Ci sono saghe videoludiche che riescono a resistere per molti anni anche solo grazie alla loro atmosfera e alla storia che raccontano in ogni capitolo. Una di queste saghe è sicuramente Gears of War, che seppur ha un gameplay alla base davvero ottimo, quello che più spinge i fan a giocarlo è senz’altro la sua storia che viene raccontata con piglio cinematografico. Da poco è uscito il quinto capitolo della saga che si è rivelato essere un ottimo prodotto, che offre al videogiocatore un pacchetto completo tra multiplayer e singleplayer.
Quello di cui parleremo oggi però non è un classico capitolo della saga, perché seppur contiene la parola Gears nel titolo, possiede un gameplay totalmente diverso da tutti gli altri capitoli. Parliamo di Gears Tactics, un gioco sviluppato da Splash Damage e The Coalition, che punterà a farci vivere le stesse emozioni della saga principale ma con un gameplay alla XCOM. Sarà riuscito nell’impresa? Continua a leggere la recensione e lo scoprirai!
Una delle storie migliori della saga di Gears
Molte persone potrebbero immaginare che un gioco con un gameplay alla XCOM potrebbe risparmiare sulla storia, ma soprattutto su delle cinematiche ben realizzate per favorire semplicemente il gameplay. Ti farà piacere sapere invece che Gears Tactics ha imbastito una trama tra le più interessanti di tutta la saga di Gears, costellata da delle cinematiche realizzate in maniera spettacolare. Quello che stupisce molto di Gears Tactics è proprio la cura con cui è stata gestita la trama del gioco, andando quindi ad aumentare davvero molto l’immersione del giocatore all’interno della vicenda grazie alle moltissime cinematiche proposte durante la campagna.
Il protagonista della storia è Gabe Diaz, il padre di Kate (il personaggio che abbiamo conosciuto negli ultimi due capitoli) che dovrà occuparsi di una missione parecchio difficile volta ad uccidere una pericolosissima locusta chiamata Ukkon. La storia risulta essere leggermente meno interessante nelle prime battute di gioco, ma pian piano che la trama avanza diventa molto più intrigante. Sono presenti anche diversi colpi di scena all’interno della campagna, anche se piuttosto telefonati in alcuni casi. La storia rimane comunque adatta soprattutto ai fan di vecchia data, dato che riprende anche i soliti stereotipi della saga di Gears.
Si tratta quindi di una trama che riesce ad essere interessante, ma che non risulta troppo profonda. La cosa che però appunto sorprende di più è la cura delle cinematiche, che difficilmente troverai in maniera tanto maniacale negli altri titoli della categoria di Gears Tactics. Ovviamente oltre alla trama quello che vi terrà incollati allo schermo è anche il carisma dei personaggi, anche se come ogni Gears risultano parecchio stereotipati.
Un gameplay che non osa troppo
Ora però parliamo del gameplay di Gears Tactics, anche se in teoria ci sarebbe ben poco da dire al riguardo. Il titolo sfrutta infatti praticamente gli stessi meccanismi adottati dalla saga di XCOM, anche se in effetti qualche cambiamento rispetto alla formula generale è stato apportato. Comunque tutti i fan dei giochi strategici in tempo reale, si troveranno subito a casa con l’interfaccia generale di Gears Tactics. Il titolo invero risulta davvero semplice da apprendere, anche per chi normalmente non gioca a questo genere in particolare.
Il gioco quindi ha un gameplay realmente solido grazie alle numerose meccaniche ereditate da XCOM, però c’è un fattore che differisce molto dagli altri titoli simili. In Gears Tactics si avrà veramente a che fare quasi sempre con molti nemici, quindi capiterà quasi sempre di trovarsi in inferiorità numerica rispetto alle locuste. Negli altri strategici in tempo reale gli scontri sono sempre contro dei nemici quasi alla pari dei soldati che comandi in termini di forza e abilità, mentre in Gears Tactics non è assolutamente così.
Nel titolo in realtà potremo portare al massimo 4 personaggi in missione, ogni soldato è forte diverse volte di più di una singola locusta per cui capiterà molto spesso di ucciderle con massimo due colpi (tranne ovviamente qualche nemico più tosto).
Comunque anche se non ci sono cambiamenti sostanziali alla formula di gioco, il gameplay rimane comunque davvero soddisfacente anche grazie all’incredibile grafica offerta dal titolo. Sicuramente si poteva osare di più in termini di meccaniche, però il gioco rimane comunque godibilissimo anche da chi ha già giocato più volte titoli simili. Insomma sterminare le locuste sarà sicuramente un piacere sia per i neofiti che per i veterani!
Personalizzazione dei soldati e alcuni problemi
Gears Tactics come ogni strategico che si rispetti propone un sistema di personalizzazione dei propri soldati, che risulta essere ben fatto e che garantisce una buona varietà per poter creare quello che si desidera. In totale in Gears Tactics son presenti cinque classi tra cui poter scegliere e ognuna di esse possiede uno skill tree, che permette molteplici tipi di personalizzazione anche grazie alle tante abilità presenti. Ovviamente la personalizzazione riguarda anche la parte estetica del personaggio, potremo scegliere difatti tra diverse armature e armi per rendere unico il nostro soldato.
