Ricordo quando avevo circa dieci anni e duecento lire bastavano per comprare un gettone in sala giochi. Con la tasca piena di gettoni io e i miei amici ci guardavamo intorno alla ricerca del gioco nuovo o del gioco più figo o del gioco in cui eravamo più bravi o che, in casi davvero eccezionali, riuscivamo a finire. In quest’ultimo caso, nell’istante in cui sullo schermo usciva la scritta game over non perché avevo perso ma perché avevo finito il gioco solamente con quei due gettoni da duecento lire l’uno ecco, in quel preciso momento mi sentivo il re della sala giochi; un re attorniato da un gruppetto di ammiratori in visibilio, alcuni anche invidiosi a dire il vero, che si complimentavano con me per essere riuscito ad arrivare laddove solo pochi ignoti erano giunti.
Poi, per almeno una decina di minuti, partivano i commenti alla partita su come per un pelo non avessi centrato quel camion o su come fossi passato tra le due macchine in derapata sgommando o di come ci fosse mancato un pelo a che non passassi il checkpoint e io li a dire che la prossima volta gli avrei mostrato un percorso diverso e un finale diverso ancora più bello. Ecco, questo è per me Out Run e se anche all’epoca ero troppo piccolo per pensare a certe cose ora, con il senno di poi, ricordo più che volentieri la ragazza in bikini che al taglio del traguardo posava in maniera provocante affianco alla mia Ferrari (si veda minuto 5.58 del video a seguire).
Out Run: Ferrari e donne in bikini per sentirsi il re della sala giochi
Come avrete già capito Out Run è un videogioco di corse automobilistiche sviluppato da Sega e pubblicato dalla stessa nel settembre del 1986 in versione arcade e tra il 1987 e il 1989 per gli home computer di allora. All’epoca la grafica di Out Run era davvero pazzesca sia per il livello di dettaglio (pensiamo alle folle di spettatori composte da persone tutte diverse nell’aspetto e nell’abbigliamento o ancora agli scenari caratteristici tutti diversi tra loro o all’effetto fumo quando la macchina sgomma in partenza o derapa in curva) sia per l’effetto tridimensionale assolutamente fluido e godibile ottenuto grazie a un’evoluzione del motore grafico già utilizzato da Sega nel 1985 per il titolo Space Harrier (sparatutto a scorrimento in cui armato di un jet pack e di un fucile il giocatore può volare spostandosi a destra, sinistra, su e giù nel mondo di gioco e sparare ai nemici che gli vengono incontro). Dato l’enorme successo di pubblico e critica, Out Run è stato negli anni convertito per moltissime piattaforme tra le quali ricordiamo: Sega Master System, Sega Mega Drive, Game Gear, Sega Saturn e ancora Commodore 64, Amiga e più recentemente Nintendo 3DS e Nintendo Switch.
Note sull’autore
Autore di Out Run, come anche di Space Harrier e di altri molti giochi Sega di successo, è il giapponese Yu Suzuki nato nella prefettura di Iwate il 10 giugno del 1958. Per più di due decenni Yu Suzuki ha lavorato in Sega contribuendo allo sviluppo di molti titoli che oggi annoveriamo tra i capolavori dell’industria videoludica come Afterburner II, la serie Virtua Fighter e soprattutto Shenmue che rappresenta il capostipite del genere videoludico FREE (Full Reactive Eyes Entertainment) genere basato sulla più ampia libertà d’azione all’interno dell’ambientazione di gioco e sulla massima interattività con gli oggetti e con tutti i personaggi non giocanti.
Altro gioco che ha reso celebre Yu Suzuki all’interno del mondo dei videogames è sicuramente Ferrari F355 Challenge: gioco di simulazione di guida creato in collaborazione con la stessa casa automobilistica Ferrari e lanciato nel 1999 in versione arcade nonché per Sega Dreamcast e PlayStation 2. Il successo di Ferrari F355 Challenge è dovuto alla cura maniacale dei dettagli, alla possibilità di regolare il setting della macchina e in particolar modo al realismo con cui è simulato il comportamento dell’auto su pista: a titolo esemplificativo basti pensare che il cabinato di Ferrari F355 Challenge era composto da tre schermi (uno centrale e due laterali adiacenti) per simulare la visuale di un vero pilota all’interno della cabina di pilotaggio. Attualmente Yu Suzuki è consulente speciale per Sega.
Il gioco
Come detto sopra Out Run è un gioco basato su una corsa automobilistica in cui la visuale è in prospettiva dalle spalle della vettura. Un po’ come si fa con l’autoradio quando si entra in macchina, prima di iniziare la folle corsa che ci porterà a zigzagare tra automobili e camion, sarà possibile selezionare, tra quelle disponibili, la colonna sonora che ci accompagnerà durante l’intero gioco. I titoli delle canzoni proposte, tutte ovviamente in chiptune, sono: Magical Sound Shower, Splash Wave, Passing Breeze e Last Wave.
