Hai giocato l’ultimo Final Fantasy e hai scoperto solo adesso il magico mondo dei JRPG? Eri già un appassionato di questa saga e cerchi costantemente nuovi titoli con cui mettere alla prova le tue capacità e occupare il tuo tempo con dosi enormi di farming? Sei un vecchio appassionato di JRPG, ma vuoi essere sicuro di non esserti lasciato sfuggire nulla? Ho creato questa rubrica proprio per te. In essa, ogni settimana, presenterò una lista di una serie di JRPG diversi. Non ne credevi ne esistessero così tanti? Preparati a restare stupito.
Prima di iniziare con la nostra lista, definiamo alcune regole entro cui muoverci. Con l’eccezione di Final Fantasy e The Legend of Zelda, indubbiamente i jrpg più famosi in assoluto, non escluderò nessuna saga (della prima, per altro, trovi molte informazioni nel mio Final Fantasy Compendium). Questa affermazione rende evidente, inoltre, che prenderemo in esame qualsiasi tipo di JRPG, anche i sottogeneri dei tactical jrpg, action jrpg e così via. Non entreremo troppo nel dettaglio di ogni singolo gioco, anche perché alcune saghe sono davvero immense, ma ci limiteremo a fornire un titolo, una breve descrizione e, soprattutto, come giocarlo. Non saranno inoltre presi in considerazioni le eventuali aggiunte su altri media come fumetti, serie animate e così via. Ultima cosa, ma non per questo meno importante: mi occuperò solo di serie di jrpg e non di gdr occidentali.
Concludo l’introduzione dicendo che, se vuoi consigliarmi una serie, non hai che da scriverla in uno dei commenti. Mi occuperò di prenderla in esame prima delle altre. Detto questo, iniziamo e quale miglior punto di principio se non la saga di Dragon Quest?
Che Cosa è Dragon Quest?
Per molto, molto tempo Dragon Quest è stato il principale rivale di Final Fantasy ed è ancora oggi riconosciuto come una delle tre saghe jrpg più longeve e importanti di sempre. Il suo debutto avvenne nel 1986 a opera di Enix, la casa di sviluppo che poi, unendosi con la Squaresoft, ha creato Square Enix. Esatto, attualmente Final Fantasy e Dragon Quest vivono sotto lo stesso tetto. Nonostante Dragon Quest sia meno famoso in occidente rispetto al suo rivale, ha comunque generato un totale di 11 giochi principali, più svariate serie di spin-off videoludici, manga (L’Emblema di Roto), serie anime (Dai La Grande Avventura) e così via.
Qualche curiosità:
Nonostante al giorno d’oggi Dragon Quest sia riconosciuto come il più classico e nipponico dei jrpg moderni, in realtà questo venne creato unendo elementi tipici dei videogiochi nipponici con altri derivati da serie occidentali come Wizardry o Ultima.
Il team di sviluppo dietro i titoli della serie principale non è praticamente mai cambiato dal 1980 a oggi. Il game designer è sempre Yuji Horii, il character designer Akira Toriyama (si, proprio lui) e il compositore è ancora Koichi Sugiyama.
In Nord America, fino al 2005, la serie era conosciuta come Dragon Warrior per evitare problemi con un gdr da tavolo che portava il titolo Dragon Quest.
La serie, soprattutto nei suoi primi capitoli, aveva una marea di temi religiosi buttati nel mezzo che sono stati pesantemente censurati praticamente ovunque fuori dal Giappone.
Serie Originale
Poiché la saga di giochi appartenente al mondo di Dragon Quest è davvero vastissima, ho deciso di dividere il tutto in vari gruppi, separando la serie originale dalle varie serie di spin-off. Questo non avverrà sempre per ogni articolo di questa rubrica, ma è un metodo che utilizzerò per rendere più “leggeri” gli elenchi più grossi.
