Hai mai sognato di vivere in prima persona le avventure di Sam di Death Stranding?
Noi no, però oggi è il tuo giorno fortunato perché un’azienda di consegne cinese ha cominciato a testare un prototipo di esoscheletro che permette ai propri corrieri di portare molti più pacchi del normale senza andare a nuocere alla salute dell’impiegato. L’azienda in questione è la Ele.me ed è specializzata in consegne a domicilio.
Il prototipo dell’esoscheletro è prodotto dalla ULS Robotics che è un’azienda specializzata nella creazione di supporti robotici che servono ad aiutare nel sollevamento di carichi pesanti.
Queste informazioni sono arrivate noi tramite un tweet di Sixth Zone che mostra un corriere mentre porta più di 50kg di pacchi impilati sulla schiena senza alcuna fatica.
Straight out of a video game: China’s ubiquitous food-delivery app https://t.co/O6kOT9RrJG caught the Chinese internet’s attention this week after testing a powered exoskeleton for its couriers. The exoskeleton endows the wearer with the strength to carry up to 50 kg with ease. pic.twitter.com/4elmxRhLDU
— Sixth Tone (@SixthTone) April 30, 2020
Death Stranding: è solo un gioco?
L’opera di Kojima è stata sicuramente una delle più discusse degli ultimi tempi già a partire dai trailer di gioco che erano solo un pezzo del puzzle che ha composto il marketing a dir poco criptico del gioco.
Nelle ultime settimane abbiamo visto che Acronym, una nota azienda di design aveva prodotto una giacca a tema Death Stranding ma mai avremmo pensato che sarebbe stato prodotto un prototipo di esoscheletro e che venisse poi introdotto nel mondo del lavoro.
Questo ci fa capire quanto un gioco, bello o brutto che sia, possa spesso incidere sulla società in cui tutti viviamo e quanto spesso delle idee che sembrano semplicemente parte di un gameplay di pura fantasia possano poi essere trasposte nel mondo reale ed aiutare diverse persone. Se vuoi seguire altri approfondimenti sull’opera di Kojima ti consiglio di passare dal nostro sito.