Se qualcuno mi chiede quale gioco mi è rimasto impresso nella memoria durante la mia infanzia/adolescenza, beh potrei dargli una lista piuttosto lunga di titoli, ma se invece la domanda fosse un poco più specifica? Ovvero quale gioco giocheresti anche adesso nel 2020? Beh la lista diventerebbe davvero corta, perché molti titoli del passato se visti con occhio critico, risulterebbero piuttosto poco piacevoli da usufruire nel presente. Vorrei quindi parlare di uno di questi giochi, un titolo che ancora oggi giocherei per svariate ore filate (grazie a Steam è anche possibile farlo in maniera piuttosto semplice) e mi ci divertirei ancora come un matto.
Il gioco in questione è Dawn of War, un RTS uscito nel 2004 su PC e che ancora adesso può dire la sua soprattutto dal lato del gameplay. Prima di parlare però del gioco in sé, bisogna assolutamente capire di che ambientazione si tratta, dopotutto è un universo davvero famoso quello di Warhammer 40000: Dawn of War. Esattamente, ci troviamo nell’universo di Warhammer 40000, difficilmente non conoscerai questo nome dato che tra giochi di miniature e videogame, è oramai famoso in tutto il mondo.
Poco dopo la sua uscita Dawn of War è riuscito a catturare l’attenzione di molti videogiocatori, anche grazie al fatto che veniva venduto addirittura anche nei giornalai a un prezzo piuttosto irrisorio. Quindi grazie anche a questo molti ragazzi riuscirono ad avvicinarsi al titolo, magari anche senza conoscere il mondo che ci sta dietro.
I Corvi Sanguinari
Dawn of War presenta un totale di 3 modalità diverse che sono rispettivamente la campagna, la schermaglia e l’online. Nella campagna andremo a vestire i panni di una compagnia di Space Marine, che appartengono al capitolo dei Corvi Sanguinari. Gli Space Marine sono degli esseri umani modificati geneticamente per diventare delle vere e proprie macchine di morte, abbandonando quasi ogni traccia di umanità.
Son soldati che non conoscono la paura e cercano di perseguire in ogni modo la volontà del loro imperatore e chiunque verrà considerato eretico, non potrà sfuggire alla loro giustizia assoluta. Ovviamente ci sarebbe molto di più da dire, ma se vuoi saperne di più ci sono un sacco di libri che approfondiscono la storia di ogni razza.
La campagna di Dawn of War è suddivisa in 11 missioni, in alcune dovremo guidare solo qualche decina di Space Marine, mentre in altre avremo a disposizione una vera e propria base operativa. Ancora oggi la storia risulta essere davvero godibile e le missioni sono piuttosto diverse tra loro, ovviamente la si godrà di più se si conosce un minimo l’universo di Warhammer 40000.
Un universo in costante guerra
Nella modalità schermaglia invece potremo scegliere quale delle 4 fazioni utilizzare, quindi oltre agli Space Marine potremo scegliere anche gli Eldar, gli Orki o gli Space Marine del Chaos. Andiamo quindi a fare una panoramica molto veloce sulle altre 3 fazioni. Gli Eldar sono una razza antichissima che utilizza dei portali per muoversi agilmente sul campo di battaglia e sono dei guerrieri assolutamente formidabili soprattutto grazie alle loro truppe specializzate (ricordano per molti versi gli elfi del fantasy classico).
Gli Orki sono una razza votata interamente alla guerra e nella loro gerarchia vige ancora la regola del più forte, inoltre riescono a rimpiazzare le perdite in battaglia con una velocità davvero incredibile (infatti puntano molto sul numero piuttosto che sulla qualità del combattente). Gli Space Marine del Chaos sono degli Space Marine che hanno tradito l’imperatore, per vendere la loro anima agli Dei del Chaos, che in cambio forniscono loro dei poteri Demoniaci parecchio pericolosi (per saperne di più ti converrebbe leggere qualcosa sulla eresia di Horus, ovvero l’evento che ha dato inizio al tradimento).