Dragon Quest (1986)
Il primo famosissimo gioco della serie, prodotto per il Nintendo e poi riconvertito per una valanga di altre console e piattaforme diverse (MSX, PC-9801, Super Nintendo, Game Boy Color, Wii, Nintendo 3DS, PlayStaion 4, sistemi mobile e Nintendo Switch). In esso andremo a vestire i panni di un eroe che deve salvare il Regno di Alefgard e recuperare la principessa rapita dal malvagio Re Drago. Cosa curiosa, il primo Dragon Quest è diventato il secondo capitolo di una trilogia (la trilogia di Edrick o Roto) ed è il capitolo che viene citato più spesso dai vari manga/anime.
Come giocarlo: la versione più recente è disponibile sugli shop online Nintendo 3DS, PlayStation 4 e Nintendo Switch quindi se hai questa console puoi acquistarla senza problemi
Dragon Quest II (1987)
Il seguito del primo gioco, non prosegue la storia, ma ne espande il mondo di gioco ed è considerato il terzo capitolo della trilogia di Edrick/Roto. 100 anni dopo le vicende del primo gioco, andremo a guidare il principe di Midenhall ed i suoi due cugini, tre discendenti del legendario Roto, che dovranno fermare il malvagio mago Hargon che ha già attaccato e distrutto il Castello di Moonbrooke (che apparteneva alla cugina femmina). E’ considerato il capitolo più difficile di tutta la serie e, come il primo, è uscito prima per Nintendo (con il sottotitolo Pantheon of Evil Spirits) e poi per una marea di console diverse, ovvero MSX2, Super Nintendo, Game Boy Color, sistemi Mobile, Wii, Nintendo 3DS, PlayStation 4 e Nintendo Switch.
Come giocarlo: vale quanto detto per il predecessore
Dragon Quest III (1988)
Il terzo gioco è un prequel dei primi due e stavolta interpreteremo l’originale Erdrick/Roto della leggenda che viene incaricato di sconfiggere l’arcidemone Baramos radunando un gruppo di compagni eroici. In Giappone ha il sottitolo And Thus Into Legend… mentre internazionalmente questo è Seeds of Salvation. Anche questo uscì per Nintendo per poi venire convertito su Super Nintendo, Game Boy Color, sistemi mobile, Nintendo 3DS, PlayStation 4 e Nintendo Switch.
Come giocarlo: indovina? Esatto, vale quanto detto sopra.
Dragon Quest IV (1990)
Il quarto gioco è il primo capitolo della Zenithian Trilogy, uscì per Nintendo e ha anche lui due sottotitoli: The Guided Ones in Giappone e The Chapters of the Chosen in Europa. Ha una struttura molto particolare visto che era diviso in cinque capitoli, i primi quattro seguono i futuri compagni dell’eroe mentre l’ultimo si concentra su quest’ultimo. Non ha ricevuto la stessa attenzione degli altri e può contare solo su un remake per PlayStation (con un ultimo capitolo aggiuntivo) ed un altro remake per Nintendo DS. Quest’ultimo è stato convertito anche per sistemi mobile.
Come giocarlo: la ricerca è più difficile, ma la versione per Nintendo DS si dovrebbe trovare facilmente. Altrimenti rimane sempre la soluzione mobile.
Dragon Quest V (1992)
Il primo Dragon Quest uscito per Super Nintendo ed il secondo della Zenithian Trilogy ha anche il triste primato di essere stato il primo a non uscire dai confini nipponici a causa delle scarse vendite in Nord America dei primi quattro titoli. Per questo mantiene sempre il solito sottotitolo, ovvero The Hand of the Heavenly Bride. Anche questo ha una storia molto particolare visto che si espande su 30 anni della vita del protagonista, dalla sua infanzia fino al momento in cui mette su famiglia. E’ inoltre il primo in cui si può fare amicizia con i mostri per allargare il proprio party. Ha ottenuto un remake per PlayStation 2 (solo in Giappone) e successivamente per Nintendo DS (finalmente in tutto il mondo). Quest’ultima versione è stata anche convertita per i sistemi mobile.
Come giocarlo: vale quanto scritto nel paragrafo precedente.