Purtroppo però quello in cui Gears Tactics fallisce è la gestione delle missioni ed è un problema anche piuttosto grave. All’interno del gioco ci troveremo a dover affrontare gli incarichi primari (che risultano essere tutti alquanto ben fatti) e quelli secondari. Quest’ultimi risultano essere solo di 3 tipi praticamente e quindi molto presto diventeranno piuttosto ripetitivi. Il problema risiede nel fatto che gli incarichi secondari sono praticamente obbligatori tra una missione principale e un’altra, fattore che andrà molte volte a smorzarti l’entusiasmo durante la campagna di Gears Tactics.
Questa scelta potrebbe essere stata attuata dagli sviluppatori per aumentare la longevità del titolo, (che si attesta sulle 25 ore) una mossa però che riteniamo molto discutibile perché aumenta semplicemente la frustrazione del giocatore che si troverà costretto a compiere questi incarichi per procedere nella storia. Un altro problema della produzione è sicuramente la gestione dei salvataggi. Purtroppo durante la campagna potrai affidarti solo ai checkpoint forniti dal gioco, dato che i salvataggi manuali non sono presenti. Una mancanza davvero inspiegabile e che potrebbe causare più di qualche problema in diverse situazioni al giocatore.
Un lato tecnico meraviglioso
Ora arriviamo al punto forte di Gears Tactics ovvero il suo lato tecnico, che è assolutamente sbalorditivo. Come abbiamo accennato prima Gears Tactics propone delle cinematiche davvero bellissime e che in molte occasioni sapranno lasciarti a bocca aperta. Il gioco è davvero bello da vedere però anche nelle normali sezioni di gameplay, pure quando la visuale riprende il campo di battaglia dall’alto. La qualità generale è davvero molto alta e non capiterà mai di vedere per esempio delle texture in bassa risoluzione.
Oltretutto durante determinate azioni, la telecamera si sposterà andando alle spalle dei soldati per mettere in risalto una particolare azione, andando a mostrare ancora di più la bellezza grafica del titolo. Come molti ormai sanno, uno dei punti a favore della saga di Gears sono gli smembramenti delle locuste (il buon caro lancer farà il suo dovere pure in questo spin-off) e anche su Gears Tactics c’è da rifarsi gli occhi pure da questo punto di vista. Nel titolo è anche presente una buona dose di distruttibilità dell’ambiente, che non farà altro che aumentare ancora di più l’immersione all’interno del gioco (i danni creati dalle granate sono qualcosa di fantastico da osservare).
Ovviamente non solo la grafica è strepitosa, ma pure l’art design delle mappe è davvero da bava alla bocca. Insomma se sei un appassionato della saga di Gears, preparati a riprovare tutte le sensazioni che solo questa ambientazione riesce a dare, pure in Gears Tactics. Comunque il titolo è piuttosto scalabile tecnicamente parlando, quindi anche chi non possiede un computer all’avanguardia riuscirà comunque in qualche modo ad apprezzare il gioco. Insomma Gears Tactics è davvero uno spettacolo per gli occhi e difficilmente saprà deluderti dal punto di vista tecnico.
Conclusioni
Per concludere Gears Tactics è un titolo davvero ben confezionato, che non osa troppo in termini di gameplay, ma che possiede un comparto tecnico davvero sublime. Purtroppo i problemi ci sono e sono anche piuttosto gravi, ma la cosa che fa al tempo stesso arrabbiare è che sono degli errori piuttosto semplici da riparare. Se per esempio nel futuro arrivasse una patch che aggiungesse il salvataggio manuale e la possibilità di continuare la campagna saltando degli incarichi secondari, il gioco diventerebbe estremamente più godibile.
Per il momento i problemi maggiori sono questi, che però non rovinano una produzione davvero ottima e che sicuramente saprà soddisfare sia i fan degli strategici in tempo reale che i videogiocatori che si approcciano a questo genere per la prima volta. Il titolo è ovviamente consigliato anche ai fan della saga di Gears, dato che troveranno ad attenderli la stessa fantastica ambientazione e una storia che risulta essere una delle più belle dell’intera saga. Oltretutto c’è un modo davvero comodo per provare il gioco e vedere se fa al caso proprio.
Per chi non lo sapesse infatti Gears Tactics è già presente all’interno del PC Game Pass proposto da Microsoft e quindi risulta abbastanza semplice poter giocare il titolo senza andare ad acquistarlo. Gears Tactics è anche molto scalabile in termini tecnici, quindi non disperare anche se hai un computer piuttosto vecchio (anche se ovviamente non ti godrai completamente la spettacolarità grafica del gioco). Insomma Gears Tactics merita davvero di essere provato e se hai un computer comincia a tirare fuori il fucile lancer, perché è giunto il momento di sbudellare quelle sporche locuste!