Cosa sono i trofei PlayStation? Se doveste misurare la bravura di un videogiocatore, quale metro di giudizio utilizzereste? Le skill in un determinato titolo? La risonanza sociale che ha? Il numero di ore che passa dietro la sua piattaforma di gioco preferita? A cavallo tra gli anni ‘70 e ‘90, il problema non si poneva. Sono gli anni in cui le sale giochi la fanno da padrona, le console stanno iniziando ad entrare prepotentemente nel mercato, ma le sale stracolme di cabinati grazie anche alle loro funzione di luogo di aggregamento sociale, è ancora il posto dove si sfidano i “pro player” del tempo. Un tempo gli highscore dei cabinati, ma oggi? Bhe, oggi c’è il sistema dei trofei.
Per i novizi, il sistema dei trofei PlayStation (ma il discorso chiaramente può essere ugualmente fatto per gli obiettivi Xbox) è un sistema che ti “sblocca” dei trofei virtuali dopo aver svolto determinate azioni (es. “Uccidi 10 nemici di tipo X”) oppure avanzando nella storyline di un titolo (es. “Completa la modalità storia del titolo Y”). Questi trofei hanno 4 tipi di rarità diversi, e vanno ad aumentare (in modo proporzionale alla propria rarità) il tuo livello dell’account PlayStation Network:
- Trofei di Bronzo: sono i trofei più comuni, molte volte li si ottiene semplicemente avanzando nella storyline. Tendenzialmente, a parte qualche eccezione, si ottengono facilmente.
- Trofei d’Argento: trofei leggermente più rari, per sbloccarli dovrai eseguire azioni di media difficoltà (per il titolo che si sta giocando, non come valore assoluto)
- Trofei d’Oro: trofei rari, difficilmente per un solo gioco troverai più di 6-7 trofei di questo tipo. Abbastanza difficili, per sbloccarli dovrai dimostrare buona dimestichezza con il titolo in questione.
- Trofeo di Platino: è un trofeo che si sblocca automaticamente dopo che si sono sbloccati tutti gli altri trofei di un certo gioco (DLC esclusi). Uno per ogni titolo, è la prova hai spolpato l’esperienza nei minimi dettagli.
Bene, ora che sappiamo cosa sia questo sistema di trofei PlayStation, possiamo passare al nocciolo della questione. Cosa porta il videogiocatore medio a diventare un cacciatore di trofei, ossia quel tipo di giocatore che mira ad ottenere più trofei possibili? Le motivazioni spesso sono personali, ma tendenzialmente i motivi sono 2: sfida con se stesso e sfida con gli altri. Quale delle due sfide sia più gratificante dipende anche da che tipo di cacciatore di trofei sei:
- Il Random Hunter: solitamente questo tipo di giocatori non si definisce cacciatore di trofei; platinano un gioco molto raramente e solo per un titolo di cui sono appassionati e affezionati, a patto che non abbia una difficoltà eccessiva.
- L’affezionato: è il tipo di platinatore discretamente bravo in un solo genere di videogame o esperto di un franchise, trova soddisfazione nel platinare giochi di quel determinato genere o franchise.
- Il Challenge Hunter: forse è il tipo di platinatore più completo fra questi elencati, è molto abile in tutti i generi di videogiochi (o quasi) e tende a platinare qualsiasi titolo si ritrovi tra le mani, tuttavia senza farne un ossessione. Se non riesce a platinare un gioco non ne fa un dramma, passa al videogioco successivo. Questi cacciatori di trofei accrescono il loro ego di videogiocatori platino dopo platino, ma è più per dimostrare qualcosa a se stessi che non agli altri.
- Il completista: è l’estremismo videoludico fatto cacciatore di trofei. È un videogiocatore che deve per forza avere tutti i trofei di un determinato titolo (DLC compresi), se un gioco ha dei determinati trofei che non si possono più sbloccare (come per esempio nel caso in cui i trofei online di un titolo non siano più ottenibili a causa della chiusura dei server online) non lo inizia neanche, in quanto nella sua bacheca dei trofei, non risulterebbe il 100%. È in continua competizione con altri giocatori della community, cerca di platinare il maggior numero di titoli nel minor tempo possibile, non importa se magari la qualità lascia a desiderare o se lo ha già platinato su un’altra piattaforma.
Sia chiaro, non esiste una tipologia sbagliata o giusta di cacciatore di trofei PlayStation e non bisogna ancorarsi a questi canoni: vi sono molte tipologie miste che elencare qui parrebbe inutile.
Sony dovrebbe premiare i cacciatori di trofei PlayStation? Qualcosa, ultimamente, si sta muovendo. Ci sono alcuni platini che, se ottenuti, ti permettono di avere avatar o temi gratuiti come premio, ma parliamo ancora di una minima parte. Negli Stati Uniti addirittura si potevano ottenere soldi sotto forma di buoni PSN per poter acquistare altri giochi dal PlayStation Store; da noi, invece, ancora nulla. Che qualcosa si stia muovendo lo si capisce anche dall’evento che arriverà a breve (come sempre, non in Italia) e che farà piacere a tanti cacciatori di trofei: il Playstation Player Celebration.
Non solo Sony, anche il mondo si sta accorgendo di quanto il sistema dei trofei PlayStation sia importante anche da un punto di vista prettamente videoludico. Non per niente anche la categoria dei trofei possiede un Guinness World Record: con ben 1691 trofei di platino e oltre 70.000 trofei il leggendario cacciatore di trofei Hakam Karim (conosciuto su PlayStation con il nickname Hakoon) si è aggiudicato il record mondiale a 10 anni dall’introduzione del sistema a trofei, per il maggior numero di trofei e platini ottenuti. A quasi 2 anni dal riconoscimento, Hakoon non si è ancora fermato.
Esagerato? Chi se ne frega. L’importante è non trascendere da quello che è il vero motivo per cui siamo videogiocatori: divertirci. Non importa se a qualcuno può sembrare esagerato, se uno ottiene soddisfazione in quello che fa, nei platini che ottiene o se lascia un titolo per divertirsi con un altro, è libero di farlo (con rispetto verso il prossimo chiaramente).
Purtroppo, videogiocando per anni ed essendo me stesso un cacciatore di trofei, non posso che constatare quanto la community italiana stia diventando tossica, sia in-game che nelle piattaforme social. Guai a te se giochi a titoli non degni di essere giocati per parte dei giocatori (es. Fortnite) o se platini giochi che dovrebbero essere cancellati dallo store (sempre secondo la community tossica). Per questo ti dico: divertiti. Se hai un’opinione diversa, la critica costruttiva nel rispetto di chi si ha di fronte sarà sempre ben accetta. Buona caccia a tutti.