Non era una previsione azzardata, quella con cui ho concluso la carrellata di recensioni straniere: “è successo con Death Stranding che veniva atteso come il Santo Graal, perché dovrebbe essere diverso con la santa Galar”? E quindi eccoci qui: Pokémon Spada e Scudo sono stati bersagliati di recensioni negative, nel secondo caso di review-bombing del mese.
Per quelli che “non sono studiati” (sic), riassumiamo brevemente il fenomeno: il sito Metacritic raccoglie recensioni da parte di professionisti e non, dividendole nel Metascore (“Metapunteggio”) che fa la media dei voti dati dai recensori “ufficiali” e nell’User Score (“punteggio degli utenti”) che invece racchiude nella sua media tutti i voti assegnati dalla gente comune.
Il review-bombing è una pratica nata relativamente di recente, mirata a bersagliare un prodotto atteso con recensioni spesso e volentieri scritte in anticipo per contrastare un voto alto dato dalla critica (magari previsto, ma ritenuto comunque ingiusto per qualsiasi motivo). La divisione tra recensori professionisti e non da parte di Metacritic sembra voler contrastare questo fenomeno, ma la liberta di parola, com’è d’altronde giusto che sia, non si nega a nessuno.
Bilancio delle “vittime”
Le recensioni, molto probabilmente scritte senza giocare il gioco per motivi anche in parte comprensibili, contrastano la media dell’81 (su cento) nata dalle diciannove recensioni che Metacritic ritiene di provenienza autorevole. Al momento della stesura dell’articolo, il voto degli utenti è sotto la media del quattro (su dieci), per un totale di oltre duecentosessanta recensioni caricate online. Non male, per un gioco uscito solo oggi.
Citiamo qui alcune delle parole più rabbiose rivolte ai titoli nelle recensioni.
“Questo gioco non è solo pigro, ma sembra proprio incompiuto. Qualcuno dovrebbe dire a Game Freak che un nuovo capitolo dovrebbe offrire qualcosa di nuovo. Sembra che questo gioco sia uscito prima di Sole e Luna, anziché dopo. Qualche nuovo Pokémon e la meccanica dei raid sono l’intera attrattiva di questo impoverimento mirato solo al lucro.”
“Tra le molte recensioni negative che troverete qui, nessuna si dilunga quanto la mia. Va detto però che queste recensioni negative nascono dall’amore e dalla passione per la serie Pokémon, e da un senso di tradimento nel vedere ciò che è diventata. Per noi, che amiamo Pokémon e vogliamo vederlo risorgere, serve un luogo dove esprimere le nostre critiche. Ed è questo.”
“Per farla breve, questo gioco è orrendo per i giocatori avanzati, mediocre per i novizi e nessuno dovrebbe iniziare con questi titoli se non vuole farsi l’idea sbagliata. Questo è il peggior duo di giochi della serie principale mai uscito, i cui unici pregi nascono dalla formula Pokémon di base. Avere meno sviluppatori non giustifica minimamente la qualità dei giochi; Game Freak ha problemi di leadership.”
“Quest’accozzaglia nasce dall’accondiscendenza, e da una mancanza di impegno, di dedizione. Se fosse stato sviluppato con cura e con la soddisfazione del cliente come obiettivo ultimo, sarebbe stato un titolo tirato a lucido con tanti contenuti da affiancare alle nuove aggiunte di gameplay. Purtroppo non è questo il caso.”
Considerazioni a freddo
Va detto che alcune delle critiche mosse nei confronti dei titoli sono frutti nati da semi piantati nell’accenno ai difetti visto nelle recensioni straniere; che queste recensioni siano nate da una lettura di quelle “ufficiali”, poi, non è dato saperlo. Non è solo Death Stranding ad affiancarsi alle avventure di Galar nel mirino del fenomeno del review bombing: è successo anche con Astral Chain e Fire Emblem: Three Houses, per citare altre esclusive di Nintendo Switch, o per non uscire dal brand Pokémon, persino con Pokémon: Let’s Go.