Si diceva in questo articolo qui, che una delle serie che ha avuto più plagi di sempre è stata Mortal Kombat. A lei va il plauso di essere riuscita a sdoganare la violenza nuda e cruda nel videogame grazie alle fatality e all’ampio uso di fiumi e fiumi di sangue, fino ad allora ad esclusivo appannaggio del cinema. Quindi se gli smembramenti e le teste mozzate le vedevi al cinema era ok, se le replicavi in sala giochi assolutamente no.
Altra cosa che ha fatto diventare Mortal Kombat uno dei giochi più plagiati di sempre è la sua particolare grafica. Prendere degli attori, digitalizzarli e farli muovere a schermo. Se al giorno d’oggi vedere quegli effetti fa una certa tenerezza, ti posso assicurare che a suo tempo, noi giovani frequentatori di sala esclamammo: “Wow, ma che figata pazzesca!”
Fatte queste dovute premesse, quali sono i giochi che hanno preso, più o meno velatamente, ispirazione da Kombattimento Mortale (no in italiano proprio non fa lo stesso effetto, nemmeno mettendoci la K al posto della C)? Alcuni bene, altri male, altri ancora pessimi. Ma prima di iniziare a leggere, per metterti nel mood ideale ascoltati la tamarrissima canzone dell’OST del film, che tutti conosciamo. Partiamo? Ok gridiamo tutti: MORTAL KOMBAT!!!!
Tattoo Assassins
Partiamo giusto con quello che avevamo citato nella lista precedente dei plagi. Stessa grafica, stesso concept, il problema qui era che tutta la parte trash era stata elevata all’ennesima potenza, con donnine mezze nude, tatuaggi malfatti (infatti il nome proviene proprio da quello) ma soprattutto le nudality al posto delle fatality. In pratica a fine match, invece che uccidere il proprio avversario con una sequenza splatter, bisognava spogliarlo. Ah naturalmente solo le donne potevano subire l’umiliazione. Purtroppo, o per fortuna, il gioco non vide mai la luce.
Ultra Vortek
Cosa fare se sei l’unica console al mondo che non riceverà Mortal Kombat? Logico cerchi di fartene uno in casa. Ultra Vortek viene ambientato in un futuro post apocalittico dove si devono scontrare il 7 migliori guerrieri del pianeta, per un non ben preciso motivo. Il vincitore dovrà scontrarsi con niente popò di meno che con Satana in persona. I personaggi hanno nomi davvero ridicoli come Skullcrusher o Volcana (i quali sembrano usciti direttamente da una chat di MSN del 2004), disegnati ed animati male e brutti come il peccato (è il caso di dirlo). A suo favore c’è da dire che le Fatality, qui chiamate Annihilations, sono carine da vedere.
Shadow: War of Succession
Uscito per la disastrosa 3DO, questo clone di Mortal Kombat è quanto di più povero e stupido si possa trovare. Attori digitalizzati malissimo i quali sembrano quasi delle sagome cartonate. Da molti considerato uno dei peggiori, se non il peggiore, gioco su 3DO. E su una console del genere a davvero tutto dire.
Pray for Death
Più che prega per la morte, ti dico: ti prego non giocarlo. Uscito nel 1996, quando ormai la moda di Mortal Kombat era sul viale del tramonto, questo ha il grande onore (?) di essere tutto in 3D e di farlo prima che Mortal Kombat 4 arrivasse nelle sale giochi. Tuttavia una realizzazione pessima, che si poneva come obbiettivo primario di essere migliore dell’originale (se vabbè), fecero fallire miseramente questo titolo per MS-DOS.
Street Fighter: The Movie The Game
Qui andiamo sul “capolavoro” (sort of…). Prima o poi faremo una bella carrellata di tutti questi film meravigliosamente trash presi dal mondo che amiamo tanto. Quindi tornando al gioco, Street Fighter: The Movie è un clone di Mortal Kombat, che cercava di ricalcare la storia di Street Fighter II, il quale era in diretta competizione con Mortal Kombat (…che mio padre al mercato comprò). Personaggi lenti, digitalizzati alla meno peggio e una giocabilità davvero meh…direi un fedele adattamento del film. Almeno c’è Kylie Minogue che oh, buttala via.
Kung-Fu master Jackie Chan
Oh, finalmente un gioco che, pur essendo un clone/parodia di Mortal Kombat, almeno è divertente. Avrai tre differenti versioni del famoso attore cinese che si sfideranno a schermo. Al posto delle fatality il combattente sconfitto si rialzerà e farà il gesto dell’ok (dopotutto pur sempre di parodia si tratta) e il sistema di combattimento assomiglia vagamente a quello di Street Fighter.
Killer Istinct
Sì, vero bello Killer Instict, ma è palese che sia lo stile grafico che quello del combattimento sia fortemente ispirato a Mortal Kombat. I modi come sono stati digitalizzati i combattenti e persino gli ambienti molto dark ricordano moltissimo il titolo Midway. Però almeno è divertente e fatto bene.
Thrill Kill
Altro giro, nuova corsa, altro titolo mai pubblicato. Al tempo della prima Playstation ricordo che questo gioco aveva destato parecchio scalpore. Eravamo un’anima dannata e dovevamo scannarci in combattimenti contro altri 3 personaggi, in un gameplay che dava molto l’idea della Royal Rumble. Peccato che il gioco, colpa diversi incidenti di percorso, non vide mai la luce, ma da lui nacque un altro gioco: Wu Tang: Taste the Pain. Giocabilità molto simile, ma aveva un concept molto meno gore.
Bloodstorm
Qui oltre a fare il rip off del gioco, ci fu proprio una scopiazzatura e il rubare uno degli attori che digitalizzarono uno dei personaggi di Mortal Kombat. Infatti nella pubblicità del gioco, messa su EGM una notissima rivista americana del settore, vedeva Daniel Pessina, colui che dava le fattezze a Johnny Cage, dire qualcosa tipo “Il Mortal Kombat Killer”. No Midway non la prese affatto bene, infatti dopo quell’episodio licenziò l’attore.
Way of the Warrior
Se prendi una delle case di sviluppo che, oggi, ha maggior successo come Naughty Dog, ci metti le musiche di Rob Zombie, il front man della band heavy metal White Zombie, direi che il tutto poteva andare per il verso giusto, vero? Sbagliato! Il titolo era buggato come pochi, con una giocabilità super legnosa, ma per fortuna non intaccò minimamente la voglia di fare della casa produttrice e oggi abbiamo titoli di assoluto spessore come Uncharted e The Last of Us.
Outsider: Bonestorm AKA Tempesta d’Ossa
“Di ai tuoi genitori comprami tempesta d’ossa o vai all’inferno!” o nel caso puoi sempre farti comprare “Ammazza che mazza”. O forse puoi andare nel centro commerciale più vicino, fare come Bart e cercare di rubarlo. Non farti beccare almeno.