Ti è mai successo di acquistare un gioco e, dopo averlo concluso, esserti ritrovato deluso a causa della sua durata? Personalmente, situazioni come quella appena descritta sono state da me vissute in più di un’occasione ed è anche per questo motivo se oggi tendo ad avvicinarmi a ogni nuovo videogioco come farebbe un completista: così da avere la certezza, una volta terminato, di non essermi perso praticamente niente di quello che l’opera in questione aveva da offrirmi.
Nonostante sia capitato più volte, anche di recente, d’essermi pentito amaramente di questa filosofia (vero Death Stranding?), ammetto che una delle cose che tuttora preferisco nei videogiochi è la soddisfazione che si prova dopo aver raggiunto quello che potremmo definire come il 100% di un titolo. La consapevolezza di aver spolpato in ogni modo possibile il contenuto di un gioco e, di conseguenza, la certezza di essere finalmente pronti a passare al prossimo senza essersi lasciati nulla alle spalle.
Agire in questo modo fa sì che le suddette delusioni vengano spesso scongiurate nel corso dell’esperienza di gioco e talvolta, un approccio di questo tipo, permette anche di scoprire delle vere e proprie chicche inserite nel titolo dagli sviluppatori. Insomma, è il piacere dell’andare a esplorare i videogiochi nella loro totalità e sono certo che moltissimi appassionati, in questo, la pensino esattamente come me.
Per questo motivo oggi ho deciso di dedicare a tutti loro una vera e propria Top 5 di titoli che, in quanto a ore di divertimento offerte ai giocatori più scrupolosi, meritano senza dubbio un riconoscimento di qualche tipo. Prima di gettarci definitivamente tra questi colossi del medium, ci tengo a precisare che nell’aver redatto questa lista non ho ovviamente tenuto conto dei Game as a Service come ad esempio i vari MMORPG, considerabili a conti fatti dei videogiochi senza una fine vera e propria.
Fallout 4 – Game of the Year Edition
Prima che Bethesda, attraverso la sua pessima gestione di Fallout 76, facesse in modo di sotterrare la maggior parte dei bei ricordi legati al franchise, gli amanti dell’inconfondibile ambientazione post-apocalittica poterono apprezzare un titolo che seppur non privo di difetti, riuscì ugualmente a portare avanti la formula vincente caratteristica dei videogiochi precedenti.
Anche se forse, dopo così tanti anni di attesa dall’uscita dell’ultimo esponente della saga, ci si sarebbe potuti aspettare qualcosina in più da questo titoli, ammetto che il costante senso di appagamento provato nello scandagliare in lungo e in largo ogni anfratto di quel Commonwealth è un qualcosa che vorrei rivedere in molti altri videogiochi.
Dal fare conoscenza con i vari compagni disposti a farci da spalla nel corso della nostra avventura, ognuno dei quali avrà una sua personale questline da seguire, all’entrare in contatto con le tre fazioni presenti nel mondo di gioco, il contenuto messo insieme dagli sviluppatori è davvero parecchio. L’esplorazione completa del quarto Fallout infatti, nonostante una mappa di gioco non propriamente smisurata, arriva comunque ad assorbire una più che discreta quantità di tempo.
Dedicandosi a ognuna delle attività secondarie presenti nel gioco, alla scoperta di ogni punto d’interesse possibile e portando a termine qualsiasi quest ti capiti a tiro, la versione di Fallout 4 comprendente tutti i DLC mai rilasciati è tranquillamente in grado di tenerti occupato per circa 230 ore di gioco. Niente male come quinta posizione, no? Niente a che vedere però con i videogiochi che verranno, te lo assicuro.
Xenoblade Chronicles X
La quarta posizione di questa lista di videogiochi in grado di far sudare noi completisti è occupata da un titolo che, per quanto mi riguarda, basterebbe a motivare l’eventuale decisione di comprarsi una Wii U. Per chi non lo conoscesse, Xenoblade Chronicles X è un fantastico videogioco di ruolo giapponese sviluppato da Monolith Soft, uscito in esclusiva per la già citata console di Nintendo.
In questo J-RPG davvero sterminato, il giocatore viene spinto sin dalle prime ore di gioco a scoprire quanto più possibile dell’ambientazione che lo circonda, allo scopo di installare particolari sonde sul territorio inesplorato nel quale muoverà i propri passi. Mira, questo il nome del corpo celeste in questione, è un pianeta suddiviso in più continenti, ognuno dei quali interamente esplorabile e caratterizzato da una propria flora e fauna.
Per rendere l’idea di quanto questo titolo meriti di trovarsi in questa lista, ti basti pensare che l’estensione totale del mondo di gioco di Xenoblade Chronicles X supera addirittura quella di Skyrim e The Witcher 3 messi insieme. Un titolo purtroppo relegato a una sola piattaforma che però, grazie alla sua profondità ed enorme varietà di contenuti, è in grado ancora oggi di fare invidia ad alcuni dei migliori videogiochi di ruolo mai realizzati.
In media, per arrivare al 100% di questo videogioco occorrono la bellezza di ben 285 ore che, per curiosità, equivalgono a una sessantina in più di quelle generalmente impiegate per il sopracitato Skyrim e a circa un centinaio oltre quelle necessarie al completamento dell’ultimo gioco dedicato allo strigo. E ora, dopo esserci scaldati con questi primi videogiochi, direi che siamo pronti ad affrontare i tre giganti che popolano il podio di questo elenco.
