La notizia è una semplice voce di corridoio che potrebbe significare tutto e niente, ma che ha comunque acceso una fiamma di speranza nel cuore dei fan della saga. Sembra che Konami abbia rinnovato la proprietà sul marchio di Bloody Roar. Qui il Twit originale.
Se non hai vissuto l’epoca PlayStation 1 o i primi anni di vita della PlayStation 2 difficilmente conoscerai Bloody Roar. Questo era un picchiaduro 3D creato da Hudson Soft in collaborazione con Eighting, studio che di recente ha collaborato soprattutto con Capcom per sviluppare titoli come Marvel vs Capcom 3 e Monster Hunter 3 Ultimate. Non potendo competere con la nota saga di Tekken sul campo della grafica, decise di farlo con un’idea innovativa nel gameplay: la possibilità per i combattenti di trasformarsi in bestie umanoidi durante lo scontro per incrementare danni e capacità d’attacco.
Il primo titolo della saga, distribuito da Activision, ebbe un discreto successo che andò aumentando con il secondo ed il terzo capitolo. Purtroppo Bloody Roar non raggiunse mai le vendite di Tekken, per via di una distribuzione più debole (ricordo che era praticamente impossibile trovarlo in vendita nei negozi) e, soprattutto, per essere emerso in un periodo dove il genere dei picchiaduro stava vivendo una situazione molto difficile. Riuscì comunque a conquistare i cuori di molti fan che continuarono a cercare di dargli sostegno venendo ricompensati, con Bloody Roar 3, da quello che è probabilmente il miglior gioco della serie.
Purtroppo tutto venne a collassare nel momento in cui Konami acquistò i diritti di Bloody Roar e pubblicò il quarto gioco. Questo era, senza mezze parole, tremendo. Non era solo uno dei peggiori picchiaduro su PlayStation 2, ma era anche un passo indietro abnorme rispetto al precedente titolo. Fu un flop clamoroso e visto che il genere dei picchiaduro stava vivendo una crisi sempre maggiore, Konami abbandonò la saga al suo destino funesto.
Destino che potrebbe ora essere riscritto. D’altronde è indubbio che il settore dei picchiaduro stia vivendo una seconda giovinezza con saghe di successo (Tekken, Street Fighter), nuovi grandi esponenti del genere (Guilty Gear e i titoli Arc) e graditi ritorni (King of Fighters, Samurai Shodown). Che la Konami voglia provare a rigettarsi nella mischia? Presto per dirlo, d’altronde potrebbe limitarsi a realizzare qualche nuovo pachinko (come ha già fatto), ma di sicuro nel cuore dei fan di Bloody Roar è tornata una piccola fiamma di speranza.