Doom Eternal, di cui trovi la recensione qui, non è l’unico Doom uscito la settimana scorsa; negli store online, nonché nella Deluxe Edition di Eternal, è possibile trovare anche il porting del capitolo per Nintendo 64.
Con questa uscita tutti i capitoli principali sono ora disponibili su PlayStation 4, Xbox One, Switch e PC, con l’eccezione di Final Doom.
Ma, vale la pena giocare con questo nuovo porting di Doom 64?
Se sei particolarmente interessato a Doom 64, allora la risposta è sì.
E’ un porting ben fatto, con grafica ripulita, migliore illuminazione e un’esperienza migliorata in generale. Se invece non hai mai giocato al capitolo di Midway è meglio che rivedi le tue aspettative.
Se la memoria non mi inganna, ricevetti Doom 64 per Natale nel 1998, insieme alla tanto agognata console. Stranamente ero più eccitato per Doom 64, che non per Super Mario 64 che mi venne regalato insieme e che avrei adorato a vita.
Questo perché il primo Doom è stato uno dei primi titoli che giocai con mio zio sul suo computer, quando ancora non sapevo cosa fosse un videogioco; l’idea di poter giocare ad un capitolo della serie sul mio Nintendo 64 mi rendeva semplicemente felice.
All’epoca era già uscito Goldeneye, titolo destinato a rivoluzionare la storia degli FPS su console, tuttavia pensavo che Doom potesse essere un titolo più adulto e importante. Non tanto per l’ambientazione demoniaca o i toni splatter, ma semplicemente perché lo giocava mio zio.
Quando finalmente quella sera del giorno di Natale, inserii la cartuccia e iniziai la partita, beh il gioco non era un granchè. Troppo scuro, con una musica più d’atmosfera che metal e il controller del Nintendo 64 che in quell’occasione dava pessima prova di sé.
In buona sostanza, i miei ricordi di Doom 64 si fermano ai primi livelli, per il resto solo delusione.
Il problema di questo capitolo è fondamentalmente uno: l’atmosfera. Tutte le ambientazioni sono costituite da freddi metalli, grafiche troppo sbiadite in certi punto e un gameplay veloce e poco incisivo.
Pur essendo presente lo stile shooting tipico dei capitoli di id Software, l’atmosfera è completamente diversa rispetto a quella dei titoli precedenti.
E’ più simile ad un survival horror, con ambienti scarsamente illuminati e sottofondo ambientale, che rende tutta l’esperienza abbastanza bizzarra e non in positivo.
Tuttavia, il porting di Doom 64 migliora molti dei problemi del lavoro di Midway, molti dei quali relativi ad elementi fondamentali.
Le migliorie includono i 60 fps stabili, risoluzioni migli
Infine, pur rimanendo un titolo abbastanza scuro, sembrerebbe che la luminosità generale sia stata aumentata un minimo.
Mi sarei augurato di vedere introdotti in questo Doom 64 alcuni dei miglioramenti recentemente introdotti nei porting dei primi due titoli; lì abbiamo un approccio alla partita abbastanza libero, con la possibilità di selezionare i vari episodi velocemente e alla difficoltà che preferiamo. Inoltre è stata inserita la ruota delle armi e una funzione di selezione veloce delle stesse, così da aiutarci nella scelta dello strumento di morte da imbracciare. Purtroppo queste implementazioni non sono presenti in Doom 64 ed è un peccato, visto che avrebbero fatto la differenza rispetto ad un titolo che è praticamente uguale all’originale.
Se hai giocato ai recenti porting dei Doom classici, allora Doom 64 ti riporterà in un territorio familiare; anche se non è il miglior titolo della serie, può andare bene a soddisfare la tua sete di sangue demoniaco.
Magari mettendo su una colonna sonora metal, mentre giochi. Aiuta.