Frostpunk è sviluppato da 11 bit studios, ed è stato rilasciato prima per PC il 24 aprile 2018, poi per console (PlayStation 4 e Xbox One) l’11 ottobre 2019. Questo titolo si distacca parecchio dal piccolo lavoro del team This War of Mine, in quanto è un gestionale molto più “complicato” rispetto al suo predecessore. Non ti preoccupare, adesso ti spiegherò tutto per quanto riguarda la versione PlayStation 4.
L’ultima città
La trama di Frostpunk è molto semplice. Ci troviamo in una Inghilterra nel pieno della rivoluzione industriale: macchinari, vapore, primi turni di lavoro. Tutto sembra andare alla perfezione, se non fosse stato per quella dannata neve, scesa dal nulla. Le città hanno iniziato ad imbiancarsi e gelare, le categorie meno abbienti sono state le prime a perire per il freddo. Con le gloriose macchine andate distrutte, le ultime persone rimaste decidono di fondare un’ultima città, l’ultima speranza per l’umanità.
Complesso non vuol dire complicato
Il titolo propone quattro scenari: il primo è la campagna principale, che prende il nome di Una nuova casa, mentre gli altri tre: Le Arche, I Rifugiati e La Caduta vengono tutti sbloccati quando si raggiunge il ventesimo giorno di sopravvivenza durante la prima campagna.
Poi c’è la così detta Modalità Infinita, che si divide in due:
- Resistenza: fatta per chi ama il survival duro, per coloro che amano la difficoltà. Le risorse saranno poche e le raffiche di freddo saranno tante e la temperatura spesso molto bassa.
- Serenità: questa modalità è fatta per chi ama invece costruire la città perfetta, le risorse saranno abbastanza per sopravvivere, le raffiche di freddo poche e la temperatura sempre stabile.
Ma adesso buttiamoci nel gameplay vero e proprio.
Partiamo dalle basi: Frostpunk basa tutto sui giorni e sicuramente non devo essere io a dirti che le giornate sono divise in ore. In queste ore, quindi, bisognerà raccogliere le risorse fondamentali: carbone, legna, acciaio, queste servono per costruire tutto ciò che serve, ma non sono le uniche risorse; il popolo dovrà pure mangiare del cibo, in questo caso si divide in carne cruda e cibo caldo. La prima si ottiene cacciando gli animali, basta edificare il ritrovo dei cacciatori, mentre per il secondo bisognerà costruire la cucina.
Purtroppo mancano altre informazioni riguardanti le risorse, ed è un male. Cosa intendo? Ecco, si conoscono le risorse, ma il gioco non ti permette di capire bene a cosa servano, solo una volta che si seleziona l’edificio da costruire si apre una piccola finestra che esplicita le quantità, mentre sarebbe stato più user-friendly mettere a schermo, ad esempio: usa la legna per creare l’edificio x, puoi raccoglierla da y fonte. Questa mancanza di informazioni crea sicuramente un muro artificiale per chi si approccia al titolo per la prima volta. Un modo per ottenere più risorse è smantellare edifici o strade una volta costruiti e non più sfruttati, per farlo basta utilizzare l’apposito menù, di cui parlerò a brevissimo.
Una volta ottenute le risorse più importanti, premendo il tasto L2 si aprirà un menù a ruota dove potrai andare nella sezione edifici, che si dividono in:
- Persone
- Salute
- Cibo
- Risorse
- Tech
Queste non sono le uniche categorie, quando si sbloccheranno delle tecnologie dal rispettivo albero delle tecnologie, il quale viene sbloccato dopo aver costruito l’officina. Come puoi vedere, è tutto molto collegato. Ma in tutto questo, cosa c’entrano le ore?
La tua gente è fatta di persone, non di macchine, e non possono lavorare tutto il giorno. Infatti, queste lavoreranno dalle 8 alle 18, dopo che si avranno assegnati i posti. Mi spiego meglio: la prima cosa da fare in Frostpunk è raccogliere quelle tre risorse citate prima, ma la più importante è sicuramente il carbone, il quale serve per alimentare il generatore. Questo può essere raccolto solo se alcune persone lavorano per raccoglierlo, ma come già detto: non sono macchine.
Amico della gente?
Frostpunk, però, ci permette di gestire al meglio il lavoro delle persone, per esempio aumentando le ore di lavoro o facendo dei turni d’emergenza che durano ventiquattro ore, firmando una legge. Come si fa? Aprendo il menu a ruota, e andando su codice, si aprirà un menù dove si potranno scegliere le leggi da firmare, dopo averne decisa una, bisognerà aspettare del tempo prima di poterne sceglierne un’altra. Ogni legge aprirà altri rami all’interno del codice e soprattutto, avrà un impatto (visibile a schermo) sulla popolazione, alzando o abbassando due valori molto importanti: speranza e malcontento.
