Lo sviluppatore della software house Bethesda, Pete Hines, in una chiacchierata con Greg Miller sul canale YouTube Kinda Funny, ha rilasciato interessanti dichiarazioni per quanto riguarda lo sviluppo di videogiochi e del fatto che l’azienda non si senta affatto in colpa per aver provato qualcosa di diverso dal solito, anche se questo poi è stato criticato dalla community. Ha chiaramente parlato del titolo multiplayer Fallout 76.
In altre parole, Hines ha spiegato che Bethesda non voleva affatto adagiarsi sugli allori della sua comfort zone e quindi rilasciare sempre titoli prettamente singleplayer che propongono sempre la stessa formula, anzi secondo lo sviluppatore, le software house devono imparare delle lezioni, in modo da assicurare al giocatore delle esperienze che filino sempre più lisce col passare del tempo, e facendo “copia-incolla” dello stesso stile all’infinito, questo non sarà mai possibile.
“La ragione principale che ha portato alla creazione di Fallout 76 è stata questa: la software house sentiva che i titoli multiplayer e di esperienza condivisa erano qualcosa che la maggior parte dei videogiocatori di Elder Scrolls e Fallout volevano.
Hanno voluto espandersi un po’ e provare qualcosa per la quale non sono conosciuti, senza escludere lo sviluppare titoli per la quale lo sono”.
Queste le parole dello sviluppatore, aggiungendo infine che comunque Bethesda non smetterà mai di creare dei titoli singleplayer, ma voleva semplicemente provare lo sviluppo di questo genere d’esperienza da sola, in prima linea.
“Altrimenti rischi di chiuderti e legarti ad un genere solo, della serie “Farò solo ed esclusivamente questo tipo di videogioco”, e voglio dire, penso di aver già detto questa cosa, ma non avresti mai avuto un titolo come Horizon Zero Dawn se quel team [Guerrilla Games] avrebbe fatto ciò che sanno fare, quindi legandosi a quello per la quale sono conosciuti.
Si sono invece messi in gioco ed hanno creato qualcosa che personalmente vedo come diverso dai vari giochi che hanno sviluppato”.
In altre parole, secondo Hines rimanere nella comfort zone non è qualcosa di buono, e dunque bisogna sempre osare qualcosa che non si ha mai fatto, così da migliorare. Un bel concetto, ma riuscirà Bethesda a rialzarsi dopo l’inciampo causato da Fallout 76?