Pare sia proprio così. Da un recente studio su che cosa la gente porta in vacanza (oltre al necessario per passare alcuni giorni di spensieratezza lontani da problemi lavorativi e/o extra lavorativi) è emerso che una buona fetta di vacanzieri decida di portare con sé la console casalinga.
Le statistiche parlano chiaro e lo studio effettuato su questo “fenomeno nuovo” – e nientemeno che sorprendente – è stato portato a termine nel territorio di sua maestà, la regina Elisabetta II. La statistica è stata caricata dall’azienda Compare the Market, compagnia che si incarica di dare la possibilità agli utenti di confrontare i prezzi di vari tipi di assicurazioni per poi acquistarle ad un prezzo vantaggioso.
Compare the Market ha così deciso di far conoscere al proprio pubblico il tipo di passatempo che una persona in procinto di andare in vacanza porta con sé. Dai risultati è emerso che ben il 29% dell’utenza tra i 18 e i 34 anni decide di fare spazio nella sua valigia per portare una delle console casalinghe. Quindi, come è ben specificato dallo studio, la persona decide così di sfruttare la console anche in posti calmi e tranquilli, anziché godere della vista panoramica o del mare della meta scelta.
Come se non bastasse, lo studio condotto da Compare the Market non si è limitato solo alla scoperta di quanti giovani dalla maggiore età fino ai trentacinque anni sono soliti portarsi le console in vacanza. La statistica ha sottolineato in maniera chiara ed evidente come anche l’utenza con età superiore a quella sopraindicata decida di portare la loro PlayStation o Xbox con sé.
Si parla infatti di un dato che va ad aumentare il suo totale, con il 16% dell’utenza tra i 35 e i 44 anni, il 3% tra i 45 e i 54 anni, l’1% per gli over 65, mentre lo 0% si attesta sull’età media tra i 55 e 64 anni.
Qualora questi dati lascino sconcertati poiché abbracciano solo il pubblico inglese, la compagnia sottolinea un dato non trascurabile davanti a numeri come questi: ben il 15% di londinesi dichiara di portarsi una delle console casalinghe (o forse entrambe per chi ne è in possesso?) in vacanza per passare il tempo con più moderata spensieratezza; il tutto condito dalla decisione del maschio che predomina la scelta della console in vacanza, al contrario della donna che è in netta inferiorità numerica in questa ricerca e, quindi, preferisce godere dei panorami naturali scelti per trascorrere le vacanze.
Qualche consiglio per il trasporto
In aggiunta a questo studio, Compare the Market offre alcuni spunti e suggerimenti su come trattare la propria console casalinga durante il viaggio. Ve li elenchiamo qui di seguito:
- Inserire la console dentro borse impermeabili, facendo attenzione durante la permanenza in aeroporto, perché ogni tipo di urto potrebbe causare danni alla macchina;
- Portare la console con sé su in cabina, piuttosto che lasciarla dentro la valigia destinata al check-in. Si ha sempre sotto controllo la macchina, con l’unica eccezione di doverla uscire davanti al nastro dei controlli di sicurezza;
- Controllare sempre il tipo di documento da presentare, anche se per la maggior parte dei casi basterà il documento d’identità o passaporto;
- Se possibile, portare sempre la ricevuta fiscale dell’avvenuto acquisto della console con sé, così da evitare problemi con la sicurezza durante il controllo sul volo di ritorno, la quale potrebbe ipotizzare l’acquisto sul territorio dove si è deciso di trascorrere le vacanze;
- Contattare l’azienda di volo per un riepilogo sulle misure dei bagagli. Altrimenti si potrebbe incappare in qualche richiamo sulle regole di misura e di peso dei bagagli stessi;
- Assicurare la propria console. Specie per i viaggi oltreoceano, è sempre meglio creare un’assicurazione sul volo in caso di danneggiamento della propria macchina durante il volo.
Insomma, che l’utenza inglese, ma anche del resto del mondo, decida di trascorrere le proprie vacanze con la propria console non era un dato che allarmava più di tanto. Contando le console portatili tra PlayStation Vita o Nintendo Switch, la questione era già di dominio pubblico.
Quello che lascia stupiti dallo studio svolto dalla compagnia Compare the Market sottolinea un’inaspettata svolta per chi non ne fosse a conoscenza. Una cosa alquanto buffa quella del numero di persone inglesi che viaggiano portando con sé la propria console casalinga. Ciò che ci chiediamo a seguito di questa indagine è: quali dati emergerebbero se questo studio dovesse espandersi all’intero continente europeo?