Dragon Quest VI (1995)
Il sesto gioco della saga, conosciuto come Land of Illusion in Giappone e Realms of Revelation in Europa, è l’ultimo uscito per Super Nintendo e il terzo capitolo della Zenithian Trilogy. La storia segue sempre l’eroe ed i suoi compagni che però, stavolta, soffrono di una pesante forma di amnesia e non ricordano praticamente più nulla. Impareranno presto che esiste un mondo fatto con i sogni delle persone e che un potente male sta cercando di conquistarli entrambi. Anche questo non ha mai superato i confini nipponici fino a quando non è uscito un remake per Nintendo DS che è stato poi convertito per i sistemi mobile.
Come giocarlo: si, anche qui vale quanto scritto sopra
Dragon Quest VII (2000)
Conosciuto come Warriors of Eden in Giappone e come Fragments of the Forgotten Past in Europa, il settimo gioco della serie è l’unico uscito per PlayStation ed ebbe un successo talmente grande da convincere la Enix a commercializzarlo nuovamente in Nord America. E’ anche quindi l’ultimo Dragon Quest a essere chiamato Dragon Warrior in questa regione e l’ultimo distribuito da Enix (che nel 2003 si fonderà con Squaresoft). La storia segue il solito eroe ed i suoi amici mentre cercano di scoprire i segreti delle isole misteriose che circondano la loro casa di Estard. Ha ricevuto un remake per Nintendo 3DS convertito poi per sistemi mobile.
Come giocarlo: la versione per Nintendo 3DS si trova facilmente
Dragon Quest VIII (2004)
Per noi europei, l’ottavo capitolo è probabilmente il più famoso di tutti visto che fu il primo a uscire in Europa, perdendo il numero e ottenendo il sottotitolo The Journey of the Cursed King (una versione contratta dell’originale The Sky, The Ocean, The Earth and the Cursed Princess). E’ anche l’unico uscito per PlayStation 2, il primo a uscire in Nord America sotto il titolo effettivo di Dragon Quest ed il primo a usare una grafica 3D in cel shading. La storia segue le vicende del solito gruppo che si oppongono ai piani del malvagio Dholmagus che ha maledetto il regno e la gente di Trodain. E’ stato convertito anche per i sistemi mobile e successivamente ha ricevuto un remake per Nintendo 3DS.
Come giocarlo: ancora una volta consiglio la versione per Nintendo 3DS
Dragon Quest IX (2009)
Il nono capitolo, da sottotitolo Sentinels of the Starry Skies, è il primo a uscire direttamente per Nintendo DS ed il primo a presentare dei mostri che appaiono direttamente nelle mappe invece dei soliti incontri casuali. Il gioco venne sviluppato per essere il più difficile della serie, ma rimane ampiamente dietro il secondo. E’ inoltre il primo a introdurre la possibilità di giocare con altri giocatori tramite le connessioni wi-fi.
Come giocarlo: non ha ricevuto nessun remake e quindi devi recuperare l’originale per Nintendo DS
Dragon Quest X (2012)
Uscito inizialmente per Wii, il decimo capitolo della serie principale è il primo ad essere un vero e proprio MMORPG (in puro stile Final Fantasy XI) ed il primo a essere sviluppato interamente da Square Enix (che fino a quel momento si appoggiava a studi esterni). Ha ricevuto ben cinque espansioni/aggiornamenti, ognuno dotato del suo sottotitolo personale, prima che la storia fosse considerata conclusa (almeno per ora). La brutta notizia? Non è mai uscito dal mercato nipponico. Non ho mai capito perché.
Come giocarlo: a meno che non si abbia un modo per accedere ai server nipponici, non si può
Dragon Quest XI (2017)
Il gioco più recente della saga principale, dal sottotitolo Echoes of an Elusive Age, è ancora oggi considerato il migliore di sempre di tutta la serie, nonostante non siano mancate le critiche per la mancanza di innovazioni e per il gameplay estremamente tradizionale (una critica che potremmo estendere a tutta la saga in realtà). Uscito inizialmente per PlayStation 4 e Steam, in Giappone ne esiste anche una versione per Nintendo 3DS. L’anno scorso ne è uscita una versione espansa per Nintendo Switch dal titolo Dragon Questi XI S.
