Siamo arrivati alla puntata numero 602 della rubrica di Masahiro Sakurai su Famitsu, e stavolta il game director di Super Smash Bros. Ultimate mette da parte il gioco per parlare di attualità. Nello specifico, il fulcro della discussione non può che essere la pandemia del coronavirus, che sta avendo ripercussioni non solo sull’industria videoludica ma anche sulla vita di tutti.
“Va bene, Guardiani, potrebbe essere pericoloso, perciò sfoggiamo le nostre facce da cattivi”
Prima di iniziare, vorremmo ringraziare il traduttore che si è occupato di questa puntata della rubrica di Famitsu di Masahiro Sakurai. Stavolta dobbiamo la nostra comprensione dei temi attuali di cui ha discusso Sakurai al traduttore Robert Sephazon, che ci ha recentemente raccontato del passaggio al telelavoro da parte del leggendario game designer.
Sakurai’s Column #602 begins by discussing how current events are difficult to discuss in this publication, as he often writes in advance of any topical news.
Translator’s Note: the following translation is regarding COVID-19 and is more somber than any prior Sakurai column. pic.twitter.com/o2ZdygjJa0
— Robert Sephazon (@Sephazon) April 15, 2020
“La rubrica di Masahiro Sakurai numero 602”, esordisce Sephazon, “inizia descrivendo la difficoltà nel disquisire degli eventi attuali in una rivista cartacea, in quanto il game designer deve spesso trattare i temi di attualità con largo anticipo”. Il traduttore inoltre evidenzia quanto più seri del solito siano i toni della rubrica, a causa dell’argomento trattato: il coronavirus. Fatta (o meglio, riportata) questa premessa, possiamo finalmente proseguire.
In merito al lavoro, Masahiro Sakurai ha parlato di ciò che il concetto di “lavoro non necessario” significhi effettivamente. Tra la priorità data ai beni di prima necessità e il bisogno di distrazioni da parte di chi sta vivendo in casa, per Sakurai è molto comune vedere commenti semiseri in merito al bisogno che il mondo dimostra di avere nei confronti di questo tipo di lavoro “di seconda necessità”.
Masahiro Sakurai prosegue dunque parlando del significato che attribuisce all’idea stessa di lavoro non necessario. Al di là della crisi globale attuale, secondo Sakurai – tenendo fede al proprio stacanovismo tipicamente nipponico – non esiste una vera e propria professione “di serie B”. Il lavoro, per il game designer, è sempre lavoro: se esiste un mestiere, non ha senso definirlo qualcosa di secondario.
Questo perché, a discapito dell’esitazione con cui Masahiro Sakurai si appresta a sviscerare un concetto ovvio, guadagnare dal proprio lavoro implica che qualcuno abbia pagato per avere un servizio. Considerando questo fatto, diventa abbastanza ovvio che un lavoro sia necessario per qualcuno: non dovrebbe esserci distinzione, in tal senso, tra un lavoro e un altro.
Canis canem edit
Tuttavia, durante questa crisi, sono anche state stabilite delle alternative per necessità. Mentre Masahiro Sakurai non approva il bagarinaggio che sta venendo perpetrato (anche nella sfera videoludica), la gente ha comunque bisogno di tirare avanti in qualche modo. Cane mangia cane, dunque, sebbene Sakurai sia categorico nel descrivere il bagarinaggio nel modo più lusinghiero possibile: definendolo un male necessario.
La gravità della situazione causata dal coronavirus va a toccare anche altre sfaccettature, che Masahiro Sakurai descrive con la medesima serietà. Il game designer non ci gira intorno: gli assembramenti vanno limitati quanto più rapidamente possibile. Ovviamente, lavorare per i beni di prima necessità va inevitabilmente a prevaricare il bisogno di stare a casa, ma cercare di distorcere la definizione di “prima necessità” porta solo ad assembramenti inutili, riportandoci tutti al punto di partenza.
D’altro canto, in Giappone, gli impiegati sono noti per andare a lavoro a qualunque costo; Masahiro Sakurai allude dunque alla figura del cosiddetto salaryman. Le alternative, nel loro caso, non sono sempre disponibili, ma Sakurai riconosce che questo sia un problema completamente separato che riguarda solo il Giappone.
In merito al proprio lavoro, Masahiro Sakurai non intende né definirlo indispensabile né tantomeno sminuirne l’importanza. Ovviamente, non si tratta di una necessità primaria, e il concetto di intrattenimento potrebbe essere il primo “bisogno” a venire meno in un tempo di crisi come quello che stiamo vivendo. Ciò detto, il suo impegno verso Super Smash Bros. Ultimate è definibile come un caso a parte.
Ciò che Sakurai aggiunge, sperando nel consenso del lettore, è che comunque i servizi di intrattenimento come internet, i programmi TV, e simili servizi di abbonamento (come Netflix, Disney+, Amazon Prime Video e simili, ndt) possono ricoprire un’importanza di rilievo per chi si ritrova costretto a non lasciare casa propria, specie durante questa crisi.
Shoo out the clowns
Al momento della stesura del suo articolo, Masahiro Sakurai nota che il famoso comico giapponese Ken Shimura è venuto a mancare. Potrebbe anche essere considerato la prima celebrità nipponica a cadere vittima del coronavirus. Forse, asserisce Sakurai, potrebbe essere stato questo il campanello d’allarme con cui la gente ha compreso appieno la gravità della situazione attuale.
Masahiro Sakurai ha dunque specificato che ci sono due cose che possiamo fare: evitare il contatto diretto con la gente e prendere precauzioni aggiuntive, come lavarci le mani più del solito. Avere una chiara visione della situazione attuale non è semplice, ma Sakurai vuole rassicurare i fan: “faremo del nostro meglio per restare al sicuro”.
La rubrica inoltre riporta il conteggio dei contagi da coronavirus in Giappone aggiornato al 30 di marzo: 1953 gli infetti, e 56 i deceduti. Il numero delle vittime, da allora, si è quasi triplicato (146), mentre il totale delle infezioni è salito a 8100. Masahiro Sakurai ha anche menzionato lo stato di emergenza dichiarato per sette delle prefetture giapponesi, compresa quella di Tokyo.
La parentesi videoludica (ironico parlare di parentesi, trattando di una rubrica di Famitsu per di più redatta da Masahiro Sakurai) mette in mostra ciò a cui sta giocando Sakurai in questo periodo – nella fattispecie parliamo di Animal Crossing: New Horizons e il titolo per PC Engine J.J. & Jeff.
Non è dato sapere quanto ancora ci vorrà per avere notizie di Super Smash Bros. Ultimate, ma finché Masahiro Sakurai starà bene potremo – come per qualunque cosa riguardi l’industria videoludica, e per estensione la ripresa dal coronavirus in toto – soltanto pazientare.