Proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta delle “vere leggende” di League of Legends. Questa è una serie di articoli dedicati ai singoli giocatori che più di tutti si sono fatti notare nella scena competitiva internazionale. La mia intenzione non è tuttavia creare un freddo elenco storico di fatti come se fosse una pagina di wikipedia, d’altronde già esiste qualcosa di simile in inglese, ma dare più che altro un resoconto delle curiosità, delle sensazioni e delle mie opinioni relative a quel singolo giocatore.
L’articolo di oggi è leggermente più breve. Dopo aver parlato dell’Invasore Europeo Bjergsen, ho deciso di mischiare le carte in tavola, aggiungendo all’elenco di giocatori da prendere in esame anche alcuni streamer particolarmente famosi. Perché? Perché League of Legends è anche e soprattutto stream. Ci sono tantissimi giocatori bravi che non sono mai entrati in un team professionistico, ma sono comunque enormemente famosi per le loro capacità grazie agli stream che fanno. Questi articoli saranno ovviamente più brevi (anche perché spesso gli streamer usano un solo campione in maniera eccezionale ed hanno una storia molto più piatta), ma conto sul fatto che saranno comunque interessanti. Per iniziare, prenderemo in esame il “Riven God” BoxBox!
La Storia
Albert “잘못” Zheng, meglio conosciuto come BoxBox, ha iniziato a giocare a League of Legends fin dal principio, durante la beta. Inizialmente aveva deciso di concentrarsi su Poppy, ma presto scoprì Riven e ci si trovò così bene che questa divenne il suo campione preferito. Fu uno dei primi streamer di successo della storia del gioco. Non ha mai iniziato una carriera professionistica, anche se nel 2013 si unì ai Velocity eSports, ma l’esperienza durò molto poco, visto che lasciò tutto dopo pochi mesi. Molti giocatori e caster lo considerano la più grande occasione sprecata del Nord America visto che ha delle meccaniche pulite e fluidissime, ma è ormai troppo vecchio per una vera e propria carriera da pro. Se solo lo avessero scoperto/contattato prima…
I Pick
Come puoi intuire dal soprannome, BoxBox è famoso soprattutto per la sua Riven. Su questo campione è temibile per due motivi: l’elevata mobilità, unita alla possibilità di usare uno scudo (non a caso molti altri campioni usati da BoxBox come Fiora, Irelia e Jax hanno queste caratteristiche), e la grande conoscenza delle sue meccaniche. Questa è così vasta che lui stesso ne ha scoperte di nuove, come la Fast Q Combo (che sfruttando varie cancellazioni di animazioni permette di alterare i tempi delle tre Q di Riven), il backwards 3rd Q trick (usato per fermare un insec alle proprie spalle) e la pathing mechanic (un metodo sicuro per facecheckare i cespugli con Riven). Famose sono soprattutto le sue lunghissime fughe che spesso si trasformano in 1vs5 vittoriosi.
Le Curiosità
Chi guarda streaming di League of Legends, sa bene che, se vede una bella ragazza in cosplay nello schermo, c’é se non altro da essere sospettosi perché potrebbe essere un uomo! Anche BoxBox è un appassionato crossgender cosplayer e tra le sue realizzazioni possiamo trovare Arcade Riven, Star Guardian Soraka (che puoi vedere nel video qua sopra), KDA Akali e Battle Bunny Riven (in tutto ne ha fatti 15). Impressionante, vero? Già che siamo in argomento, il suo primo nick è 잘못, ovvero Errore in coreano. Visto che però gli altri giocatori americani non riuscivano a leggerlo e vedevano i simboli come due scatoline, hanno preso a chiamarlo BoxBox e questo è effettivamente il nome con cui viene identificato adesso.
Qualche altra curiosità sparsa. Nonostante usi un nome coreano, è in realtà di origini cinesi e ha un’altezza di 186 cm (notevole per un orientale). Tende a coinvolgere parecchio la chat durante le sue live di twitch e adora utilizzare una soundboard per creare effetti comici o coinvolgenti. Può manualmente muovere gli occhi verso due direzioni diverse per vedere due immagini diverse (WTF MAN???), abilità molto utile in giochi come “trova le differenze” e simili. Una volta partecipò ad un torneo per determinare la migliore Riven del NA, ma perse contro un certo Xopurrangaox che venne poi sconfitto più avanti da Imaqtpie (tranquillo, un giorno parleremo anche di lui).