Tutti gli amanti della serie Halo conoscono fin troppo bene i Covenant, agguerritissimi e storici nemici dell’umanità. Quando si parla di Covenant però non si intende un unico nemico, ma una moltitudine di specie diverse sia nella morfologia, nella cultura, ma soprattutto nel ruolo ricoperto in quest’enorme confederazione.
Ti mostrerò in questo speciale com’è organizzata la società Covenant, quali sono i rapporti fra le varie specie che la compongono e come si è formata nella timeline dell’universo di Halo questa confederazione aliena suddivisa in caste. Il termine Covenant, in italiano alleanza, fa riferimento al patto sancito fra i San’Shyuum (i profeti) e i Sangheilli (Élite). Dopo anni di guerre sacre le due specie riuscirono a far fa emergere i loro punti in comune nel credo religioso.
I Covenant basano su caste il loro sistema sociale, un sistema perlopiù improntato sulla teocrazia. Da questa suddivisione piramidale deriva chiaramente il fatto che la casta religiosa sia quella dominante. Nonostante per il comune cittadino Covenant la classe religiosa e la classe militare siano entrambi governanti, vista l’impostazione teocratica della società Covenant, i Profeti sono considerati portatori della “voce degli dei“.
Ci sono 3 classi:
- La classe religiosa, composta dai San’Shyuum (i Profeti)
- La classe militare, composta dai Sangheili (gli Elite)
- La classe operaia, composta delle razze rimanenti
Partiamo quindi dalla razza più importante e creatrice dell’alleanza, i San’Shyuum.
I San’Shyuum (I Profeti)
Dopo la prima grande epurazione dei Precursori per tentare di impedire la totale diffusione dei Flood nella vita lattea, la razza che riuscì a compiere l’evoluzione più rapida fu proprio quella dei San’Shyuum, conosciuti successivamente dagli umani come Profeti. Questo rapidissimo avanzamento tecnologico che i San’Shyuum ebbero rispetto alle altre razze fu per lo più dovuto all’enorme quantità di reliquie dei Precursori presenti sul loro pianeta natale.
I Profeti credevano che queste reliquie fossero sacre e perciò evitavano di approfondire i segreti più importanti che queste celavano.
Il più incredibile fra questi artefatti era sicuramente la Dreadnaught, un’enorme nave piena di armi incredibili, persino in grado di aprire portali verso l’Arca dei Precursori. Per via della sacralità delle reliquie e dell’eresia che scaturiva dallo studiarle troppo a fondo, nonostante alcuni misteri della nave fossero stati chiarificati, molti dei segreti della stessa furono svelati dopo secoli.
Lo scisma fra Riformatori e Stoici
La situazione dei San’Shyuum rimase immutata per tantissimo tempo, finché nel 2200 AC un gruppo di Profeti rinnegati pretese di poter studiare più a fondo i misteri contenuti nella Dreadnought. Chiaramente, questa richiesta fu rifiutata del resto dei Profeti e considerata una vera e propria eresia. Questo rifiuto andò a sfociare in una sommossa, che vide la fine solo quando i ribelli, che presero il nome di Riformatori, riuscirono ad entrare nella sacra nave e scoprirono come attivare il vascello. Fu così che i Riformatori abbandonarono il pianeta natale dei San’Shyuum, lasciandolo di fatto agli Stoici, più conservatori, abbandonandoli al loro destino fatto di arretratezza e di modi antiquati.
Una nuova era
Nonostante il gran successo nel portarsi via la Dreadnought, i Riformatori rimanevano comunque un gruppo di ribelli dal numero piuttosto esiguo. Per evitare quindi di ritrovarsi in grossi problemi nel continuare le propria crociata, i San’Shyuum istituirono un piano demografico piuttosto rigido, in modo da ripopolare velocemente le loro fila. Questa rigidità sociale piuttosto inflessibile, è probabilmente una delle caratteristiche che insieme ai tesori presenti sulla Dreadnought hanno reso i Riformatori una strapotenza spaziale, in grado di piegare ogni razza che si frapponeva fra loro e la ricerca di altri artefatti dei precursori. È così che, quasi più di mille anni dopo dal loro scisma con gli Stoici, i Riformatori si imbatterono nella prima razza che successivamente sottomisero, i Sangheili.
