Con l’introduzione di Destiny 2 Ombre dal Profondo siamo stati chiamati sulla Luna a respingere le orde dell’ alveare e soccorrere Eris Morn, che scavando nei tunnel lunari ha scoperto un male potente e oscuro.
Per guadagnarci l’accesso a questa attività dovremmo completare una quest di Eris Morn, la quale ci chiede di completare la modalità Altari del Tormento sgominando 20 incubi e guadagnare l’accesso alla ricompensa del terzo grado della suddetta modalità. Questa nuova attività introdotta sempre con Ombre dal Profondo non è altro che un’orda in cui difenderemo dei punti dall’attacco di orde sempre più agguerrite dell’Alveare, niente di particolarmente intenso, fatta eccezione per l’ultimo livello in cui dovremmo fronteggiare un boss dell’Alveare e una moltitudine di nemici.
Ottenuti i requisiti per accedere alla segreta, Eris ci chiederà il nostro aiuto per sconfiggere Zulmak, Strumento del Tormento. Questo potente cavaliere dell’Alveare sta cercando di conquistare il diritto a sedersi sul trono vacante di Oryx accedendovi tramite la logica della spada; il nostro compito secondo Eris è purificarlo, in altre parole eliminarlo dal creato. Vediamo ora passo per passo, come arrivare fino alle viscere lunari e uccidere questo pericolo nemico dell’umanità.
La Fossa dell’Eresia è un dungeon, un tipo di attività simile al Trono Infranto nella Città Sognante. L’attività prevede una squadra da massimo 3 giocatori, una luce minima consigliata di 940. Ci addentreremo dentro la Fortezza Scarlatta per sgominare i nemici barricati al suo interno. Vediamo adesso di iniziare la segreta, conoscerne il percorso, i suoi segreti ed estirpare finalmente l’alveare dal nostro satellite.
Parte 1: i sigilli
Appena atterrati ci troveremo dentro la Fortezza Scarlatta; sarà sufficiente avanzare nelle oscure gallerie dell’Alveare fino ad arrivare ad una enorme caverna con grandi torri, ognuna delle quali porta un differente simbolo dell’Alveare. Prima di scendere ed iniziare lo step, noteremo la zona in cui piazzare lo stendardo così da ottenere munizioni ed energia per la Super.
Ora che siamo armati fino ai denti possiamo calarci nelle profondità lunari senza timore. La prima cosa da fare è raggiungere uno di questi bastioni. Entrandovi sarà possibile accedere ad una stanza interna nella quale ci saranno dei simboli luminescenti sospesi in bella vista proprio di fronte all’ingresso.
Lo step richiede di raggiungere i bastioni con i simboli visti all’inizio dello step e sconfiggere il campione che difende ognuna delle torri; i campioni delle 3 torri saranno sempre un cavaliere con spada e scudo, una maliarda e un urlatore. Per poterli abbattere e purificare la torre avremo bisogno di una spada dell’Alveare, ottenuta dopo aver eliminato un Portaspada Maledetto, un cavaliere ultra che brandisce la spada di cui abbiamo bisogno. Questi nemici spawnano in punti casuali della mappa, fortunatamente sempre nei collegamenti tra i bastioni, per cui individuarli non sarà cosa difficile. Una volta brandita una di queste lame, possiamo dedicarci a purificare le torri.
Come già spiegato sopra, incontreremo i 3 custodi delle torri nelle stanze interne con il simbolo visto all’inizio dello step, ma ognuno ha una sua tecnica per essere sconfitto, vediamo come fare:
- Urlatore: quando incontreremo l’urlatore, nella stanza dovremo affrontare anche un paio di orchi che consiglio caldamente di spazzare via subito; tenendoci a distanza possiamo sconfiggere l’urlatore semplicemente parando con la spada e respingendo i colpi al mittente.
- Maliarda: la maliarda custode della torre sarà difesa da altre due maliarde, poste agli angoli più lontani della stanza; come fatto per l’urlatore è buona norma eliminare le due streghe protette da scudo solare, quindi abbattere la custode usando solo attacchi pesanti della spada con i quali lanceremo onde di energia, l’unico attacco in grado di nuocere alla maliarda.
