Non sentir parlare di Gears 5 in questi giorni è abbastanza difficile, la sua campagna memorabile accompagnata da un eccellente gameplay rendono il titolo vicino della perfezione, soprattutto considerando il fatto che puoi ottenerlo facilmente tramite il servizio Xbox Game Pass.
Nonostante tutto questo, Gears 5 non è sicuramente il gioco perfetto, questo a causa dei suoi numerosi glitch e crash, unito alle schermate di caricamento molto lunghe. Ma non solo, i server mal gestiti hanno impossibilitato i videogiocatori di godersi a pieno l’esperienza ludica online, che sia cooperativa o multiplayer. Ultimo ma non meno importante: sono presenti microtransazioni.
Per anni, soprattutto dopo lo “scandalo” di Star Wars Battlefront 2, le software house hanno iniziato a dire che non ci sarebbero state mai più microtransazioni nei titoli, eppure il direttore del design Ryan Cleven disse a GamesIndustry.biz:
“Pensiamo davvero che come industria dobbiamo sbarazzarci delle lootbox e fare in modo che la gente possa accelerare la sua progressione o guadagnare cosmetici usando moneta reale ma riuscendo anche mantenere l’integrità dell’esperienza di gioco”.
L’implementazione ha comunque lasciato a desiderare. Si possono comprare skin e cosmetici in Gears 5 e sono completamente separati da quelli presenti in Tour of Duty, ma per ottenere qualcosa di davvero speciale e nuovo, bisogna usare la moneta di gioco premium, chiamata Iron.
Ma non disperare, questa moneta può essere guadagnata in-game attraverso il già citato Tour of Duty, ma dopo un’intensiva sessione di grinding, è già tanto se si ottengono 250 Iron. La maggior parte delle cose nel negozio costano circa 1.000 Iron, corrispondenti a circa 10 dollari, e ci sono pacchetti di skin che arrivano a costare anche un valore di 35 dollari.
Una questione è avere qualcosa di davvero unico e speciale, un altro è pagare 7 dollari per una emote che fa il pollice in su. Poi, non è strano che il roster multiplayer dei vecchi titoli sia molto più corposo rispetto a questo? O che personaggi come Cole e Baird siano molto presenti nella campagna ma totalmente assenti nella sezione online di Gears 5? Questo perché The Coalition li venderà con l’arrivo della nuova stagione.
“Sappiamo che volete giocare alcuni dei personaggi provenienti dalla nuova Campagna e quelli derivanti dai vecchi titoli Gears. Solo ricordate che con il nostro focus sul gameplay basato sui personaggi – ognuno di loro ha un unico stile di gioco, Ultimate ed Abilità – abbiamo bisogno di sviluppare quelle features e fare in modo che tutto sia bilanciato prima che siano pronti per il rilascio”.
Ovviamente la community non è molto contenta di questa risposta. Perché un titolo pagato a prezzo pieno dovrebbe avere così tante microtransazioni? È una domanda che colpisce molti titoli tripla A, da Assassin’s Creed Odyssey a Call of Duty: Black Ops 4.
Nuove stagioni, nuove mappe, nuovi personaggi, nuovi Operazioni Horde, nuove modalità e molte più features per il Map Builder – che sì, sono gratis, ma comunque hanno un’etichetta del prezzo, visto che gli sviluppatori usano le entrate ottenute dai cosmetici per svilupparle.
E Microsoft che fa?
La cosa che rende tutto questo ancora più strano, è che mentre i titoli citati sono da publisher di terze parti, Gears 5 è un vero e proprio sequel di una IP proprietaria del gigante Microsoft. La stessa azienda che ha entrate da Xbox Live Gold, vendite di altri giochi, licenze e molto altro.
Microsoft è anche la stessa che ha avuto molte critiche per quanto riguarda le microtransazioni in videogiochi importanti quali Halo 5: Guardians mentre ha ottenuto un sacco di plausi per lo sforzo fatto per Sea of Thieves.
In più, quando altri titoli first party come ARMS, Splatoon 2 o Super Smash Bros. Ultimate sono la prova vivente di come i titoli senza microtransazioni possano avere comunque un enorme supporto post lancio (escludendo i DLC a pagamento, ovviamente).
Certo, alla fine quelli sono solo cosmetici, quindi non necessari per la progressione nel titolo. Pertanto per alcuni il problema nemmeno sussiste. Ma se invece si vuole avere quegli elementi in più nella partita? Ci si ritrova bloccati in un ripetitivo processo di grinding, solo per ottenere qualche nuova skin. Questo non spinge queste persone sulla via delle microtransazioni?