Una delle maggiori fortune del ritrovarsi a essere giocatori appassionati in un’epoca come questa, è sicuramente quella di poter vivere in prima persona l’enorme sviluppo del panorama videoludico indipendente. Al giorno d’oggi i mezzi per riuscire a creare videogiochi sono senza dubbio di più facile reperibilità rispetto al passato e questo, unito alla forte crescita esponenziale del medium, non può che dar vita alla continua nascita di progetti tanto interessanti quanto (spesso) incredibilmente originali.
Purtroppo in mezzo a questa fiumana di titoli capita a volte di perdersi, o peggio ancora di sprofondare, e non mi riferisco tanto alle difficoltà che un giocatore potrebbe incontrare nel raccapezzarsi in mezzo alla marea di perle indie, quanto a quelle che proprio un’opera di questo tipo si vedrebbe costretta a dover superare prima di riuscire a distinguersi o lasciare un segno. È esattamente questo quel che è capitato a Where The Water Tastes Like Wine, titolo pubblicato da Good Shepherd Entertainment che non ha certo brillato agli occhi dei più.
Nonostante la considerazione tutto sommato positiva da parte della critica, le candidature a svariati premi di settore (alcuni dei quali vinti) e un’oggettiva qualità riscontrabile in più aspetti del prodotto, il gioco non ha decisamente venduto quanto avrebbe potuto e, probabilmente, meritato. Oltre che dai numeri delle vendite, la delusione derivata da quello che potremmo definire come un disastro commerciale trapela certamente anche dalle parole di Johnnemann Nordhagen (creatore del titolo) che, condivisibili o meno, fanno certamente riflettere:
“Non posso discutere dei numeri esatti, ma nelle prime settimane il gioco è stato acquistato da meno persone di quanti siano i miei follower su Twitter e io non ho molti follower su Twitter. In fin dei conti è sorprendente che un gioco che ha attirato così tanto l’attenzione della stampa, che ha vinto premi e che ha avuto un cast stellare di scrittori e interpreti sia fallito così duramente. Fondamentalmente, non sono sicuro che giochi come questo possano continuare ad essere realizzati nel mercato attuale”.
Dopo lo sconforto iniziale dovuto allo sfortunato debutto su PC, gli sviluppatori sono ormai pronti a riprovarci nella speranza che l’ampio bacino d’utenza delle console possa apprezzare maggiormente la loro creazione. A renderlo noto è stato proprio un messaggio (sul già citato Twitter) di Serenity Forge, che fissava per il 29 novembre di quest’anno l’arrivo in formato digitale dell’avventura testuale Where The Water Tastes Like Wine su PlayStation 4, Nintendo Switch e Xbox One.
We are excited to announce that Where the Water Tastes Like Wine is coming to consoles – 🦃November 29th!
🐺Available now for pre-order on Switch🐺 pic.twitter.com/cRRlzUaZtF
— Serenity Forge (@SerenityForge) November 8, 2019