Come giocarlo: è un gioco recente quindi lo trovi facilmente sui vari shop online
Serie Spin-Off
In questo secondo gruppo di giochi ho cercato di riassumere tutti gli spin-off di Dragon Quest che hanno effettivamente generato una serie a sé stante.
Dragon Warrior Monsters (1998-2001)
I primi due giochi di cui parliamo sono in realtà i primi due capitoli di un’altra serie spin-off che vedremo tra poco. Infatti Dragon Warrior Monsters 1 e 2 in Giappone si chiamavano Dragon Quest Monsters: Terry’s Wonderland e Dragon Quest Monsters 2: Wonderland Key to Malta. Usciti per Game Boy Color, il primo dei due è un vero e proprio prequel di Dragon Quest VI. La serie riprende e punta tutto sulle meccaniche “cattura mostri” rese famose da Dragon Quest V creando praticamente un incrocio tra Dragon Quest e Pokemon. I due giochi sono stati ridistribuiti insieme su PlayStation e su sistemi mobile prime di ricevere un completo remake 3D per Nintendo 3DS sotto i titoli di Dragon Quest Monsters: Terry’s Wonderland 3D e Dragon Quest Monsters 2: Iru and Luca’s Marvelous Mysterious Key.
Come giocarli: consiglio di recuperare le due versioni per Nintendo 3DS visto che sono sicuramente le più facili da trovare
Slime MoriMori Dragon Quest (2003-2011)
Come Final Fantasy ha i Chocobo e i Moggle, anche Dragon Quest ha la propria mascotte, ovvero i verdi slime. Mostri comparsi nel primo capitolo e onnipresente in qualsiasi materiale del gioco. Nel 2003 questi hanno infine ottenuto una propria serie di giochi, uno per ogni console portatile Nintendo recente (Game Boy Advance, Nintendo DS e Nintendo 3DS). Stranamente solo il secondo è stato portato in occidente con il titolo di Dragon Quest Heroes: Rocket Slime. I titoli originali sono: Tails Brigade, Tails Brigade and the Giant Tank e Tails Brigade and the Great Pirate Ship. Il gameplay è quello di un gioco d’avventura dalla grafica isometrica con alcuni piccoli elementi dei gdr.
Come giocarli: l’unico modo è recuperare le versioni originali
Dragon Quest Monsters (2003-2014)
La serie di Dragon Quest Monsters conta in realtà altri sei giochi. I primi tre li ho messi in questo sezione perché effettivamente sono titoli singoli. Il primo è Caravan Heart, uscito per Game Boy Advance e legato a Dragon Quest VII. Gli altri due sono Wanted! e Super Light usciti per sistemi mobile nel 2010 e nel 2014. Purtroppo nessuno di questi tre giochi è uscito dai confini giapponesi.
Come giocarli: purtroppo non si può
Dragon Quest Monsters: Joker (2006-2016)
Gli ultimi tre giochi della serie Dragon Quest Monsters fanno parte della sottosaga Joker e formano una propria trilogia. I primi due sono usciti per Nintendo DS mentre il terzo è uscito per Nintendo 3DS. Per qualche strano motivo solo i primi due sono stati commercializzati a livello internazionale mentre il terzo è rimasto esclusiva del Giappone. Del secondo esiste anche una versione espansa, Dragon Quest Monsters: Joker 2 Professional, anche questa mai uscita dal mercato nipponico.
Come giocarli: l’unico modo è recuperare le versioni originali, cosa abbastanza difficile per Joker 3
Dragon Quest: Monster Battle Road (2007-2016)
Parlando di strani crossover bizzarri, Monster Battle Road è una serie di videogiochi arcade (che ovviamente non sono mai usciti dal territorio nipponico) in cui i giocatori devono collezionare carte reali con sopra stampati dei mostri del mondo di Dragon Quest. Inserendo le carte nei cabinati si possono quindi evocare le creature per combattere varie battaglie.
