Lo sviluppatore Human Head Studios, creatore di Rune 2, è stato citato in giudizio dal publisher Ragnarok per avere abbandonato il titolo subito dopo la sua uscita, nel momento in cui si è unito a Bethesda.
Human Head, conosciuti principalmente per il primo Prey (uscito nel 2006), hanno lanciato il loro action-RPG a tema vichingo nel luglio di quest’anno; fino al 12 novembre il titolo è stato un’esclusiva di Epic Games Store.
Subito dopo l’uscita di Rune 2 lo studio, cogliendo tutti di sorpresa, ha annunciato la sua chiusura; per riaprire, neanche un giorno dopo come Roundhouse Studios sotto il controllo di Bethesda.
Come è facilmente immaginabile, gli utenti di Rune 2 sono rimasti sbalorditi dalla notizia che non c’era uno studio che supportasse il gioco a solo un giorno dal lancio.
Evidentemente è rimasto ancora più perplesso il publisher Ragnarok Game che, oltre a definire la chisura di Human Head “una notizia scioccante”, in un messaggio agli utenti ha svelato di “avere scoperto la notizia nel momento stesso” in cui i fan l’hanno appresa.
Ragnarock ha inoltre spiegato che “Human Head aveva un accordo a lunga scadenza [con il publisher] per fornire il gioco di adeguato supporto” assicurando comunque di stare “lavorando rapidamente per risolvere problemi di natura tecnica, mentre stiamo assemblando il team che metterà in atto quanto già pianificato per il futuro di Rune 2”
Nonostante queste rassicuranti dichiarazioni, con un post comparso sul sito ufficiale di Rune 2, Ragnarok ha affermato che Human Head non ha ancora consegnato i codici sorgente e gli altri asset del titolo, nonostante il publisher abbia “pagato per lo sviluppo di questi asset e ne sia il legittimo proprietario”.
Il risultato è che Ragnarok ha deciso di citare in giudizio gli ex partner anche se dichiara che
“Non era la strada che volevamo percorrere, ma si è resa necessaria per mantenere le promesse fatte alla community”. Nei documenti condivisi con la stampa, l’impianto accusatorio sostiene che Human Head abbia “tramato segretamente per abbandonare Ragnarok e la community di Rune 2,nascondendo in maniera fraudolenta la propria intenzione di unirsi a Bathesda”.
Ragnarok dichiara che, nonostante gli obblighi contrattuali di supportare Rune 2 dopo la sua uscita, Human Head li abbia informati della propria intenzione di chiudere e licenziare lo staff appena 5 giorni prima del lancio del titolo.
Sempre nei documenti si legge: “Quando Ragnarok chiese se fosse possibile raggiungere gli ex dipendenti di Human Head, Ben Gokey [COO dello studio] rispose che sarebbe stato un problema. Quello che Gokey sapeva già, ma non menzionò, era che quegli impiegati presto avrebbero lavorato per Bethesda”.
I legali di Ragnarok evidenziano come sia Rounhouse Studios che Human Head abbiano lo stesso indirizzo e lo stesso team di impiegati e responsabili; circostanza peraltro confermata da Chris Rhinehart alla stampa, con una dichiarazione in cui affermò che “Bethesda ha offerto ad ogni dipendente di Human Head una posizione nella nuova compagnia”.
Oltre alle accuse già gravi, Ragnarok rincara la dose dicendo che lo sviluppo di Rune 2 è stato tormentato da errori, ritardi e una pessima gestione, con il risultato che il budget inizialmente previsto di 11 milioni è lievitato più del doppio, con il titolo che ha richiesto 23 milioni per essere completato.
Inoltre Human Head ha incassato circa 3,5 milioni di dollari, “fallendo i propri obblighi contrattuali di consegnare un gioco privo di bug, con un multiplayer funzionante, completamente testato e localizzato. Rifiutandosi inoltre di trasferire le proprietà in assenza di ulteriori pagamenti, per un lavoro mai portato a termine”.
Secondo i suoi legali, Ragnarok chiederà un risarcimento danni non inferiore ai 100 milioni di dollari, la restituzione di quando pagato a Human Head e ai suoi cofondatori, il pagamento delle spese legali e ovviamente la restituzione degli asset di Rune 2.