Insomniac Games non smette di essere sotto i riflettori.
Sin dalla sua acquisizione nella famiglia dei Sony Worldwide Studios, la software house di Burbank capitanata dal CEO, Ted Price, continua a far parlare di sé e della sua entrata in questa ristretta cerchia di famiglia composta dai migliori sviluppatori.
Con la notizia di qualche giorno fa, il quale riportava il costo d’acquisizione dell’azienda all’interno degli studi, Sony ha svelato la cifra spesa per assorbire l’azienda di Price nei suoi worldwide studios. Ma quali potenziali vanta una software house come quella di Burbank in California, e che tipo di produzioni ha sviluppato sin dalla sua nascita?
Partendo dall’accordo firmato nell’agosto del 2019, Sony si è accaparrata un’azienda che – proprio negli ultimi anni – ha consolidato la sua esperienza nel panorama del gaming con una vasta gamma di produzioni usciti su più piattaforme. Partendo da Sunset Overdrive, piccola pietra miliare nel campo Xbox One di Microsoft, passando a produzioni per la realtà virtuale di Oculus Rift come Edge of Nowhere, o l’ultimo acclamato: Stormland.
Si passa anche a produzioni che evidenziano un genere più intimo e particolare. Il metroidvania. A tal proposito, Song of the Deep è il prodotto che – arrivato sul mercato come multi-piattaforma – ha ripreso le meccaniche di gioco di Ratchet e Clank: Into the Nexus, scrivendo una storia molto intima e dai toni più cupi.
UN RAPPORTO DURATURO TRA SONY E INSOMNIAC GAMES
Insomma quello che più balza all’occhio è certamente il lavoro che ha creato le fondamenta di questa prestigiosa azienda. Parliamo della collaborazione tra Sony e Insomniac Games stessa.
Partendo dalla trilogia per PlayStation su Spyro, la software house verrà successivamente riconosciuta a livello globale per il suo contributo nell’aver creato un duo dinamico e perfetto, atto a diventare una delle migliori mascotte di casa Sony. L’arrivo del lombax Ratchet e del suo migliore amico Clank segnerà l’inizio di una prestigiosa collaborazione che marcherà mille altre avventure. Ognuna dalla presenza inconfondibile di mille personaggi, e ognuna di essere farcite da una presenza incontrastabile di mille armi fantasiose e fuori testa.
In questo speciale puoi leggere il primo Ratchet e Clank apparso su PlayStation 2 nel 2002.
Con l’avvento di PlayStation 3, l’interazione di Insomniac Games con la nuova console porta un nuovo franchise nella bibliografia dello sviluppatore. Sin dal lancio della nuova console, infatti, una buona fetta del pubblico Sony aveva posato le mani e il suo cuore sulla trilogia (in)conclusa di Resistance. Tre giochi ambientanti a metà del ventesimo secolo, in un universo dove la Seconda Guerra Mondiale non è mai accaduta, ma, al contrario, un’invasione aliena ha portato l’umanità sull’orlo dell’estinzione.
Passati alla nuova generazione, e con il successo globale di Spider-Man in primis e Ratchet e Clank (2016) in secundis, non poteva che mancare un piccolo passo prima dell’ingresso ufficiale negli studi Sony. Complice una fanbase marcata a dovere, l’interazione dello sviluppatore in questa generazione è stata pressoché povera di contenuti venduti sul mercato (se calcoliamo il numero grande di franchise lanciati nella scorsa generazione), il successo strabiliante giunto con questi due prodotti ha portato la software house nell’olimpo dei migliori sviluppatori.
In fondo basti guardare anche il suo amore per il pubblico. Sapevi che proprio Insomniac Games ha messo in vendita la sceneggiatura di Spider-Man?
AGOSTO 2019 E L’ACQUISIZIONE INSOMNIAC GAMES
Sarebbe bene sottolineare, caro iCrewer, che in tutti questi anni di onorato servizio sulla console Sony, Insomniac Games non è mai stata sotto lo stesso tetto, essendo l’unica software house indipendente a usufruire di un budget modesto per la produzione di tutti i prodotti usciti da PlayStation a PlayStation 4. Questo significa che lo sviluppatore poteva passare il suo lavoro da una console all’altra (fatta eccezione per gli accordi tra le varie parti), complice sia la tecnologia che impiegava sui suoi prodotti, sia il tipo di narrazione che implementava nelle sue produzioni.
Nonostante il primo passo verso il multi-piattaforma fu scialbo, rilasciando un Fuse (2013) riscritto per portare un medesimo shooter sotto l’egemonia di Electronic Arts (precedentemente doveva chiamarsi Overstrike e, credimi, il gioco aveva tutte le carte in regola per essere di stampo classico Insomniac), il secondo passaggio – Sunset Overdrive – aveva portato l’azienda a rilasciare un prodotto esclusivamente per le console Microsoft, riscuotendo il successo sperato e richiamando i fan del servizio Sony a rilasciare il gioco anche sulle piattaforme PlayStation 4.
Non sappiamo, d’altronde, se questo porting avverrà. Potrebbe, in realtà. Il condizionale è doveroso poiché la tripla A del 2014 è solo nelle mani del team di Burbank, ma qualche accordo tra Microsoft e Insomniac impedisce l’arrivo sull’altra console, perciò al momento questioni ufficiose a riguardo sono del tutto sconosciute.
Ora che il passo decisivo è stato compiuto come una ciliegina sulla torta, le nuove prospettive si materializzano solo in campo PlayStation. Insomma, a fine generazione attuale sarà difficile vedere ancora un’interazione del team californiano, ma dai recenti rumor apparsi online da inizio anno, sembra che Insomniac Games sia concentrata sul prossimo capitolo di Ratchet e Clank in uscita al lancio di PlayStation 5, insieme al sequel che al 99% non potrà mancare: Spider-Man 2.
Insomniac Games ha dimostrato come una tecnologia spremuta per bene possa portare alla creazione di mondi inimmaginabili e storie pazzesche. Il lavoro del team californiano è da sempre eccelso per qualità contenutistica e la fan-base che si è creata attorno è il risultato di un successo meritato.