Dopo aver scelto la propria canzone preferita il giocatore può calarsi nei panni del protagonista di Out Run che a bordo di una Ferrari Testarossa spider, con una ragazza bionda seduta sul sedile del passeggero, deve guidare il più velocemente e sportivamente possibile attraverso una serie di 5 livelli tagliando il traguardo di altrettanti checkpoint in una corsa contro il tempo: arrivare tardi a uno soltanto dei checkpoint vuol dire game over. Gli scenari proposti in Out Run sono ispirati a paesaggi americani ed europei e le strade sulle quali affrontare la corsa sono in realtà autostrade da 3 a 6 corsie piene di curve più o meno strette, salite al di là delle quali l’occhio non può scorgere gli ostacoli imminenti, discese che lanciano la Ferrari a velocità vertiginose e, ovviamente, sono percorse da altre automobili e camion che cercheranno sempre di sbarrare il passo al giocatore così da farlo rallentare o da mandarlo fuori strada dove lo attendono palme, grossi alberi, cespugli, mulini a vento, cartelli stradali e chi più ne ha più ne metta.
Tutti questi ostacoli, dalle altre automobili ai camion e agli ostacoli a bordo strada, possono causare degli incidenti dalle conseguenze più o meno sfavorevoli per il pilota: piccoli sbandamenti o nei casi peggiori odiosi testacoda fino ad arrivare, nel peggiore dei casi, a veri e propri cappottamenti. Tutti questi incidenti causano delle perdite di tempo più o meno prolungate che rendono più difficile arrivare in tempo all’agognato checkpoint. Il bravo pilota riuscirà a sfrecciare a quasi 300 km/h rimanendo in strada ed evitando tutte le altre automobili e camion presenti in strada così da tagliare nel tempo consentito tutti e 5 i traguardi. Caratteristica innovativa e peculiare di Out Run è che se il primo livello, quello di partenza, è sempre uguale tutti gli altri invece possono cambiare da partita a partita: alla fine di ogni livello di gioco, infatti, è presente un bivio che porterà a due diversi scenari successivi, bivio al quale il giocatore può decidere se andare a destra o a sinistra.
In totale gli scenari di Out Run sono 15 e ciò rende questo titolo giocabile più e più volte. Gli scenari esterni sono percorribili svoltando sempre a destra o sempre a sinistra ad ogni bivio mentre per percorrere quelli di mezzo sarà necessario combinare destra e sinistra ai vari bivi. Ogni assiduo giocatore di Out Run inoltre scopre ben presto che i percorsi presentano diversi livelli di difficoltà che crescono da sinistra a destra: gli scenari della parte sinistra della mappa sono più facili di quelli della parte destra.
Out Run nei decenni
Molti sono stati i seguiti di Out Run del 1986, la stessa Sega ha sviluppato e pubblicato gli arcade Turbo Out Run nel 1989, OutRunners nel 1992, Out Run 2 nel 2003 e Out Run 2: Special Tours nel 2004; per il mercato delle console inoltre Sega ha riproposto Out Run in diverse versione tra le quali ricordiamo: Out Run 3D del 1988 per Sega Mster System, Battle Out Run del 1989 per Sega Master System, Out Run 2019 per Sega Mega Drive nel 1993, Out Run 2006: Coast 2 Coast del 2006 per PlayStation 2, PSP, PC e Xbox e da ultimo Out Run Online Arcade del 2009 per Xbox e PlayStation 3.
La U.S. Gold, casa editrice britannica molto attiva tra gli anni ’80 e ’90 durante i quali ha pubblicato molti dei giochi per le console 8, 16 e 32 bit ha pubblicato nel 1991 il seguito di Out Run intitolato Out Run Europa uscito esclusivamente per il mercato casalingo su Sega Master System, Game Gear e vari home computer dell’epoca come Amiga, Amstrad CPC, Atari ST, Commodore 64 e ZX Spectrum. In Out Run Europa il giocatore, per la prima volta, ha la possibilità di pilotare non solo la mitica Ferrari Testarossa spider bensì anche altri mezzi quali la motocicletta, la moto d’acqua o il motoscafo.
Curiosità
Anche in Out Run c’è un po’ d’Italia: ovviamente e in primis la splendida Ferrari Testarossa presentata al Salone dell’automobile di Parigi del 1984 e prodotta dalla casa automobilistica italiana da quello stesso anno fino al 1996. La linea sportiva e accattivante della Ferrari Testarossa è opera di un’altra azienda italiana ovvero la Pininfarina. A onor del vero, quella rappresentata in Out Run è una Ferrari Testarossa spider modello che è stato prodotto in un unico esemplare esclusivamente per Gianni Agnelli, presidente della casa automobilistica italiana FIAT dal 1966 al 2003, proprio nel 1986 ovvero lo stesso anno in cui Out Run fu lanciato per la prima volta.