Steam propone oramai una scelta di giochi talmente vasta che permette a ogni videogiocatore di effettuare una scelta che rientri nei suoi gusti. C’è però una categoria di Steam che rappresenta sempre un terno al lotto, dato che non sai mai se il prodotto che riceverai risulterà essere quello promesso nella locandina. Parliamo dunque degli accessi anticipati, giochi in via di sviluppo che raramente raggiungono l’obiettivo che gli sviluppatori si erano prefissati. Per la precisione tratteremo di Darksburg, titolo che rientra in questa categoria e che da un certo punto di vista, ne rappresenta sia i pregi che i difetti. Se quindi sei curioso di sapere la nostra opinione riguardo questo titolo, continua a leggere e la scoprirai!
Trama? Ma non scherziamo!
Darksburg non ha una trama vera e propria, almeno per il momento. Il gioco infatti ci catapulterà nel mezzo dell’azione senza fornirci una reale motivazione, se non quella di dover sterminare un’orda di zombie. Vestiremo i panni quindi di diversi “eroi” che possono spaziare dal licantropo fino alla suora armata di croce gigante, che seguendo diversi obiettivi dovranno nel frattempo farsi strada tra orde di zombie.
Il contesto del titolo è praticamente lo stesso di Left 4 Dead, solo che la grafica ricorda quella dei Moba moderni come League of Legends o Dota 2. Insomma non sarà importante tanto capire il perché stiamo facendo determinate azioni, ma piuttosto il cercare di completare la partita nel miglior modo possibile. Essendo un accesso anticipato molti videogiocatori potrebbero sperare in una eventuale storia, ma da come è stato impostato il titolo, sarà difficile che avvenga una simile aggiunta. Insomma se cerchi un titolo con una trama che sappia coinvolgere devi evitare Darksburg, per il semplice fatto che la storia per il momento non esiste proprio.
Un gameplay solido ma ripetitivo
Passiamo quindi al gameplay del titolo, che rappresenta sicuramente il cuore pulsante di tutta l’esperienza proposta. L’utilizzo del personaggio è davvero simile a quello di un MOBA, dove anche le abilità vengono utilizzate nello stesso modo, con la presenza della classica ultimate che quando caricata può essere rilasciata in tutta la sua potenza. Darksburg ha una struttura davvero molto simile se non identica a quella di un Left 4 Dead (anche in questo titolo son presenti i medikit tanto per fare un esempio), quindi chi conosce almeno un poco il titolo di Valve, saprà subito a cosa andrà incontro.
Il gioco presenta 3 modalità di gioco diverse: la cooperativa, la versus e la sopravvivenza. La modalità cooperativa risulta essere davvero ben fatta e riesce a intrattenere abbastanza il giocatore, purtroppo però la ripetitività comincia a farsi sentire già dopo poche ore. Ogni volta che finiremo una partita verremo ricompensati con dei punti esperienza, che ci permetteranno di sbloccare delle abilità passive per il pg utilizzato durante quella sessione. Il problema però è che questi poteri risultano essere molto banali e non invogliano sicuramente il giocatore a continuare a giocare.
La modalità versus invece ci permetterà di vestire i panni dei Revenants, degli zombie speciali ognuno con abilità uniche il cui obiettivo sarà quello di uccidere gli eroi. Purtroppo pure questa modalità darà noia dopo poco, perché oltre a non poter scegliere il Revenants da usare, la personalizzazione risulterà ancora più scarsa di quella dell’eroe. L’ultima modalità è quella di sopravvivenza, dove semplicemente bisognerà difendersi da ondate sempre più grosse di zombie. Oltre a peccare di scarsa originalità, troverai sicuramente più gratificante giocare in cooperativa o in versus.
Insomma sebbene il gameplay risulti comunque molto divertente (anche se per poco), il problema principale risiede nella scarsità di contenuti offerti in questo accesso anticipato. Con una personalizzazione più ampia e maggiore varietà in generale, sarebbe riuscito sicuramente a intrattenere molto di più.
Grafica e conclusioni
Dal punto di vista grafico Darksburg fa il suo lavoro, senza però raggiungere dei livelli di eccellenza, rimanendo quindi su un livello semplicemente buono. L’ambientazione rende bene la sensazione di trovarsi in una cittadina infestata, l’unica pecca risiede nella poca varietà degli scenari e a una generale bassa originalità di essi. Gli eroi son proposti con dei modelli niente male e riuscirai facilmente a trovare quello che fa per te, sia per le sue skill che per il suo aspetto.
Purtroppo non si può dire lo stesso dei Revenants, che risultano essere davvero molto anonimi e con dei modelli non troppo dettagliati. Anche gli zombie normali non spiccano di varietà, ma non risulta essere troppo un problema, dato che farai poco caso ai loro modelli durante lo sterminio.
Tecnicamente il gioco è piuttosto solido per essere un accesso anticipato, anche se qualche bug salta fuori ogni tanto, ma nulla di davvero grave. L’unico vero problema sarà quello di far incastrare il proprio personaggio nello scenario, capiterà abbastanza spesso, ma raramente rappresenterà un vero e proprio problema. Comandare il proprio personaggio risulterà davvero semplice, soprattutto se si ha una conoscenza anche solo basilare dei MOBA, difatti il sistema di controllo è praticamente lo stesso. Ci muoveremo cliccando con il click sinistro del mouse e utilizzeremo le abilità con delle lettere precise sulla tastiera, comunque anche per i novizi sarà molto facile abituarsi.
Concludendo Darksburg rappresenta l’essenza vera e propria di un accesso anticipato. Quindi un gioco che è solido nelle basi, ma che pecca di una bassa varietà dovuta alla scarsità dei contenuti e che di conseguenza non riesce a intrattenere per molte ore il videogiocatore. Trattandosi di un progetto in via di sviluppo però, le speranze rimangono quelle che possano aggiungere sempre più varietà al titolo, permettendogli di fare un vero e proprio salto di qualità.
Per il momento Darksburg è consigliato a chi voglia sostenere fin da subito il progetto e chi è alla ricerca di un gioco veloce, impegnativo e molto semplice nelle sue meccaniche. Attenzione però, perché la ripetitività potrebbe sopraggiungere già dopo qualche ora dall’avvio della prima partita.