X-COM è uno di quei rari titoli che, quando arrivano sul mercato, ridefiniscono un genere: non è raro al giorno d’oggi trovare infatti una moltitudine di titoli che portano l’eredità spirituale di questo franchise.
Uno di questi è proprio Spaceland, strategico a turni sviluppato indipendentemente da Tortuga Team, conosciuto ai più per la saga di Braveland.
Dopo la sua pubblicazione avvenuta il 30 settembre 2019 su PC, e successivamente per Nintendo Switch, Spaceland approda anche su console Xbox One e PlayStation 4: abbiamo provato il titolo nella sua versione per l’hardware griffato Sony, rilasciata il 14 febbraio.
Ma come si sarà comportato il gioco? Tiene testa alla versione pubblicata su PC? Scoprilo con noi, grazie alla nostra recensione di Spaceland!
La storia di Spaceland
Subito dopo aver avviato la partita, ci troveremo a visionare le vicende di Jim e Barret, due ranger spaziali, che hanno appena svolto una pattuglia nella confederazione stellare: proprio mentre i due stanno per rientrare dall’incarico svolto, si imbattono in un segnale di soccorso. Sfortunatamente, una tempesta fa schiantare la navicella di servizio, intrappolando Jim e Barret fra le lande di un pianeta tanto misterioso quanto ostile, con alieni pericolosi pronti ad assassinare i nostri eroi.
La storia di gioco viene narrata interamente tramite dialoghi didascalici, con assenza di qualsivoglia voce dei protagonisti: l’incipit narrativo sembra abbastanza scontato, pronto a narrare l’ennesima storia fantascientifica di protagonisti schianatati su di un pianeta sconosciuto.
Il nostro scopo sarà quello di vendere cara la pelle e, proseguendo nella trama, faremo la conoscenza di diversi personaggi, alcuni di questi potranno inoltre unirsi alle nostre scorribande spaziali.
È il mio turno, ora
Il gameplay di gioco è il classico del genere strategico: ciononostante, il tutto è stato semplificato, per scelta di game design. In Spaceland sarà possibile muoversi sul campo di battaglia fino ad un determinato numero di tasselli, ripararsi dietro agli oggetti e ricaricare l’arma una volta che i colpi nel caricatore saranno esauriti: una peculiarità tipica degli strategici.
Inoltre, i nostri colpi andranno a segno soltanto da determinate distanze: la cadenza e la precisione delle armi da fuoco saranno il punto cruciale del combat system, pertanto è presente un negozio in game dove poter acquistare nuove armi, seppur in numero risicato, da affidare ad ogni singolo eroe a nostra disposizione.
Infatti, in Spaceland si avrà a che fare con una moltitudine di protagonisti: il massimo di unità che potremo schierare sulla nostra “scacchiera” sarà di sette rangers, ed ognuno godrà di proprie caratteristiche da sbloccare.
Lo stile di gioco in Spaceland è molto veloce, non risultando mai legnoso: malgrado ciò, la strategia non viene di certo trascurata. Dovremo fare affidamento anche su ciò che l’ambiente ci mette a disposizione: sparare ai barili per far esplodere i nemici, oppure spingere alcuni blocchi situati davanti agli alieni per farli cadere in un precipizio, sono solo una parte delle meccaniche secondarie che diventeranno parte integrante del gioco.
Al completamento di ogni missione, oltre che con delle monete, verremo ricompensati con dei chip: questi serviranno per potenziare le abilità tramite lo skill tree della nostra squadra. Consiglio caldamente di farne buon uso, contando che a volte il titolo può raggiungere una difficoltà mal calibrata che potrebbe arrecare non poche frustrazioni al giocatore.
Comparto tecnico e comparazioni
Pur nella sua genuina semplcità, graficamente Spaceland gode di un buon comparto grafico: le texture e le ambientazioni di gioco saranno in alcuni frangenti molto minimal, per donare risalto ulteriore ai colori accesi dell’interfaccia grafica.
Nonostante l’HUD ricordi per certi versi un gioco mobile, con il posizionamento delle varie icone in modo consono all’utilizzo del touch screen (tutto nella norma, se si tiene conto del fatto che il titolo è approdato in primis su Apple Arcade) si tratta complessivamente di un’interfaccia funzionale anche su console casalinghe.
Per quanto riguarda il sonoro, la musica di gioco è abbastanza incalzante, con suoni fantascientifici e musiche ambientali che accompagneranno dignitosamente le nostre battaglie.
Personalmente, non ho riscontrato particolari problemi tecnici: la struttura di gioco è solida e funzionante, e non mi è capitato di riscontrare bug che hanno intaccato la mia esperienza.
Il supporto degli sviluppatori, per il momento, lascia leggermente a desiderare: su PC il titolo gode di diverse feature che nei porting su console non sono state implementate. I giocatori su PC infatti, potranno godere di una mole maggiore di contenuti che su console non sono disponibili:
- PvP online
- Modalità cooperativa online
- Missioni giornaliere
- Missioni Extra
- Finale alternativo
- Editor dei livelli (in arrivo nel 2020)
Nonostante non si tratti di una mutilazione eccessiva dell’esperienza di gioco, sono dell’opinione che queste meccaniche potevano essere disponibili anche su console: poiché su PC queste sono state presentate come contenuti di supporto post-release, non ci è dato sapere se in futuro verranno implementate anche per altri hardware.
In conclusione
Spaceland è un titolo semplice in termini di game design, se guardiamo ad altri esponenti del genere: la scelta di poter utilizzare un numero limitato di personaggi spinge il giocatore a puntare maggiormente sulle abilità che i ranger hanno da offrire, ed è questo particolare che forma la parte strategica del gioco.
Il titolo predilige un gameplay veloce, con sparatorie in lontananza e missioni dalla breve durata, che potrebbero fare al caso degli appassionati del genere, ma anche del giocatore più casual.
Pertanto, consiglio il porting per PlayStation 4 sia ai giocatori di strategici più navigati che ai neofiti, tenendo conto che, nel momento in cui scrivo questa recensione, la versione PC gode di un supporto più denso e maggiori contenuti.