sono utilizzati per muoversi e spostare la telecamera, quindi tutto nella norma. I movimenti del nostro personaggio risultano un po’ legnosi alla vista, ad esempio quando si salta, ma nonostante questo i comandi sono reattivi.
Un aspetto un po’ carente, che speriamo sarà migliorato nel tempo, sono gli scontri a fuoco, che risultano poco immersivi e coinvolgenti ed il sistema di mira non è molto preciso; il feedback delle armi non è del tutto realistico ed oltretutto di queste non abbiamo un’indicazione sui danni inflitti, ma solo sulla cadenza di fuoco e sulla velocità alla volata. Nonostante ciò non si può dire che la componente shooting sia disastrosa, semplicemente c’è qualcosina da migliorare ma non va a minare più di tanto il gameplay.
L’esperienza di gioco nel complesso risulta un po’ ripetitiva ma godibile, con il senso di solitudine che si fa sentire durante le partite e il sonoro che ci accompagna e non disturba, anzi torna utile per sentire i movimenti degli altri giocatori vicini e si percepisce bene la tensione quando si sentono gli spari in lontananza. Quindi anche una partita senza scontri a fuoco può regalare qualche emozione mentre si cerca di rimanere nascosti e arraffare il più possibile.
Per quanto riguarda il comparto grafico, il motore di gioco fa pienamente il suo dovere. L’Unreal Engine 4 ci regala una buona resa visiva, con ambientazioni curate nei dettagli e dei bei colori luminosi e non sembrano esserci particolari cali di frame rate. Anche le texture dei personaggi e degli oggetti in-game son ben curate e dettagliate. La nostra prova è stata fatta su Xbox One, dove il risultato è molto buono, ma su Xbox One X il gioco ci può dare il massimo della resa grafica grazie anche al supporto al 4K nativo.
La modalità co-op
Un appunto che mi sento di fare riguarda le partite in co-op, che potrebbero essere più piacevoli se i giocatori, la maggior parte delle volte, non si sparassero addosso tra compagni di squadra già all’inizio della partita. Ovviamente questo riguarda l’etica dei giocatori, non è assolutamente una colpa degli sviluppatori, che potrebbero però ovviare alla cosa inserendo la possibilità di disabilitare il fuoco amico; un’altra soluzione sarebbe quella di inserire dei bonus di squadra al termine della partita, perché per ora ognuno lavora per sé. Mi spiego meglio: ognuno ha il proprio bottino, quindi se ad esempio un giocatore recupera il rifornimento aereo, il suo compagno a fine partita non avrà nessun beneficio, il che può portarlo a voler crivellare di colpi il compagno di squadra per impossessarsi delle scorte. Con l’introduzione di qualche bonus e magari senza il fuoco amico, è probabile che sia più divertente fare gioco di squadra.
Conclusioni
Vigor è un survival shoot ‘n’ loot che mira a competere con i più grandi titoli del genere, e forse risulta anche più accessibile grazie al suo sistema di inventario semplice e senza troppi fronzoli. L’atmosfera di gioco ci porta ad immedesimarci nel contesto post-nucleare e godere della solitudine del caso, e lo dice uno che non ama troppo la sensazione di solitudine in un gioco. Ci sono sicuramente delle migliorie che possono essere apportate, ma questo titolo può regalarci svariate ore di gioco e di divertimento, sia se siamo amanti del genere sia se siamo dei novizi.
Ricordiamo che Vigor è disponibile come free-to-play su Xbox One dal 19 agosto 2019.