I Sangheili (Elite) – 938 AC
Quella dei Sangheili, anche conosciuti dagli umani come Elite, è una specie di natura rettiloide, sono bipedi, alti più di 2 metri e dall’insolita conformazione del cranio. Questa specie aliena, proveniente dal pianeta Sanghelios, è tanto brutale quanto militarizzata, al punto da portare rispetto solo ai degni avversari o comunque a quelle specie che dimostrano un particolare coraggio in battaglia. Come per gli Stoici, anche i Sangheili credevano che gli artefatti dei Precursori fossero sacri e che non andassero né utilizzati né studiati in alcun modo. Nonostante questo raggiunsero un progresso tecnologico capace di muoversi nello spazio. Quindi, nonostante non avessero mai violato i luoghi sacri dove erano nascoste molte potentissime tecnologie dei Precursori, quella dei Sangheili era, anche prima di entrare in contatto con i Profeti, una razza piuttosto avanzata. Come si può immaginare era solo questione di tempo prima che i San’Shyuum, costantemente alla ricerca di tecnologia dei Precursori, arrivassero a posare il loro sguardo su Sanghelios, pianeta traboccante di siti archeologici lasciati da quell’antica e misteriosa razza primeva.
Primo contatto
Così, nel 938 AC, i San’Shyuum arrivarono sul pianeta madre degli Elite, nel tentativo di appropriarsi e di studiare le relique presenti sul pianeta. Visti come eretici dai Sangheili, i San’Shyuum vennero attaccati da questa fiera razza guerriera. Nonostante le brillanti capacità belliche dei Sangheili avessero messo in difficoltà i San’Shyuum, questi ultimi li avrebbero poi sopraffatti grazie all’incredibile capacità distruttiva della Dreadnought e alle tecnologie dei Precursori in loro possesso. Nel 852 AC i Sangheili furono quindi costretti alla resa, che però portò di fatto all’embrionale nascita dell’alleanza dagli umani chiamata Covenant. Infatti, più che una vera e propria sottomissione, i San’Shyuum e i Sangheili stabilirono fra loro un rapporto quasi simbiontico, sicuramente di mutuale vantaggio. Se infatti i San’Shyuum erano molto deboli nel combattimento autonomo ed erano costretti a ricorrere costantemente alla Dreadnought, grazie all’alleanza con gli Elite potevano contare su un’incredibile forza militare per scovare altri manufatti dei Precursori. Dal canto loro invece i Sangheili ricevevano armi sempre più potenti, grazie allo studio dei Profeti delle tecnologie dei Precursori reso possibile dalle loro conquiste.
I Mgalekgolo (I Cacciatori) – 784 AC
Esattamente 154 anni dopo, su un anello di detriti che circondava la gigante gassosa chiamata Te, la neonata potenza Covenant trovò un sito di reperti dei precursori piuttosto grande. Una volta arrivati su quest’enorme cumulo di detriti, i Covenant si accorsero che l’installazione dei Precursori era stata essenzialmente devastata da una specie vermiforme, ribattezzata poi Lekgolo.
Questi vermi arancioni riuniti in enormi colonie, lunghi un metro e mezzo circa e larghi come un polso umano, si rivelarono piuttosto ostici da eradicare per le forze Covenant. Questi particolari anellidi erano in grado di fondersi fra loro per creare coppie di guerrieri dall’immensa potenza chiamati Mgalekgolo, piuttosto ardui da abbattere. Per caso, i ricercatori Covenant si accorsero che alcuni ceppi di questi Lekgolo si nutrivano di qualsiasi detrito lasciando però intatto lo specifico materiale di cui erano composte le reliquie. Si procedette quindi con un’accurata selezione di questi vermi, massacrando di fatto tutte le specie dannose e meno inclini all’assoggettamento.
Legkolo e Mgalekgolo più docili e dotati della capacità utili ai Covenant vennero fatti unire ai Covenant nel 784 AC. L’aiuto dei Lekgolo divenne fondamentale nel recupero e nell’estrazione di artefatti dalle rovine dei Precursori, accelerando di non poco l’avanzamento tecnologico dei Covenant. I Mgalekgolo invece divennero di fatto la punta di diamante della prima linea delle file Covenant.
Gli Yanme’e (I Droni) – 1112 DC
Gli Yanme’e o comunemente chiamati Droni dagli umani, sono artropodi carnivori con una mentalità da alveare. Il primo contatto che i Covenant ebbero con questa specie fu letteralmente disastroso, con un risultato di enormi perdite di vite per entrambi. Straordinariamente però, a subire il maggior numero di perdite nello scontro furono i Covenant. Dopo alcuni tentativi andati a vuoto, i San’Shyuum riuscirono a inventare un metodo funzionante per comunicare con questa strana razza e sorprendentemente riuscirono a inglobarli fra i Covenant.
Gli Yanme’e rimasero sempre molto distaccati dal fanatismo religioso della società Covenant e in generale non erano affatto socievoli o propensi alla comunicazione con le altre specie Covenant, rimanendo spesso isolati e comunicando solo quando strettamente necessario. Si sono limitati come da trattato a fornire ai Covenant meccanici e talvolta soldati. Anche se non erano particolarmente dotati nell’utilizzo e nella comprensione della tecnologia come gli Huragok, il loro grande numero creava una forza lavoro impressionante e venivano utilizzati per la maggior parte delle volte in riparazioni o nelle manutenzioni.