Sono entrambi intuibili, ma la prima rappresenta la speranza della popolazione, la voglia di alzarsi e lavorare o di seguire noi comandanti perché convinti che noi facciamo il bene per la gente. Mentre la seconda rappresenta la voglia di ribellione, la rabbia del popolo nei nostri confronti. Quindi bisogna alzare una ed abbassare l’altra. Ma non spaventarti, a volte per cause di forza maggiore, il malcontento si alzerà o la speranza diminuirà, a cause di leggi oppure per i tempi lavoro più lunghi. Bisogna prendere delle scelte ponderate e cercare di fare incontrare ciò che serve alla felicità della tua gente.
Nel caso il malcontento dovesse salire troppo, il popolo insorgerà e darà un ultimatum, se non si rispetterà, si otterrà l’esilio o la morte (dipende se fallisci a causa di scelte che pressano o altro) che ovviamente rappresentano il game over. Bisogna, quindi, bilanciare lo stato delle persone con le necessità dell’insediamento.
Come comandante bisogna preoccuparsi non solo dello stato mentale della popolazione, ma anche della salute. Il freddo è letale, ma non solo, anche il troppo tempo a lavoro può far morire o permettere il sopraggiungimento di malattie. In questo caso bisogna creare degli accampamenti medici e mettere a lavorare degli specialisti.
Durante la prima campagna avviene un determinato avvenimento che spaccherà la gente, e qui si avrà una scelta: spingere sull’ordine e disciplina oppure sulla fede, così facendo si aprirà una nuova parte del codice, sbloccando nuovi edifici ed ovviamente nuove leggi, che andranno a placare la rivolta. Ma bisogna fare in fretta, perché più tempo si lascerà passare, più la gente sarà spinta ad andare via. Perdendo dunque forza lavoro.
Questo tipo di accadimenti sono davveri utile a Frostpunk, in quanto riescono a spezzare la monotonia che si crea a causa del genere gestionale. È davvero un piccolo salvavita, anche se la non-proceduralità del titolo uccide un po’ la rigiocabilità.
Frostpunk ha questo nome perché è ambientato in una landa ghiacciata, può quindi mancare il valore della temperatura? In alto al centro dello schermo si avrà la temperatura del giorno, mentre poco in basso ma a destra si potranno vedere le previsioni atmosferiche dei prossimi cinque giorni, permettendoti dunque di decidere cosa fare, con un po’ di anticipo.
Inoltre potrai controllare in qualunque momento la temperatura della città (come un visore termico), premendo il touchpad del controller PlayStation 4. In quel momento si attiverà una legenda davvero semplice da leggere: se si avvicina al rosso, significa che i posti sono caldi. Se invece si avvicinano all’azzurro, sono freddi.
Come in ogni buon gestionale si potrà anche controllare il tempo, più volte si preme a destra più si velocizzerà, viceversa si rallenterà. Se si volesse fermare il tempo di colpo basta premere la freccia in basso. In generale i controlli all’inizio risultano un po’ scomodi, si vede che Frostpunk è un titolo creato per essere giocato su PC. Per fortuna però ci si fa l’abitudine abbastanza in fretta, e risultano veloci per l’esecuzione di alcune azioni.
Bello sì, ma bisogna fare pratica
Sappiamo tutti che è impossibile mettere a confronto PC e console, in quanto determinati personal computer saranno sempre superiori ad una console casalinga, ed è impossibile da negare. Ma Frostpunk fa il suo lavoro, le sue animazioni sono ben fatte, nonostante si guarderà la nostra città principalmente dall’alto, ma nel momento in cui si vorrà zoomare per controllare la situazione, si potrà notare con quanta cura siano state create.
La musica rende l’atmosfera cupa e pesante durante ogni momento in cui si gioca, ed insieme ad i vari menù e sottomenù si crea davvero una specie di ansia per le sorti della gente. Gli sviluppatori dell’11 bit studios riescono a mettere davvero una certa pressione sul videogiocatore che si ritroverà il futuro di queste persone in mano, per quanto sia solo una finzione. Insomma, il mood è davvero da “dobbiamo sopravvivere”.
I menù, nonostante siano stati creati dalla base PC, non rendono difficile giocare su console. La telecamera può sembrare strana all’inizio, quasi incontrollabile, ma vedrai che sarà davvero facile avere tutto sotto controllo una volta che si ha il pad in mano. Basta solo un po’ di pratica.
La difficoltà che si va ad affrontare non è mai sleale o artificiale, ma dura come il freddo che si incontra nel videogioco. Mentre sono davvero ben fatti i disegni che compaiono quando qualcuno ha bisogno di noi, oppure nel menù del codice, rendono davvero l’idea di quello che andrà a succedere una volta scelta una o l’altra legge.
Non raggiunge la perfezione, ma…
Frostpunk è davvero un buon primo tentativo da parte del team di sviluppo di allontanarsi da This War of Mine, nonostante non si possa dire che sia un perfetto gestionale, è anche impossibile negare che sia un titolo di qualità che va sicuramente preso se si ama il genere. Sarà sicuramente molto più ostico per chi si avvicina a questo tipo di gioco per la prima volta, ma ne vale la pena.
In altre parole: un must have per gli amanti del gestionale ed un titolo da provare per chi vuole averne uno.