Animal Crossing: New Horizons dimostra di avere tante cose da fare man mano che si procede, e allo stesso modo si amplierà gradualmente anche la nostra guida. Dopo una prima, una seconda e una terza puntata, siamo passati a guide più brevi dedicate a singoli personaggi o argomenti. Nelle scorse sezioni abbiamo visto Gulliver, Castorino, Ivano, le canzoni di K. K. Slider, Sahara, Agostina e Filomena. Oggi ci dilungheremo parlando di chi, di dilungarsi, se ne intende: Blatero.
Potrebbe venire da pensare che stiamo un po’ “barando” visto che l’apertura del museo di Blatero è un argomento che già abbiamo toccato nelle nostre precedenti puntate, e infatti è così. Però tutto quello che abbiamo detto sull’enciclopedico gufo è stato sparpagliato qua e là nelle prime tre puntate della guida ad Animal Crossing: New Horizons, e abbiamo trovato più corretto parlare del museo nella sua interezza. Senza ulteriori indugi, andiamo dunque a cominciare!
Sono Blatero, e blatero (e, nel tempo libero, mi diverto a gufare)
Abbiamo già visto, nelle prime parti della guida, l’importanza dei fossili, degli insetti e dei pesci. Nonostante in Animal Crossing: New Horizons le Stelline non bastino davvero mai, però, è anche vero che quelli che andiamo a catturare con pazienza certosina (soprattutto le stramaledette tarantole…) non sono solo sacchetti di soldi tutti uguali; sono sacchetti di soldi diversi tra loro. E per catalogare la diversità della fauna e dei fossili, il “Pokédex” vivente è il loquace gufetto Blatero.
La sua funzione non è molto diversa da quanto abbiamo visto negli Animal Crossing passati: anche in New Horizons gestisce un museo, che oltre ad essere ampliato enormemente a livello visivo rimane più o meno lo stesso nelle sue categorie. Al di fuori dell’arte di Volpolo, che potrebbe o non potrebbe tornare nei futuri aggiornamenti, per il resto i reparti di pesci, fossili e insetti sono tuttora invariati. Questa è la premessa principale dietro al ruolo di Blatero… ma dov’è?
C’è bisogno di un professore, qui!
Blatero non sarà sull’isola di Animal Crossing: New Horizons già a inizio partita, ma fortunatamente è tra i primi (se non il primo) personaggi non giocanti che potrai far arrivare. Portando a Tom Nook cinque diverse specie tra insetti o pesci, il negoziante chiamerà Blatero al telefono per invitarlo a stabilirsi da te. Le canne da pesca e i retini, come avrai visto nelle nostre prime guide, a inizio gioco non mancano, ma per la pala avrai bisogno che arrivi Blatero.
Una volta che il sagace e capace rapace si appresterà a raggiungere l’isola, dovrai decidere dove piantare la sua tenda. Qualunque posto tu scelga sarà anche il posto dove sorgerà il museo, quindi pensaci con tutta la calma del mondo. Avere Blatero in New Horizons sarà indubbiamente un onore, ma sei solo all’inizio dell’opera: il museo, contrariamente a quanto avviene negli altri Animal Crossing, verrà costruito solo dopo aver fatto dell’altro. Preparati ad avere un dejà vù.
Superquack, con Piero Aquila
Blatero ti informerà di aver bisogno di cinque specie tra insetti, pesci o fossili. Per avere questi ultimi, però, avrai bisogno di una pala, ed è per questo che serve che arrivi il gufo per ottenere lo schema fai-da-te (chiamato “ricetta” nelle nostre prime guide) necessario a costruirne una. Una volta consegnato il materiale, Blatero ti dirà che i lavori stanno per avere inizio: potrà ancora esaminare i fossili, ma non potrai donarli finché il museo di Animal Crossing: New Horizons non sarà aperto.
Il museo in questione aprirà solo due giorni dopo l’inizio dei lavori: superata quest’attesa, la struttura di Blatero sarà pienamente operativa e pronta ad ospitare ogni tuo ritrovamento. Se dovessi avere dei dubbi in merito all’aver donato o meno una determinata specie, ti basterà aprire la sua pagina sull’enciclopedia del Nook Phone. L’annotazione “donazione” in basso a destra dovrebbe farti capire se hai a che fare con un esemplare già donato al museo o meno.
“Sul retro, un liceo…”
La sola utilità del museo è quella del collezionismo fine a sé stesso… o almeno così sembra. Se non vuoi spoiler, smetti di leggere ora. Se invece vuoi sapere a che serve completare il museo di Blatero, la risposta potrebbe motivarti come potrebbe non farlo. Per ogni galleria completata, otterrai lo schema fai-da-te per craftare la versione dorata dello strumento corrispondente; in altre parole, la variante “resistente”. Diremmo “indistruttibile”, se solo Animal Crossing: New Horizons non avesse cambiato un po’ le carte in tavola.
https://www.youtube.com/watch?v=I0XRiV5bkTQ
Prendendo spunto da The Legend Of Zelda: Breath of The Wild, gli strumenti di New Horizons tendono a rompersi un po’ più facilmente di quanto non facessero in passato. Negli Animal Crossing precedenti, gli strumenti dorati erano indistruttibili di default, ma in questo capitolo (in modo analogo alle armi rare di – di nuovo – Breath of The Wild) tutto ciò che cambia si limita alla frequenza con cui gli oggetti si rompono. Andiamo subito a capire quanto convenga aiutare Blatero.
Mida sui nervi
Per quanto riguarda le asce, quelle fragili si rompono dopo 40 utilizzi, quelle normali dopo 100 e quelle dorate dopo 200. Le asce sono l’unico strumento di Animal Crossing: New Horizons a non necessitare dell’aiuto di/a Blatero: per ottenerne lo schema, bisogna rompere 100 asce. La canna da pesca fragile cede dopo 10 catture, quelle normali dopo 30 e quella dorata dopo 90, e gli stessi numeri valgono per i retini. Per quanto infine riguarda la pala, le cifre sono le stesse delle asce.
Per non chiudere il tutto con una nota di disappunto, vediamo di finire questa puntata con qualcosa di utile: c’è un insetto segreto, ed è la pulce. Puoi trovarla addosso agli altri isolani, se li vedi in preda all’orticaria; un colpo di retino e sarà tua. Per altri aggiornamenti sull’imprevedibilmente magnetico microcosmo di Animal Crossing: New Horizons, l’appuntamento è per la prossima puntata… e chissà di chi parleremo, la prossima volta!