- Cavaliere: il cavaliere è il nemico forse più semplice da affrontare; difeso da una manciata di schiavi, il cavaliere è debole solo agli attacchi leggeri, attenzione ai suoi fendenti però!
Un dettaglio che qualcuno non conosce è che sia la maliarda che il cavaliere possono ricevere danno dalla super della spada; nasconderci per attendere che si carichi l’abilità, invece di subire danno, è una buona tattica che ti farà risparmiare tempo e munizioni della spada. Considera infatti che se muori, dovrai attendere più di 40 secondi per poter rientrare, perdendo la spada e lasciando i tuoi alleati in difficoltà.
A rendere lo scontro più complesso, oltre alle dinamiche con cui prendere familiarità, ci saranno anche degli orchi che cercheranno di eliminarci appena coi avviciniamo alle zone che difendono.
Una volta purificate le torri, sentiremo un suono e comparirà un messaggio che ci esorterà ad avanzare. Un raggio verde si alzerà da uno dei bastioni centrali, indicandoci la via per proseguire. Il passaggio è difeso da qualche nemico, poi avremo accesso alla prima cassa e alla parte successiva.
Avanziamo nel percorso fino a raggiungere un ponte interrotto con una moltitudine di porte. Ognuna di queste cela una trappola che vi spingerà nel vuoto, mentre la via giusta è uno spiraglio tra due di queste porte posto in basso a destra rispetto al ponte, come potete vedere nella foto. Addentrandovi nel passaggio raggiungerete lo step successivo.
Parte 2: le Gallerie della Disperazione
Eccoci giunti al secondo step, probabilmente il più semplice del dungeon. Questo step ci richiede di depositare 3 cariche da vuoto in 3 diversi portali per poter procedere all’arena seguente. Ovviamente non si tratta di una semplice caccia al tesoro; i percorsi saranno pattugliati da enormi orchi immuni ai nostri attacchi. Da questi nemici infatti potremo solo scappare rifugiandoci in stanze o cunicoli disseminati nella mappa ai quali potremo accedere distruggendo una membrana arancione.
Le cariche da vuoto saranno ottenibili dopo aver sconfitto dei Cavalieri Eretici; questi sono disseminati in alcune delle stanze, dove incontreremo anche diversi mob a difesa dei cavalieri. Una volta ottenuta la carica questa andrà portata ai cancelli facendo attenzione agli orchi lungo il percorso; una volta raccolte e depositate 3 cariche da vuoto avremo accesso alla stanza successiva.
Come dicevo questo step non è particolarmente difficile; l’unica vera seccatura è orientarsi nel labirinto prestando attenzione agli orchi. Si tratta comunque di un passaggio piuttosto semplice, una volta presa familiarità con il labirinto sarà veramente una passeggiata, orchi permettendo.
Nota: anche se si tratta dello step più rapido e semplice del dungeon, nasconde dei segreti come potete vedere nella mappa; qui infatti dovremo compiere delle azioni, tra cui affrontare un mini boss per ottenere un drop esotico, Xenofagia, di cui parleremo più avanti.
Parte 3: l’Androne del Tormento
Eccoci giunti al terzo step del dungeon, forse il più divertente insieme allo scontro finale. Si tratta di una rivisitazione dello step dei totem visti nel raid di Oryx in Destiny. Una sfida abbastanza impegnativa, in cui la coordinazione e cooperazione saranno fondamentali. Gli accessi sono 3, quelli che abbiamo aperto con le cariche da vuoto nel passaggio precedente; rispetto alla stanza saranno posti uno di fronte al totem dell’Alveare e gli altri due ai lati dello stesso. La stanza è di forma semicircolare, al centro possiamo vedere il totem con degli accoliti in preghiera, sui lati ci sono 3 piattaforme, in corrispondenza delle porte aperte uscendo dal labirinto degli orchi.
