A distanza di poche ore dall’apertura di una delle fiere più importanti del settore a livello mondiale, seconda solo al Comiket di Tokyo, Lucca respira un’aria frizzante. Anche se il Lucca Comics and Games aprirà ufficialmente i battenti solo mercoledì 30 ottobre fino a domenica 3 novembre, in città sono già percepibili piccoli segnali premonitori dell’invasione che la cittadina toscana si accinge ad affrontare. Ovviamente sul web i meme a riguardo già si rincorrono e non fanno che aumentare l’hype intorno all’evento più atteso per tutti gli appassionati non solo a livello italiano, ma addirittura mondiale.
Per chi Lucca la vive tutto l’anno (e non solo i giorni della fiera), saranno sicuramente saltati all’occhio interi gruppi di occhi a mandorla che già percorrono le vie del centro, e non stiamo parlando dei cinesi della vicina comunità di Prato che parlano il toscano e cuciono borse ormai meglio dei pratesi stessi. Parliamo proprio di artisti dallo spiccato accento nipponico che già da settimane si godono gli scenari lucchesi preparandosi ai 5 giorni di fiera che li attende. Ma per chi pensa che fumetti, videogames e nerd significhino solo estremo oriente si sbaglia di grosso. Per una città che gode di una relativa tranquillità nei mesi autunnali e invernali è davvero inusuale trovare così tanti turisti di ogni genere, età e provenienza. Così il tranquillo borgo toscano diventa, per questo piccolo ritaglio di tempo, l’area più cosmopolita del momento, un effervescente mosaico di culture, lingue ed esperienze di qualsiasi parte del mondo. Nessuno stupore dunque nel vedere ristoranti gremiti di americani, giapponesi, brasiliani, canadesi, tedeschi, francesi, russi pranzare nella celebre piazza dell’Anfiteatro all’ombra di quello che sarà lo stand della Casa di Carta.
Lucca diventa improvvisamente un cantiere e quasi non fa notizia scoprire che Willy Wonka ha aperto un nuovo shop di dolciumi e cioccolatini proprio accanto al negozio di lingerie femminile Intimissimi. I caratteristici e quieti vicolini che si snodano dalla principale via Fillungo si riempiono di nuove attività e più che a Lucca, in un attimo sembra di stare a Diagon Alley: indicazioni per il binario “9 e tre quarti” e manici di scopa da corsa in vendita diventano d’improvviso la normalità per chi si trova a camminare per le vie lucchesi in questi giorni. Magari volevi fare un salto alla Coop dietro l’angolo, magari volevi solo fare l’aperitivo dopo una stancante giornata di lavoro ed ecco che ti ritrovi a bere il tuo drink fianco a fianco a Batman che discute preoccupato del mercato immobiliare con l’Uomo Ragno e Ironman (vedi foto a fine articolo). Se poi pure la vetrina della Fabbrica Taddeucci mostra orgogliosa tra i suoi buccellati (tipico dolce lucchese) le action figure di Darth Vader, Capitan America e company vuol dire che davvero la febbre per i Comics and Games è palpabile.
In quella che invece diventerà l’Area Movie si assiste a gigantografie di film in uscita nella prossima annata, standisti e addetti ai lavori intenti a spostare transenne, preparare vetrine e fondamentalmente a dirigere il traffico di muletti, transpallet e furgoni carichi di anime, pupazzi, maschere e pregiati pezzi da collezione. Se di norma può sembrare strano vedere un negozio cambiare faccia nel giro di 24/36 ore, bè a Lucca di questo periodo non lo è affatto. Così saloni di parrucchieri diventano improvvisamente gallerie d’arte del fumetto, negozi di sementi si trasformano in rivenditori di costumi carnevaleschi, negozi di scarpe si reinventano in punti vendita specializzati dell’universo di Minecraft.
Ovviamente lo spettacolo principale sarà tutto il contorno e il contesto che solo i partecipanti riusciranno a regalarci con i loro costumi e intepretazioni del genere cosplay. Alla giornata di domenica 27, le prevendite del Lucca Comics and Games hanno toccato quota 166mila con particolare concentrazione di affluenza nelle giornate di sabato e domenica. In quella che si preannuncia l’ennesima edizione record però non ci sono stati solo lati positivi: ormai da mesi, perlomeno a Lucca, si è smossa la protesta di chi al Comics and Games lavorerà. Stiamo parlando dei ragazzi addetti agli accessi agli stand chiamati “felpati” (per via della loro divisa di riconoscimento costituita di fatto dal caratteristico felpone da fiera) e i vigilantes che percepiranno una paga di 3.40€ l’ora.
Apparte questi seri malumori, siamo convinti che anche quest’anno “la fiera del fumetto lucchese” (ma non solo) sia il centro del mondo per tutti gli appassionati di videogames, fumetti, serie tv e anime. Lucca vi aspetta.