Non molto tempo fa, abbiamo riportato la storia del bot con cui i bagarini stanno facendo il bello e il cattivo tempo con le scorte di Nintendo Switch, almeno – e per nostra fortuna – perlopiù in America. Per farla breve, si tratta di un bot che notifica automaticamente i suoi utenti quando una console è disponibile online presso specifici retailer statunitensi (come Walmart o Best Buy) per poi completare in modo altrettando automatico l’ordine.
“So’ ragazzi”
Il creatore del bot, a suo tempo, dichiarò di averlo creato per scherzo, per poi capire in fretta quanto potente fosse lo strumento open-source. Ora, il Washington Post ha redatto la sua versione della storia di questo adolescente. Infatti è saltato fuori che il salvatore dei bagarini ha solo sedici anni, e in seguito all’articolo originale ha ricevuto le più svariate critiche. Nonostante tutto, però, il ragazzo difende comunque la sua creazione.
“Alcuni mi hanno definito un bagarino. In realtà si tratta solo di domanda e offerta.”
“Ogni scarrafone…”
Citare Pino Daniele ci sembra inevitabile, di fronte alle dichiarazioni rilasciate dalla madre del creatore del bot. La donna ha infatti minimizzato i problemi causati da ciò che ha ideato il figlio, riconoscendo solo che ci siano delle “lamentele valide”. Per il resto, sono stati evidenziati i molti “messaggi pieni di rabbia”, riconoscendo al contempo il problema rappresentato dai bagarini di Nintendo Switch.
“Non era pronto a come si è evoluta la vicenda. Lo hanno incolpato per aver causato l’acquisto in massa di Nintendo Switch. Ha ricevuto messaggi pieni di rabbia, richieste per interviste – e qualcuno ha pure cercato di rubare il suo codice spacciandolo per proprio. Mio marito ed io lo abbiamo aiutato a capire che alcune delle lamentele sono valide. Le sue azioni hanno avuto delle conseguenze a cui non ha pensato, certo. In alcuni casi, si può alterare il bot per prendere carta igienica. Il fatto che ci siano bagarini pronti a rivendere merce a prezzo maggiorato è vero.”
Il lato positivo in tutto questo è che il bot è stato approvato da altri programmatori, compreso un impiegato di Google. Stando alla madre, la cosa lo ha motivato al punto tale da puntare a una formazione di stampo informatico all’università.
“Sono molto entusiasta che un programmatore di Google abbia condiviso il suo bot su GitBook. Ciò lo ha motivato a studiare informatica più di quanto potesse farlo qualsiasi corso.”
Come abbiamo notato in precedenza, la domanda per Nintendo Switch è aumentata sin da quando il coronavirus è stato definito una pandemia su scala globale dall’organizzazione mondiale della sanità. L’aumento dei prezzi online è anche dovuto alla chiusura delle fabbriche dove le console vengono assemblate. Nintendo si è scusata pubblicamente per la carenza di scorte di recente, promettendone altre al più presto; se l’arrivo improvviso di nuove console dovesse causare una brutta sorpresa ai bagarini che stanno sfruttando il bot per acquistare automaticamente ogni scorta, poi, sarà il tempo a dircelo.