Come sicuramente saprai se possiedi Nintendo Switch, la console ibrida è dalla sua nascita terreno fertile per gli indie.
Centinaia di titoli indipendenti di tutti i generi sono presenti nello store a nostra disposizione, di qualunque genere e qualità; nulla di strano quindi che studi come Plug In Games decidano di creare dei veri e propri bundle con titoli che ritengono meritevoli, accomunati da un medesimo genere, con lo scopo di far risparmiare i giocatori.
Dopo i bundle dedicati a JRPG e sparatutto ecco che viene reso disponibile questo Indie Gems Bundle – Nonograms Edition che, come anticipato dal nome, mette insieme due puzzle game del tipo picross (o nonogrammi per l’appunto): PictoQuest e Piczl
Un nonogramma è un particolare tipo di puzzle matematico, che a prima vista può ricordare il sudoku; è infatti presente una griglia da completare, ma anziché riempire le caselle con dei numeri, dovremo semplicemente segnare quali slot saranno vuoi e quali pieni, secondo le istruzioni numeriche riportate sulla cornice esterna.
Può risultare complesso da capire a primo impatto ma, una volta assorbite le dinamiche, diventa semplice e divertente.
Essendo i due titoli del bundle accomunati solamente dal genere, esaminiamoli uno per volta.
PictoQuest, il GDR di Picross
PictoQuest è il debutto di NanoPiko Games e, come lascia intendere il nome, si tratta di un GDR a tema Picross. Memori dei loro coloratissimi lavori precedenti, gli sviluppatori hanno preso lo stile cartoonesco che li contraddistingue, mescolandolo con elementi GDR e applicando il tutto ai nonogrammi.
Il risultato finale è nel complesso semplice, ma arricchito da una presentazione godibile e un sistema di combattimento unico nel suo genere.
Il gioco scorre senza intoppi, dal momento che l’unica attività richiestaci è quella di risolvere i puzzle, riempiendo le caselle che riteniamo più opportune e segnando le altre con una x.
A tenere uniti i vari rompicapo c’è un accenno di storia, in cui il malvagio Moonface trasforma parti del mondo in puzzle. Scegliendo uno tra i due possibili protagonisti intraprenderemo un viaggio all’interno della mappa attraversando diverse aree, tutte contraddistinte da una propria grafica e musica, con lo scopo di risolvere tutti i puzzle.
I puzzle costituiscono il fulcro dei combattimenti: ogni colonna risolta correttamente corrisponde ad un attacco inferto al nemico. A complicare un minimo le cose, ci viene richiesto un approccio strategico durante i combattimenti con più nemici. Dovremo infatti scegliere chi attaccare, evitando che possano riempire la loro barra degli attacchie rendendoli quindi inoffensivi.
A parte l’utilizzo di alcuni oggetti, gli elementi GDR vengono lasciati deliberatamente sullo sfondo, il che è normale data la natura del gioco.
In definitive PictoQuest pur non avendo la stessa complessità di altri titoli simili, riesce ad attrarre il giocatore grazie alla sua semplicità, ad una presentazione gradevole e all’intelligenza con cui viene trattata la componente GDR.
Considerato che l’obiettivo è quello di dare al giocatore un puzzle game rilassante, non potremmo chiedere altro.
Piczle Cross Adventure
Anche Score Studios prova ad unire una storia al concatenarsi dei nonogrammi. Nello specifico, ci troviamo davanti ad un seguito di quel Piczle Lines DX uscito qualche anno fa, i cui eventi si svolgono nello stesso mondo di gioco.
Anche i protagonisti di questo titolo sono Gig, Score-chan e il Professor Matrix, che si trovano ad affrontare under_Score, che ha deciso di pixellare tutto il pianeta, facendo scomparire oggetti e colori.
Nonostante il titolo Piczle derivi dalle due parole Picture e Puzzle, in questo secondo capitolo dovremo procedere risolvendo gli ormai noti nonogrammi, che celano al loro interno tutti gli oggetti vittima del trattamento di under_Score.
Anche in questo caso, come in PictoQuest, dovremo attraversare una mappa; in questo caso i puzzle presenti sono più di 300 e man mano che avanzeremo ci misureremo con rompicapi di dimensioni sempre crescenti, con conseguente aumento della difficoltà.
Per risolvere i vari nonogrammi dovremo talvolta riflettere attentamente, rompendo anche gli schemi e sfruttando qualche stratagemma imparato sul campo; talvolta può capitare che qualche oggetto entri nell’inventario e si renda utile per il prosieguo dell’avventura.
Gli elementi da RPG restano anche in questo caso in secondo piano, esiste tuttavia la possibilità di raccogliere punti XP che ci fanno salire di livello. Questo processo è essenziale per risolvere quei nonogrammi che per la soluzione richiederanno un determinato livello.
Tra i numerosi puzzle, capaci di tenerci incollati allo schermo per ore, ci sono alcuni particolari puzzle che vanno risolti per settori, secondo quanto visto in precedenza in Picross.
Unico difetto, in un gioco che scorre liscio grazie alla sua semplicità, è l’impossibilità di arrestare il timer di gioco: ogni nonogramma va risolto entro un tempo limite di un’ora, quindi lasciare la console in stand-by equivarrebbe al game over.
Sono inoltre presenti degli aiuti che, seppur ci impediranno di completare il gioco al 100%, fanno si che qualunque giocatore possa venire a capo degli enigmi, anche più complessi.