Oggi si conclude quella che, nel caso di Shigeru Miyamoto, potremmo chiamare la “trilogia di Famitsu”: abbiamo infatti riportato in tre diversi articoli l’intervista del game designer redatta dal periodico giapponese. Prima abbiamo parlato della tendenza di Miyamoto a riavviare da zero lo sviluppo dei giochi, poi abbiamo notato come lui attribuisse il successo di Nintendo Switch al tempismo della console, e ora siamo qui per parlare di come Nintendo abbia lavorato sodo per sfuggire alla sua “reputazione infantile”.
“Nintendo is teh kiddie”… ma in realtà no
Nonostante il successo stratosferico di cui Nintendo Switch sta tuttora godendo, sappiamo bene che la Grande N “goda” di una fama fanciullesca che rende anche i suoi fan oggetto di occasionale scherno. La sola IP espressamente mirata agli adulti nel pantheon nintendiano, infatti, è probabilmente Eternal Darkness: Sanity’s Requiem per Nintendo GameCube. In altre parole, è quasi come se le console Nintendo – nell’immaginario comune – fossero piattaforme interamente destinate ai giochi per tutte le età, anziché dividere equamente i target d’età su ogni console.
Shigeru Miyamoto, però, è contrario all’immagine stereotipata di Nintendo che il pubblico si è costruito nel corso degli anni. A discapito di quanto la Grande N non abbia mai puntato all’aspetto “figo” del gaming e di quanto le sue idee insolite a livello di hardware l’abbiano resa una sorta di pecora nera, venire riconosciuta solo per essere “adatta ai bambini” è qualcosa che l’azienda ha sempre cercato di evitare.
Dobbiamo queste dichiarazioni alla traduzione di Siliconera, grazie alla quale sappiamo che nell’ultimo numero di Famitsu il leggendario game designer Shigeru Miyamoto ha specificato che Nintendo ha espressamente evitato la fama infantile grazie ad un “continuo lavoro” mirato proprio a questo scopo.
“C’era un periodo in cui Nintendo veniva etichettata come infantile, ma grazie al continuo lavoro sulle nostre priorità gli sforzi sono stati ripagati più o meno intorno all’uscita di Nintendo Wii, che ci è valsa l’immagine di serenità.”
La pace della mente
Shigeru Miyamoto ha usato l’espressione “peace of mind”, letteralmente “pace della mente”, che indica uno stato di tranquillità e serenità. Ha senso: i giochi Nintendo, nel loro essere “family-friendly”, mirano all’appeal dell’intera famiglia e non solo all’attenzione dei giovanissimi. Agli adulti, invece, viene offerto un senso di catarsi, contro “il logorio della vita moderna” per citare lo spot di un amaro.
Miyamoto, durante l’intervista di Famitsu, ha poi aggiunto:
“Se dovessi esprimere le qualità di Nintendo a parole, userei di nuovo l’espressione ‘peace of mind’. C’è serenità nel guardare [i giochi di Nintendo] come genitore e puoi anche viverla in salotto. Ci siamo impegnati molto nel creare qualcosa che potesse divertire l’intera famiglia.”
Nello stesso numero di Famitsu di cui riportiamo l’intervista, Masahiro Sakurai ha parlato in modo più esteso del mancamento di cui siamo venuti a conoscenza nell’arco della settimana: ora Sakurai sta meglio.