Sin da quando il gioco è stato annunciato per la prima volta all’E3 2018, Techland è stata sempre chiara riguardo la sua intenzione di rendere Dying Light 2 un titolo cross-gen per entrambe le piattaforme attuali oltre che per le console in arrivo, PlayStation 5 e Xbox Series X.
Di conseguenza, il sequel del gioco sarà in grado di utilizzare le specifiche di prossima generazione di quei sistemi, tra cui ray tracing.
In una nuova intervista con Official PlayStation Magazine, il direttore del rendering di Techland, Tomasz Szałkowski, spiega esattamente come questa tecnologia d’avanguardia eleverà Dying Light 2 al di sopra dei titoli contemporanei.
Dying Light 2 è il più grande gioco creato utilizzando il nostro motore interno, è molto importante per noi raggiungere le nostre ambizioni in termini di grafica, motivo per cui questa sarà la prima produzione Techland a supportare il ray tracing. Lo stiamo implementando in collaborazione con Nvidia e utilizzando gli ultimi risultati ottenuti in questo campo.
Grazie a questa tecnologia, le nostre ombre con un tempo soleggiato sembrano vere. Gli effetti di occlusione ambientale hanno acquisito una stabilità spaziale e non soffrono più di compromessi legati alle specifiche degli effetti che condividono lo spazio a schermo.
Poichè il gioco è un open world pieno di zombi, ovviamente, Dying Light 2 deve far provare orrore al giocatore, e Szałkowski dichiara che il ray tracing consente al gioco di essere ancora più spaventoso poichè le zone oscure sono un elemento importante in questo genere di titoli, motivo per cui Techland sta sperimentando tutta una gamma di riflessi secondari generati da luci artificiali, come per esempio la torcia del protagonista.
Non ci resta che aspettare di vedere il risultato di questa concentrazione sugli effetti di luce e sui riflessi in un primo gameplay del titolo, sperando che l’atmosfera creata da Techland riesca a far tremare anche il giocatore più spericolato e coraggioso.