Per quanti meriti Nintendo Switch possa avere, la tendenza allo slittamento – o “drifting” – dei versatili Joy-con è destinata a passare alla storia come inossidabile cavallo di battaglia dei suoi detrattori. Visto che Pokémon ha inevitabilmente portato con sé un redesign più snello, robusto, limitato ed economico della console su cui debutterà tra due mesi (Nintendo 2DS insegna), era apparentemente ovvia la maggiore robustezza di Nintendo Switch Lite. A confermare questa supposizione è stata la differente fattura delle nuove leve analogiche, che Nintendo ha già specificato essere più costose da riparare; a smentirla, purtroppo, è la medesima, identica tendenza al drifting che fa tuttora disperare i possessori della console di base.
Verrebbe da pensare che si tratti di un caso isolato, e in effetti nelle prime ore sembrava fosse così: non solo Nintendo Switch Lite non riesce a staccarsi i Joy-con dalla testa, ora a quanto pare ne condivide pure il peggior difetto. Invece, come attesta il relativo rapporto di Nintendo Life, gli “slittini” sono rapidamente arrivati tutti a valle. Questo non sarebbe allarmante di per sè, ma con le console puramente portatili, si sa, sostituire una leva o un pulsante significa mandare l’intero hardware in riparazione. Un vero peccato insomma, specie per chi tra noi sperava di fare di Switch Lite la propria nuova isola felice videoludica proprio per sfuggire al drifting.
Va detto che, a causa della giovanissima età delle console, la burocrazia sulle questioni di garanzia non dovrebbe rappresentare un intralcio alle riparazioni; ciò non toglie che è indubbiamente un po’ presto per vedere questi problemi venire a galla, troppo per un placebo temporaneo come il fatto di essere ancora nel periodo di garanzia. Non abbiamo ancora un campione statistico adeguato per capire quanto incline allo slittamento sia la console, ma di certo non siamo di fronte a dati incoraggianti.