In seguito alla chiusura del quartier generale di Nintendo of America e quanto avvenuto con il punto vendita di New York (che ha ridotto l’orario di apertura prima di chiudere), il centro riparazioni americano ha chiuso temporaneamente i battenti a causa dell’attuale pandemia. Prevenire il contagio da coronavirus è l’attuale priorità di Nintendo of America, come dichiarato nel comunicato ufficiale:
“A causa di misure preventive attuate per il coronavirus COVID-19, e in accordo con le linee guida federali e locali, i nostri centri di riparazione sono chiusi fino a nuovo avviso. Ci scusiamo per l’inconvenienza causata e apprezziamo la vostra comprensione. Non appena i servizi di riparazione riprenderanno, lavoreremo il più in fretta possibile per farvi giocare di nuovo.
Si prega di notare che, durante questo periodo di chiusura, i prodotti inviati per le riparazioni possono venire rispediti al mittente in quanto la loro consegna risulterà impossibile. Se il nostro centro di riparazione ha già ricevuto il vostro prodotto, rimarrà lì fino alla ripresa dei servizi di riparazione.”
Kyoto drift
La domanda, con non poca preoccupazione da parte dei clienti, è facile da immaginare: cosa comporta questo per le altre aree coinvolte dal coronavirus? I centri di riparazione di Nintendo nel Regno Unito sembrano essere ancora operativi a differenza di quanto sta avvenendo in America, e l’azienda sta “lavorando sodo per mantenere gli standard”; ciononostante, Nintendo ci tiene ad avvisare del rischio di potenziali ritardi.
“Stiamo lavorando sodo per mantenere degli standard di servizio clienti molto alti durante questo periodo molto difficile, ma cercate di capire che potrebbero esserci dei ritardi nelle risposte ai messaggi e nelle procedure di riparazione. Vorremmo esprimere la nostra preoccupazione e il nostro supporto a tutti coloro i quali sono stati colpiti dalla pandemia del COVID-19 durante questo periodo. Vi ringraziamo per la vostra comprensione e la vostra pazienza.”
Probabilmente, l’interruzione dei servizi di riparazione presso Nintendo of America era un’ipotesi inevitabile. Ricordiamo infatti che l’azione legale collettiva partita dai consumatori per la fragilità delle leve analogiche (Joy-con drift) ha portato la Grande N ad optare per riparazioni completamente gratuite di ogni controller anche al di fuori del periodo di garanzia. Il “letargo economico” a cui il coronavirus ci sta conducendo avrebbe reso insostenibile anche solo l’idea di riparazioni gratuite.
Nintendo of America ha avanzato al tribunale la richiesta di annullare la causa, ma tale richiesta è stata rigettata. Ricordiamo che l’unica zona europea in cui le riparazioni sono attualmente gratuite alle stesse condizioni è la Francia, in seguito al “premio” che Nintendo Switch ha ottenuto in qualità di prodotto più fragile del 2019. La Francia si è anche dimostrata una delle nazioni più riluttanti alla quarantena sul suolo europeo, nonostante la continua espansione a macchia d’olio del coronavirus.