Una volta completato il GDR di turno o finita una sessione di partite classificate spesso è possibile ritrovarsi a volersi solo rilassare un po’ e staccare la spina. FRACTER, sviluppato dallo studio indipendente francese 4L Games Ltd., rientra, secondo me, in quella categoria di giochi adatti a queste situazioni, quei giochi che non puntano a incollare il giocatore allo schermo con un gameplay frenetico ed elettrizzante o una grafica stupefacente, non hanno per forza di cosa una trama intrecciata e che voglia a tutti i costi lasciare senza fiato lo spettatore, ma piuttosto si focalizzano sul giocare con le emozioni e a creare un’atmosfera di rilassatezza e tranquillità o almeno questo è quello che ho provato durante le ore passate in compagnia del titolo.
Vediamo allora insieme cosa offre FRACTER a chi lo gioca, proverò a fare come sempre un’analisi oggettiva del titolo e a evidenziare pregi e difetti di questa cupa, ma allo stesso tempo rilassante, avventura attraverso l’oscurità. Oscurità che lascia trasparire scorci di luce nei quali si possono riconoscere ottime architetture di un mondo misterioso. Mettiti comodo e preparati a leggere questa recensione!
Alla ricerca della luce perduta
La trama in questo gioco non è per nulla delineata, non ci sono veri e propri elementi di trama, non ci sono linee di dialogo, né tantomeno descrizioni dei personaggi, ogni livello in questo titolo viene raccontato da una didascalia a inizio e fine percorso e dallo svolgimento stesso. All’inizio della nostra avventura ci viene mostrata una ragazzina intrappolata in un mondo di pura oscurità, il cui obiettivo è di ritrovare la propria luce perduta, rappresentata da “sue metà luminose” che lasciando la protagonista si disperdono e attraversano le sette porte, che rappresentano i sette livelli, che compongono questo gioco. Torneremo più tardi su questo numero.
Cominciando a giocare a FRACTER vengono subito alla mente quanto a colori e stile grafico due giochi mobile di successo pubblicati negli ultimi anni, ossia Limbo e Monument Valley, similmente al primo i colori del gioco che, come precedentemente detto, spaziano unicamente dal bianco della luce al nero dell’oscurità passando per tutta la scala di grigi; ricordando Monument Valley anche tutti i livelli di FRACTER che sono caratterizzati da percorsi geometrici e regolari. Queste due cose messe assieme creano un’atmosfera davvero particolare in maniera sicuramente positiva.
Sfuggi ai demoni per ritrovare la luce
Per ciò che concerne il gameplay, il completamento dei livelli può essere effettuato usando unicamente il mouse come periferica, premendo i tasti WASD si può controllare la protagonista, ma ciò può essere fatto anche premendo il tasto destro del mouse, e dal momento che attraverso il tasto sinistro si potranno attivare degli oggetti a schermo, ho smesso ben presto di utilizzare la tastiera.
L’intero gioco è composto da sette livelli, questo è purtroppo un punto dolente del titolo, la longevità ne risente parecchio in quanto i capitoli si completano abbastanza velocemente sebbene il livello di difficoltà tenda a crescere parecchio e purtroppo non vi è neanche un fattore di rigiocabilità a bilanciare il tutto. Ripercorrere un livello ha giusto lo scopo di recuperare uno o due collezionabili che si sono persi, ma ne esiste una sola tipologia rappresentata dalle figure luminose che si sono disperse a inizio gioco: spesso si riescono a raccogliere tutte nel livello stesso. C’è comunque da dire che i sette livelli presenti sono disegnati splendidamente, i vari rompicapo sono difficili il giusto e ti porteranno a riprovare più volte per raggiungere la soluzione senza che questo sia in qualche modo frustrante.
Il nostro unico punto di riferimento sarà per tutta la durata dell’avventura un bulbo luminoso che ci fluttua sulla testa e oltre a illuminare la strada ci indicherà anche i vari oggetti da attivare per muoverci nei puzzle. I rompicapo vengono risolti unicamente spostandoci, senza la possibilità di saltare, attivando pulsanti con il peso, muovendo oggetti o attivando e disattivando con il mouse interruttori e piattaforme girevoli; oltre a questi enigmi, alcune porzioni di livello vanno risolte in maniera stealth sfuggendo ai demoni che, se ci vedessero comincerebbero a inseguirci ed essendo più veloci di noi, vista l’assenza di una qualche corsa, riuscirebbero a prenderci, costringendoci così a ricominciare.
Atmosfere e musiche rilassanti per un’esperienza ludica più che godibile
Il comparto tecnico si difende molto bene, ho già parlato dello stile grafico durante l’introduzione, il comparto sonoro è anch’esso all’altezza, regalando al giocatore una musica con un alto grado di immersione, le note dolci e risonanti vengono a tratti interrotte da suoni più cupi e tenebrosi mentre di sfondo rimangono i suoni ambientali delle varie piattaforme che si attivano e disattivano o di porte che si aprono e chiudono.
Il gioco è molto leggero e fluido, non presenta quasi alcun tipo di bug, se non una rappresentazione un po’ abbozzata dei riflessi sull’acqua, della protagonista o degli esseri luminosi quando si passa sopra o accanto, nulla di grave, ma rispetto all’ottima riuscita di tutti gli altri aspetti è naturale storcere un po’ il naso. Puoi vedere tu stesso quello di cui sto parlando nella gif seguente.
FRACTER esce su PC grazie alla piattaforma di distribuzione digitale Steam, il 5 settembre 2019. I testi di gioco sono disponibili solamente in lingua inglese e in lingua originale, ossia il francese. Visita il sito ufficiale del gioco per maggiori informazioni a riguardo e dai uno sguardo al trailer ufficiale qui sotto!