I Kig-Yar (Jackal) – 1342 DC
I Kig-Yar sono rettili ovipari, una specie abile nel combattimento e nella ricognizione. Sono una specie opportunista, spesso mercanti, pirati e tagliagole. Nonostante siano molto indipendenti sanno essere anche molto pragmatici, ed è probabilmente per questo che quando furono messi davanti all’infausta prospettiva di un forza soverchiante, come quella dei Covenant che incombeva sul loro pianeta madre, Eayn, si convertirono di loro spontanea volontà, pensando subito al guadagno che quella superpotenza spaziale poteva portargli. Quella di unirsi ai Covenant è stata una scelta di autoconservazione e di guadagno. Visto che i Jackal, che non abbracciano minimamente la fede nei Precursori, i San’Shyuum li vedono più come mercenari che come effettivi Zeloti della fede.
I Kig- Yar infatti sembrano quasi un’entità separata, che comunque riesce a esistere indipendentemente all’interno dello stato. Quest’autonomia però ha un grande prezzo, tanto che i Jackal si ritrovano comunque in fondo alla scala gerarchica creatasi fra le varie specie, tanto da essere solo un gradino superiori agli ultimi della piramide sociale, gli Unggoy.
Questi rettili, caratterizzati da una forte cultura matriarcale, possono fregiarsi di essere l’unica specie a non essere entrata in conflitto con i Covenant prima di essersi sottomessa. I Kig-Yar venivano utilizzati in battaglia come esploratori e cecchini, mentre ricoprivano il ruolo di commercianti sulle navi Covenant, senza talvolta abbandonare la pirateria o il brigantaggio.
Gli Unggoy (Grunt) – 2142 DC
I Covenant si interessarono agli Unggoy solo quando questi raggiunsero la tecnologia dell’età spaziale, nel 2142. Fu in quell’anno che i Sangheili discesero su Balaho, il pianeta d’origine degli Unggoy, per conquistarlo e sottomettere questa razza di piccoli artropodi.
Nonostante gli Unggoy fossero un popolo molto florido e popoloso, dopo un accenno di resistenza armata, questi piccoletti, alti appena 1,60 al massimo, si arresero quasi subito alla discesa degli imponenti e fortissimi Sangheili. Questa arrendevolezza non piacque affatto a una razza di fieri guerrieri come quella degli Elite, e come già precedentemente accaduto per i Kig-Yar, gli Unggoy si videro divenire la specie più bassa in grado fra quelle dei Covenant. I Grunt principalmente vennero impiegati come lavoratori o peggio come carne da cannone. Il malcontento crebbe costantemente negli anni fino a sfociare in un’esasperata ribellione nel 2462 DC, dove i piccoli Unggoy cambiarono la percezione generale che gli altri Covenant avevano di loro, dimostrando di non essere codardi, ma estremamente agguerriti nel loro tentativo di ottenere maggiore considerazione.
Chiaramente i Sangheili dispersero e sedarono velocemente la rivolta, eppure rimasero ammaliati dall’audacia e dal coraggio mostrato dagli Unggoy, al punto tale da decidere di reinserirli nell’esercito Covenant come fanteria armata.
I Jiralhanae (Brute) – 2492 DC
Nel 2492 DC i Covenant arrivarono a Doisac, pianeta natale di una particolare specie estremamente selvaggia e dalle fattezze scimmiesche, chiamata Jiralhanae. Questa specie era arrivata persino alla tecnologia dell’età spaziale, ma la cultura ritualistica, guerriera ed estremamente incline alla violenza negli anni devastarono questa razza. Guerre dalla lunga durata di secoli, fecero regredire i Jiralhanae, tanto che quando vennero trovati dai Covenant questi erano a un livello tecnologico così basso che stavano da poco riscoprendo le onde radio.
Nonostante la fiera inclinazione alla guerra di questi fortissimi e imponenti scimmioni, gli scontri contro Covenant furono estremamente brevi, con quest’ultimi che massacrarono i primitivi Jiralhanae per via della disparità evolutiva. Così i Jiralhanae si videro costretti a sottomettersi all’invasore, e come da prassi furono inglobati nelle file dei Covenant. Come accadde per altre specie, i Jiralhanae vennero dotati delle tecnologie Covenant per poter velocizzare il loro sviluppo. Non passò molto tempo che, addestratisi con armi tecnologiche, i Brute cominciarono a farsi valere sul campo di battaglia, in modo così esemplare da far temere i Sangheili per la loro posizione.
Gli Elite, una volta riconosciuti i Brute come una specie che poteva rivaleggiare in battaglia con la loro, decisero di correre ai ripari imponendo ai Jiralhanae grandi limiti nelle posizioni che potevano ricoprire nell’esercito. Solo a pochissimi Jiralhanae fu consentito di comandare delle navi, e anche in quel caso i Sangheili si premuravano che fossero prive di tecnologie in grado di rendere i loro vascelli indipendenti.