Lo scopo dello step sarà quello di eliminare dei cavalieri dell’alveare che rilasceranno le solite sfere (proprio come abbiamo fatto poco fa nel labirinto degli Orchi) e portarle vicino al totem dove andranno caricate per distruggere i glifi che bloccano il passaggio. Questi resistenti cavalieri compariranno sulle 3 piattaforme in ordine casuale. A complicare la situazione ci penseranno una marea di nemici che compariranno in continuazione e dei cavalieri che ci bombarderanno da due sporgenze sopra la piattaforma centrale di fronte a noi.
In realtà a darci del filo da torcere non ci saranno solo i cavalieri sulle terrazze che usciranno ogni qualvolta portiamo al totem una carica da vuoto, ma anche un malus: Maledizione della Sofferenza causerà la morte del guardiano che non raccoglie sfere o non resta nell’altare del totem al centro, per cui mai stare fermi e assicuriamoci di tenere d’occhio il moltiplicatore del malus.
Il lavoro di squadra, insieme ad una oculata scelta di super e armi renderà lo step veramente divertente e scorrevole; il nostro consiglio è infatti di lasciare a guardia del totem un guardiano equipaggiato per resistere alle ondate nemiche (Pozza di Radianza o Guardia dell’ Alba sono ottime in questo caso) con un buon fucile di precisione per occuparsi dei cavalieri (Fardello di Izanagi o Simulatore Dormiente) considerando che un colpo solo non sarà sufficiente a eliminarli.
Gli altri due guardiani si occuperanno, coordinandosi tra loro di dare supporto al compagno al centro ripulendo l’area dai nemici e portando le sfere al centro; con un poco di pratica lo step durerà meno di 5 minuti, si tratta solo di allenarsi e trovare le combinazioni di super ed equipaggiamento migliori per noi. Non esiste un modo migliore, per cui possiamo sbizzarrirci a provare ogni arma o super ci sembra possa dare i migliori risultati.
Rotti tutti i sigilli dell’Alveare spariamo alla membrana arancione, raccogliete il contenuto della cassa e prepariamoci al penultimo step.
Parte 4: lo Strazio
Eccoci all’ultima parte, stai attento perché lo Strazio può meritare veramente il nome dato a questo step! Scherzi a parte, si tratta di un labirinto in cui sarà necessario saltare su sporgenze rocciose, piattaforme e balconate facendo attenzione a rulli o lampade che causeranno la vostra morte. Anche in questo step il respawn sarà dopo 40 secondi, per cui attento a dove metti i piedi. Qui basterà essere atletici; calcoliamo per bene e senza fretta i salti ed assicuriamoci di sapere dove atterrare. Come dice l’adagio “meglio un salto in più di un guardiano in meno”.
Dopo aver rotto la membrana scenderemo per un canale pieno di ostacoli mortali, atterrando poi di fronte a un muro con 3 simboli dell’Alveare. Questi saranno da ricercare poi nel labirinto che si apre davanti a noi; ovviamente i simboli saranno difesi da una potente Maliarda e qualche unità dell’alveare. Raggiungendo i vari punti della mappa troveremo i simboli, metteremo fuori uso le maliarde per aprire la porta che ci porta allo scontro finale con Zulmak.
Non si tratta di uno step particolarmente difficile, le uniche accortezze sono avere armi solari per infrangere facilmente lo scudo delle maliarde e ,cosa più importante di tutte, cerchiamo di non cadere nel baratro! Una volta aperta la porta troviamo lo scrigno con il drop, scendiamo la prima rampa di scale quindi giriamo a sinistra per trovarvi nella sala di Zulmak, Strumento del Tormento.
Scontro Finale
Eccoci giunti al combattimento finale con il principe dell’alveare, il cavaliere Zulmak. Fermiamoci sulla pedana che termina poco prima della piattaforma dove vedremo un enorme cristallo e l’imponente cavaliere assorto in meditazione. Qui incontreremo punti in comune con tutti gli step già affrontati, e sulla piattaforma dove ci siamo fermati anche un punto in cui piazzare un utilissimo stendardo.
