Nel corso di questa settimana ormai giunta al tramonto, abbiamo riportato alcune traduzioni preliminari della rubrica di Masahiro Sakurai sull’ultimo numero di Famitsu. Il game designer al timone dello sviluppo di Super Smash Bros. Ultimate, infatti, è anche uno stimato redattore per il periodico nipponico.
Lo stacanovista Sakurai
Nella sua rubrica Sakurai ha recentemente dimostrato consapevolezza dell’alto numero di spadaccini da Fire Emblem. Avevamo promesso una traduzione definitiva e siamo qui per mantenere la parola data; nella versione fornita da Nintendo Everything, il director di Super Smash Bros. Ultimate, sebbene conscio del problema, appare anche molto risoluto.
“Capisco. Prima di ogni altra cosa: ci sono troppi personaggi di Fire Emblem; inoltre, troppi di loro sono spadaccini. Si tratta però di qualcosa che è già stato deciso, quindi passiamo oltre – dovrei pensare più ad altro, ora.”
“Proprio perché Byleth è recente…”
Il direttore dello sviluppo di Super Smash Bros. Ultimate spiega altresì come le sue “preferenze” non abbiano alcun ruolo nel processo di selezione dei personaggi, e nota come Nintendo abbia un’autorità “ben maggiore” nelle decisioni prese. Byleth, per esempio, è stato aggiunto semplicemente perché è un personaggio tutto nuovo, per creare un contrasto con i lottatori già esistenti che hanno anni di storia alle spalle.
“Le mie preferenze non giocano alcun ruolo nella scelta dei nuovi lottatori aggiunti; Nintendo ha più autorità in quella decisione e mette le sue idee in tavola, per così dire. Ad ogni modo, il ‘tema’ per questo personaggio è la ventata d’aria fresca che porta nel gioco. I lottatori che includiamo in Super Smash Bros. Ultimate tendono a venire da serie che hanno una determinata storia. Per esempio, l’Eroe di Dragon Quest, Banjo e Kazooie, e Terry Bogard da Fatal Fury hanno fatto tutti il loro debutto tra 20 e 30 anni fa – voglio includere una grande varietà di personaggi.”
Il moveset di Byleth
Per evitare che Byleth divenisse l’ennesimo schermidore, Sakurai ha deciso di considerare quali “tecniche” implementare nel suo moveset. Da qui in poi, ha fatto ricorso alle Reliquie dell’Eroe da Fire Emblem: Three Houses.
“Ho voluto aggirare il problema pensando a quali tecniche il personaggio potesse fare affidamento, così ho implementato le ‘Reliquie dell’Eroe’ nel moveset per mantenere gli elementi già presenti in [Fire Emblem] Three Houses. Per esempio, per quanto il personaggio usi un arco, il modo in cui il giocatore lo sfrutta è ben diverso da, diciamo, gli archi di Link e Pit.”
Queste, dunque, le indiscrezioni di Sakurai sullo sviluppo e sull’inclusione di Byleth. Al di là del tempismo del personaggio, è evidente da queste parole che il director sia alacremente al lavoro per il primo personaggio del secondo Fighters Pass, anche se il giorno in cui ne scopriremo l’identità, purtroppo, pare ancora lontano. Tutto ciò che sappiamo del secondo Fighters Pass di Super Smash Bros. Ultimate si limita al bonus incluso nel pass, ovvero il costume ancestrale di Link da The Legend of Zelda: Breath of the Wild per gli Spadaccini Mii.
Ipse… “dick’s it”
Approfittiamo infine di quest’occasione per una rettifica in appendice. Il rumor su Sora riportato appena ventiquattro ore fa si basava sull’affermazione di Imran Khan durante il suo podcast, ma dopo attenta analisi è risultato evidente che il contesto della frase fosse abbastanza informale e che il tutto rientrasse nel campo della speculazione.
All’affermazione secondo cui “le trattative [per avere Sora in Super Smash Bros. Ultimate] sono avvenute di sicuro” è stata attribuita veridicità sulla sola base del passato di Khan come insider, ma al momento le prove scarseggiano. Stanno già infatti emergendo, anche sul suolo italiano, articoli che anche nel titolo alludono a Sora e Master Chief come “i candidati ideali secondo Imran Khan”, a dimostrazione della duplice interpretazione delle parole di Khan; parole sibilline e prive di prese di posizione.