Dopo anni di voci di corridoio, lo scorso mese 2K ha ufficializzato l’esistenza di un eventuale BioShock 4, su cui starebbe lavorando un neonato studio interno che risponde al nome Cloud Chamber.
Per le due persone che non la conoscessero, la saga di Bioshock è una delle serie di videogiochi più di successo degli ultimi anni ed è riuscita a rivoluzionare completamente il mondo dei first-person shooter con elementi tipici dei giochi di ruolo. I primi due capitoli (usciti nel 2007 e nel 2010) si svolgono nel 1960 e nel 1968 nella città sottomarina di Rapture mentre il terzo gioco, BioShock Infinite (uscito nel 2013), spostava tutto indietro nel tempo, al 1912, e tra le nuvole, nella città volante di Columbia.
Tuttavia nel 2014, proprio mentre stava uscendo il secondo episodio di Burial at Sea, DLC legato a BioShock Infinite, Ken Levine, direttore della serie, rivelò che quello sarebbe stato il suo ultimo lavoro legato alla saga. Lo stress accumulato nel corso della realizzazione di Infinite gli era costato non poco e aveva deciso di concentrarsi su titoli “più piccoli”. I diritti dei giochi restavano tuttavia a 2K che ammise l’intenzione di volerli proseguire, senza però rilasciare ulteriori notizie ufficiali… almeno fino allo scorso Dicembre.
Ovviamente di BioShock 4 non si sa ancora nulla, tranne che servirà tanto tempo prima di vedere qualcosa di concreto ed effettivo. 2K ha infatti dichiarato che la produzione richiederà “diversi anni”, senza specificare quanti nell’effettivo. I fan della serie si sono tuttavia lasciati andare a speculazioni di ogni genere. Il nuovo gioco esplorerà ulteriormente la città volante di Columbia o tornerà nelle profondità sottomarine di Rapture?
Entrambe le ambientazioni hanno, infatti, ancora molte potenzialità da sfruttare, almeno secondo il parere della community. Un parere che però non è condiviso da una figura autorevole nella realizzazione dei giochi: Jordan Thomas, Creative Director di BioShock 2 (quello che secondo molti è, per altro, il miglior titolo dei tre).
Nel corso di un’intervista per TechRadar sull’impatto che il franchise ha avuto sull’industria videoludica, Thomas ha infatti dichiarato che “spera che (i nuovi giochi) si liberino dalle catene del passato così da poter agire il più possibile senza limiti… questo è quello per cui spero la serie venga conosciuta: portare i giocatori dove non se lo aspettano, sia a livello tematico che fisico.” (Fonte: Twitter)