Guardando l’arena del combattimento vedremo 3 bastioni, uno dal lato opposto della mappa e due ai lati; dentro queste costruzioni troveremo gli stessi custodi incontrati nel primo step che andranno eliminati proprio come già visto usando le armi degli Impugnaspade Maledetti. Ogni custode eliminato ci ricompenserà con le cariche da vuoto che dovremo portare ai ricettacoli vicino all’altare di Zulmak, il quale resterà sempre vicino al cristallo centrale.
Depositate le 3 sfere vedremo una specie di luminescenza verde salire dalla zona del cristallo di Zulmak che ci segnalerà l’inizio della fase di danno; questa terminerà con Zulmak in ginocchio sorretto dalla spada. Assicuriamoci di uscire per tempo dalla zona centrale per evitare di morire.
Alcuni piccoli accorgimenti abbastanza semplici per affrontare nel miglior modo possibile lo scontro.
- Almeno un membro della squadra dovrebbe avere equipaggiata Sorgente di Radianza o Guardia dell’Alba per assicurare danno al boss e vita agli alleati.
- Prima di depositare la terza sfera, puliamo l’area da eventuali nemici, così da non avere interferenze durante la fase danno.
- Alcune armi o tecniche saranno più efficaci di altre nella fase danno; se usiamo una super difensiva tra le due consigliate sopra, attiviamola proprio sui piedi di Zulmak, quindi equipaggiamo spade con modifiche per danno ai boss. Meglio se con lama turbinante e assalti incessanti tra i perk; guardia passiva, la mod dell’ artefatto è ottima in questi casi per minimizzare i danni del boss.
Oltre a questi consigli ti sveliamo un segreto insegnatomi da un grande amico e grande guardiano, iiKyros che ha scoperto un trucchetto per liberarsi velocemente dei custodi delle torri. La sua tecnica è di mandare un guardiano a sconfiggere subito l’urlatore mentre gli altri due (uno senza spada) si spostano dal Cavaliere; qui un guardiano userà le sue armi per eliminare gli accoliti presenti, mentre il compagno con la spada si sposta all’esterno, snobbando il cavaliere.
Dalla posizione in cui si trova sarà in grado di lanciare i fendenti fino alla torre della Maliarda, la quale non potrà colpirci. Appena la super della spada sarà carica usiamola contro il Cavaliere. Nel frattempo il nostro compagno avrà tolto di mezzo l’urlatore e potrà venire ad aiutarci; raccogliamo e depositiamo due sfere, puliamo l’intera arena quindi attiviamo la fase danno con la terza e ultima sfera.
Potrebbe accader che le sfere lasciate ferme scompariranno dopo poco tempo, ma non preoccupiamoci, perché riappariranno appena ne avremo depositata un’altra o comunque dopo aver eliminato alcuni nemici. La fase di danno non dovrebbe ripetersi più di due o tre volte, quindi mandato in fumo il sogno del cavaliere di sedersi al trono di Oryx, avremo accesso alla cassa finale che ci darà sempre armamento di punta prodigiato.
Nelle parti iniziali abbiamo fatto cenno ad un drop esotico ottenibile tramite questa attività: si tratta di una mitragliatrice esotica, Xenofagia. Un’arma veramente potente, utilissima in alcune attività PvE grazie ai colpi esplosivi; Xenofagia è ottenibile tramite una quest tutto sommato semplice di cui parleremo in un prossimo articolo.
Questa arma esotica è la trasfigurazione di Omar Agah, un guardiano caduto prigioniero durante l’ incursione con Eris Morn contro Crota, figlio di Oryx. Prosciugato della sua luce dal Cuore di Crota per nutrire la progenie dell’alveare, il cacciatore Omar è ritornato in vita, non come umano, ma come arma. La sua collera è pronta ad abbattersi contro l’alveare che lo ha ridotto a brandelli. Nutri la collera del guardiano, imbriglia la sua furia, vendica un guardiano.
Segui la nostra prossima guida per ottenere questo potente equipaggiamento e usa la rabbia incanalata nei suoi proiettili devastanti!