Animal Crossing: New Horizons è giunto da poco sui nostri Nintendo Switch, uscendo solo alla fine dello scorso mese. Oggi però il titolo conta già tre milioni di copie vendute solo in Giappone, grazie anche all’escapismo che garantisce ai giocatori durante la quarantena per il coronavirus. Tuttavia, contrariamente ai capitoli passati di Animal Crossing, gli eventi stagionali come la “caccia all’uovo” (controparte della Pasqua nostrana che parte a inizio aprile per poi estendersi fino alla domenica interessata) gestita dal coniglio pasquale Ovidio verranno distribuiti tramite aggiornamenti; questi ultimi, però, potrebbero purtroppo tardare.
Le uova di Ovidio e quelle di COVIDio
A darci la notizia di questi ritardi, nel mezzo dell’alacre lavoro sui nuovi contenuti, sono il produttore Hisashi Nogami e la direttrice Aya Kyogoku di cui abbiamo già parlato in passato. Il Washington Post li ha intervistati, e i due si sono dichiarati ignari in merito all’impatto effettivo che il coronavirus avrà sul ritmo del loro lavoro. “Al momento”, dichiarano Aya Kyogoku e Hisashi Nogami, “la priorità è salvaguardare la salute e il benessere dei dipendenti”, che lavorano ad Animal Crossing: New Horizons finché il loro stato di salute concede loro di farlo.
Come già anticipato anche da Masahiro Sakurai in merito al Fighters Pass 2 di Super Smash Bros. Ultimate, un solo contagio da coronavirus basterebbe per mettere in quarantena l’intera struttura dove il team di sviluppo sta tuttora lavorando ai nuovi contenuti di Animal Crossing: New Horizons. Fortunatamente, però, a differenza di Smash che ha dovuto ripiegare su un personaggio di ARMS (quando era implicato fossero previsti incontri con dei publisher), lo sviluppo sembra procedere a piè sospinto. Approfittandone per augurare il meglio a tutti i dipendenti di Nintendo, ricordiamo a loro e a noi stessi che il gioco è già pieno di cose da fare così com’è.