Animal Crossing: New Leaf
Il nome che troviamo alla terza posizione di questa lista è quello di un videogioco uscito per Nintendo 3DS e arrivato in Europa il 14 giugno del 2013. Animal Crossing: New Leaf è identificabile come una vera e propria esperienza di vita alternativa, capace di tenere i giocatori incollati allo schermo per una quantità di ore incredibile.
Questo capitolo della serie, particolarmente apprezzato proprio per la grande quantità di contenuti offerti e per le diverse novità introdotte rispetto ai suoi predecessori, si è saputo ritagliare un posto speciale anche nel cuore di chi inizialmente non avrebbe mai pensato di poter apprezzare videogiochi di questo tipo.
Alla base del grande successo di New Leaf troviamo la sua capacità di risultare molto coinvolgente e di dare l’impressione costante di avere qualcosa da fare al suo interno. Se a tutto questo aggiungiamo poi la possibilità di poter giocare in multiplayer insieme agli amici, spalancando loro i cancelli della nostra città, ecco che si ottiene una vera perla di questa ottava generazione oramai agli sgoccioli.
Dal Museo della città, pronto a essere ampliato e riempito tramite le molteplici attività disponibili nel gioco, alla cattura di ogni specie d’insetto possibile, fino al cimentarsi nella pesca o nella ricerca di antichi fossili, i completisti che si sono gettati in Animal Crossing: New Leaf hanno impiegato mediamente 390 ore prima di raggiungerne il 100%.
The Elder Scrolls III: Morrowind – Game of the Year Edition
Eh già, ad aggiudicarsi il secondo posto in mezzo a questi imponenti videogiochi è ancora una volta una creazione di Bethesda. Il terzo The Elder Scrolls è ovviamente un GDR open world ad ambientazione fantasy che, dalla sua data di pubblicazione avvenuta 18 anni fa, si è saputo imporre ben presto come punto di riferimento per moltissimi amanti del genere.
Tutti gli appassionati del franchise devono a questo titolo in particolare l’incredibile sviluppo avvenuto in termini di libertà individuale concessa al giocatore che, ritenuta fin da subito una mossa vincente da parte degli sviluppatori, avrebbe conseguentemente caratterizzato ognuno dei capitoli successivi.
La capacità di Bethesda nel creare realtà fantasy basate sull’invenzione di antiche culture e leggi precise, è qualcosa che mi affascina da sempre. La cura nello sviluppo dei diversi substrati che compongono l’ambientazione dei vari The Elder Scrolls, ad esempio, è uno dei dettagli in grado di rendere i giocatori più attenti del tutto certi di trovarsi in un mondo vivo e creato su misura per loro.
La mole di contenuti offerti dalla Game of the Year Edition di The Elder Scrolls III: Morrowind, che oltre al già immenso gioco base comprende anche le due corpose espansioni Tribunal e Bloodmoon, sarebbe in grado di far impallidire moltissimi dei più recenti videogiochi del genere. Il completamento di questo titolo infatti, le cui linee di testo presenti al suo interno basterebbero a eguagliare circa il contenuto di sei romanzi, necessita di una quantità media di ore investite pari a 400.
Monster Hunter 3 Ultimate
Eccoci finalmente arrivati alla cima di questa lista di videogiochi in grado di far sudare noi completisti. Se hai una certa dimestichezza con la serie di Capcom, allora saprai certamente che questo titolo non sarebbe mai potuto mancare nello speciale di oggi. Nonostante quasi ogni Monster Hunter esistente sia a conti fatti un ottimo candidato per elenchi di questo tipo (Freedom Unite e Monster Hunter 4 Ultimate avrebbero potuto tranquillamente occupare rispettivamente il secondo e terzo posto), va detto che solamente uno di essi merita di gran lunga questa prima posizione.
Monster Hunter 3 Ultimate è infatti senza dubbio uno dei migliori videogiochi della serie e, parlando di contenuti, racchiude in sé una quantità enciclopedica di materiale ludico. Lo scopo di Capcom fu proprio quello di unire tra loro gli elementi presenti in ben tre diversi videogiochi usciti precedentemente e creare, in un unico pacchetto, quella che ai tempi è risultata essere l’esperienza definitiva per ogni cacciatore di mostri.
La soddisfazione derivata dalla particolare struttura di gioco, fondata sul continuo processo di raccolta risorse allo scopo di potenziare quanto più possibile il proprio equipaggiamento, è da sempre una caratteristica che sta alla base di ogni Monster Hunter. Visto l’enorme numero di materiali presenti nel titolo, alcuni dei quali estremamente rari e difficili da ottenere, l’approcciarsi ad esso alla maniera di un completista garantisce una quantità di ore di gioco davvero sorprendente.
Per tutti questi motivi, Monster Hunter 3 Ultimate è senz’altro degno di sedere sul trono e guardare dall’alto verso il basso ognuno degli altri videogiochi citati in questo articolo. I giocatori decisi a non perdersi assolutamente niente di questo capolavoro, in media, hanno potuto apprezzarne i contenuti per circa 695 ore. Nel caso te lo stessi chiedendo, stiamo parlando dell’equivalente di quasi un mese passato ininterrottamente davanti a un solo gioco.