Nonostante la passione che Masahiro Sakurai riversa instancabilmente in Super Smash Bros. Ultimate ogni giorno, a volte sembra che i guai per le sue creature non finiscano davvero mai. I personaggi DLC sono sempre stati divisivi, complice un pregiudizio – o comunque una vaga sensazione – che la loro natura di contenuti a pagamento venga bilanciata da una forza sproporzionatamente maggiore al resto del roster di base.
Mai nessuno, però, ha suscitato tante polemiche quanto l’Eroe di Dragon Quest XI (e III, IV e VIII nei suoi tre costumi alternativi) grazie al suo moveset soggetto all’influsso degli elementi casuali. Mentre il suo collega Cloud, da Final Fantasy VII, è stato oggetto di controversie in entrambi gli Smash in cui è apparso per motivi di “braccino corto” da parte di Square-Enix (solo due brani per la sua arena, contrariamente alle molteplici MIDI concesse da Square per i contenuti di Dragon Quest). L’Eroe fa tuttora discutere per la possibilità casuale di sferrare colpi più potenti del normale, la dipendenza dalla comprensione linguistica per il menù di comandi e per la casualità con cui quattro di quegli stessi comandi fanno capolino nel menù in questione. Il lottatore è già stato messo al bando dai tornei australiani, ma il fatto che lo stesso è avvenuto in Francia si distingue per un particolare: il bando è stato deciso da Nintendo stessa.
Nintendo France ha infatti dichiarato l’intenzione di bandire l’utilizzo dell’Eroe nei tornei della futura European Team Cup, estendendo questo divieto anche ai personaggi DLC previsti per il futuro. Pianta Piranha, Joker e Banjo sono tuttavia esclusi dal trattamento.
La scena competitiva ha sempre avuto un debole per l’apparente “neutralità” di Super Smash Bros. Melee in tal senso, riconoscendo il secondo capitolo della serie crossover come “inarrivabile”: un senso di (ingrata) insoddisfazione che ha coinvolto gli episodi successivi, specialmente per quanto riguarda i personaggi DLC, addirittura definiti “vittorie a pagamento” dall’elitario zoccolo duro del fandom. Per questo motivo un ban deciso da Nintendo stessa è preoccupante: la pluralità linguistica del vecchio continente può mettersi di mezzo, questo è certo, ma se persino una sussidiaria di Nintendo è contraria all’Eroe non è da escludere che i personaggi disegnati da Akira Toriyama potrebbero sparire ben presto dai tornei. Quale crudele ironia.