Come giocarli: beh, devi vivere in Giappone
Dragon Quest Heroes (2015-2016)
Questa coppia di giochi decisamente recenti sono stati sviluppati da Omega Force e sono praticamente un incrocio tra Draon Quest e Dynasty Warriors (l’IP principale di Omega Force, non a caso). In pratica sono hack’n’slash dal ritmo frenetico e pressante dove dovremo sterminare orde e orde di nemici per raggiungere boss e obiettivi. E’ uno di quei generi pesantemente criticato, ma che ha una propria buona dose di fan. Entrambi sono disponibili su PlayStation 3, PlayStation 4, Steam e Nintendo Switch mentre solo il secondo è disponibile per PlayStation VITA.
Come giocarli: fermo restando che se non sei un fan del genere, difficilmente li apprezzerai, sono giochi recenti e si trovano molto facilmente
Dragon Quest Builders (2016-2018)
Continuando la serie degli strani incroci, ecco Dragon Quest che incontra Minecraft. Nel primo Builders andremo ad interpretare il misterioso e onnipotente Costruttore che avrà il compito di ricostruire il regno di Alefgard (quello del primo gioco) dopo che è stato distrutto. Il secondo, in modo simile, è legato a Dragon Quest 2. Entrambi sono disponibile per PlayStation 4 e Nintendo Switch mentre su PlayStation 3 e PlayStation VITA c’é solo il primo e su Steam c’é solo il secondo.
Come giocarli: anche questi qui sono giochi abbastanza recenti quindi si trovano facilmente
Spin-Off Singoli
Nel terzo e ultimo gruppo ho infine inserito tutti quegli spin-off di Dragon Quest che sono unici e non hanno avuto seguiti di nessun tipo.
Kenshin Dragon Quest: Yomigaerishi Densetsu no Ken (2003)
Iniziamo subito con qualcosa di molto bizzarro e particolare. Il titolo può essere tradotto in Swordmaster Dragon Quest: Resurrection of the Legendary Sword e dietro a questo testo infinito c’é un television game che fondamentalmente adatta il primo gioco della saga. Che cosa è un television game? E’ un videogioco che viene connesso direttamente alla televisione e non necessita di console per funzionare. Ovviamente non è mai uscito dal territorio nazionale.
Come giocarlo: non si può e, onestamente, non è che mi attirasse troppo
Dragon Quest Swords: The Masked Queen and the Tower of Mirrors (2007)
Un altro titolo lunghissimo per un altro spin-off molto particolare che però, stavolta, ha raggiunto anche il mercato occidentale. Si tratta di un gioco per Wii che inizialmente appare come un jrpg classico, ma in cui le battaglie si svolgono su rotaie ed in prima persona. Niente pistole però visto che useremo spada e scudo sfruttando il Wii Remote. Strano, a tratti complesso, ma anche divertente. Sicuramente vale la pena provarlo.
Come giocarlo: l’unico modo è recuperare la versione originale per Wii
Dragon Quest Wars (2009)
Dopo i due paragrafi precedenti, questo gioco appare quasi banale. Si tratta di uno strategico a turni che sfrutta le caratteristiche tipiche della saga di Dragon Quest. E’ un gioco semplice, ma funzionale, sviluppato per Nintendo DSi (la terza iterazione del Nintendo DS) e distribuito tramite il sistema di download DSiWare. Nient’altro da aggiungere in proposito.
Come giocarlo: se hai un Nintendo DS, sai dove trovarlo
Giochi per Mobile (2013-2019)
Ok, lo ammetto, ci sono almeno quattro giochi di Dragon Quest che non conosco e di cui ho trovato pochissime informazioni. La cosa curiosa è che sono tutti giochi per sistemi mobile Android o iOS. Il primo è Dragon Quest Monster Parade (2013), nato come web browser game in realtà, poi abbiamo Hoshi no Dragon Quest (2015), Dragon Quest Rivals (2017), uscito anche per Nintendo Switch, e infine Dragon Quest Walk (2019). Di quest’ultimo ho letto che è praticamente una variante di Pokémon Go e Ingress. Fine, non ho trovato altro.
Come giocarli: i due più recenti di questi dovrebbero essere ancora presenti nelle app client. Il secondo, dal titolo, mi sa che non è uscito dal Giappone. Del primo non so davero nulla.