Come ho già ribadito ci sarebbe da raccontare moltissimo di più su ognuna delle razze, ma già dalle poche cose che hai letto, dovresti capire quanto profonda sia la loro storia. Dunque nella modalità schermaglia potremo scegliere liberamente quale di queste razze utilizzare, oltre che la mappa dove andrai a combattere e le regole stesse della partita (magari vorrai iniziare con delle risorse davvero alte per esempio). In schermaglia potrai scegliere di combattere solo contro l’IA del gioco, in partite che possono arrivare ad ospitare fino a 8 sfidanti.
Un gameplay tuttora godibile
Nella modalità online invece le regole saranno le stesse della schermaglia, solo che andrai semplicemente ad affrontare giocatori reali e non l’IA del gioco (anche se sarà comunque possibile aggiungerla nel caso manchi qualche giocatore). Il gameplay di Dawn of War segue quelle che sono le regole di un RTS classico. Bisognerà quindi accumulare risorse conquistando punti strategici o costruendo determinati edifici.
L’unica differenza sostanziale da giochi come Starcraft, sarà che i costruttori non dovranno raccogliere manualmente le risorse, ma ci penseranno da soli gli edifici o i punti strategici a fornirti tutto ciò di cui hai bisogno. Questo permette un focus maggiore su quello che è la gestione delle unità di combattimento e degli edifici di produzione delle unità. Le 4 razze hanno delle tattiche davvero diverse tra loro e questo le rende anche parecchio difficili da padroneggiare. Bisognerà infatti decidere su quale puntare all’inizio e cercare di comprenderla appieno, allenandosi molto contro l’IA, per poi andare a testare la propria strategia online.
Le unità di ogni razza son davvero diverse l’una dalle altre (tranne per Space Marine e Space Marine del Chaos, in cui qualche somiglianza la si trova ovviamente per forza). Sta comunque di fatto che il gameplay di Dawn of War è godibilissimo pure nel 2020 e lo dimostra anche il fatto che i server online sono ancora piuttosto popolati. Inoltre difficilmente troverai uno stile di gioco simile in qualsiasi altro RTS, quindi una chance se la merita a prescindere da tutto.
Lato tecnico e conclusioni
Dal punto di vista tecnico il titolo si difende ancora benissimo, con dei modelli piuttosto dettagliati e un design delle razze davvero fantastico. Le mappe all’interno del gioco sono davvero molte e sono anche ben caratterizzate, difficilmente ne troverai una simile a un’altra. Vorrei inoltre segnalare una chicca che magari molti giocatori potrebbero perdersi durante le partite, ovvero le uccisioni fatali in corpo a corpo. Capiterà diverse volte infatti che le unità facciano delle particolari animazioni di uccisione, quando il nemico è praticamente senza vita e stai e pur certo che questa cosa ti gaserà non poco, dato che son fatte davvero bene.
Nel caso ti piaccia il gioco, prendi in assoluta considerazione l’idea di acquistare le espansioni che aggiungono altre razze, si tratta comunque di titoli giocabili anche senza il primo Dawn of War. Solo che per sbloccare le razze nell’online avrai bisogno dei giochi che contengono le suddette razze. Una cosa che inoltre può aggiungere molto al gioco sono le Mod, alcune di esse addirittura mettono sul campo nuove razze (sempre dell’immaginario di Warhammer 40000) create completamente dagli utenti. Insomma ci sono davvero pochissime scuse per non giocare questo titolo, anche se ovviamente un minimo bisogna apprezzare gli RTS come genere di gioco.
Ci tengo inoltre a precisare che stiamo parlando del primo Dawn of War e non dei suoi seguiti, anche perché di gameplay hanno preso una strada piuttosto diversa. Beh ora che stai aspettando? Vai subito a dispensare giustizia in nome dell’imperatore! A meno che tu non sia un eretico….Tranquillo nel mondo di Dawn of War l’unica cosa che conta è essere i più forti.