Sono passati 11 anni da quando un giovane programmatore svedese di nome Markus Persson (in arte “Notch”) sviluppò quello che, nel giro di pochi anni, sarebbe diventato uno dei giochi più amati e apprezzati nel mondo, stiamo parlando di Minecraft. Dopo il buon Markus, nel 2011 il “cubo” passò alla software house Mojang, la quale ancora oggi si occupa della gestione del titolo sandbox e che ha deciso di rifarsi un po’ il trucco proprio in occasione dell’undicesimo compleanno di quest’ultimo.
La “mamma” di Minecraft si fa il lifting
Possiamo ufficialmente dire che da ieri, 17 maggio 2020, la nota software house svedese Mojang non esiste più, perché al suo posto è nata la nuova Mojang Studios. Un nuovo logo e una presentazione sotto forma di trailer hanno dato ufficialmente il via alla prossima era tecnologica della casa che ha dato i natali al “Mondo dei cubi”. Undici anni pieni di successi e di grandissimi risultati, che hanno portato il titolo sandbox svedese in cima alle classifiche di tutto il mondo videoludico. Chiunque, in qualunque parte del globo, conosce il brand e l’universo di Minecraft con tutti i suoi particolari interpreti, buoni e altresì cattivi.
La stessa software house ha voluto sottolineare che questo piccolo rinnovamento estetico fatto al marchio dell’azienda rappresenta un vero e proprio preludio di una nuova era che porterà avanti quanto di buono fatto in questi anni, fin da quel bellissimo debutto a Stoccolma nel 2009. Undici anni che hanno visto produzioni molto interessanti come Caller’s Bane (…inizialmente chiamato Scrolls), Minecraft: Story Mode con Telltale Games e il gioco di realtà aumentata Minecraft Earth, per non parlare del prossimo gioco dungeon crawler ispirato all’omonimo sandbox che arriverà nel corso di questo 2020.
Cosa accadrà nei prossimi anni ancora non lo sappiamo, ma sicuramente Majong Studios ha le idee molto chiare sul proprio futuro e su quello dei propri titoli. Non ci resta che aspettare pazientemente…