Ti annuncio che il risultato di Formula E nel weekend scorso è stato sorprendente: “Pilota Pro: 0″ vs “Gamer Pro: 1” !
Hai letto bene, il gamer ha avuto la meglio su un pilota professionista del campionato mondiale di Formula E durante
la giornata di Esports disputata il weekend scorso.
Mi spiego meglio. In caso tu non lo sapessi, la ABB FIA Formula E Championship ha deciso di far fronte
all’emergenza di Covid-19 creando un simulatore ad hoc e far così gareggiare i piloti. Puoi trovare maggiori
informazioni sul software a questo link.
I professionisti accendono così ogni settimana le ventole del proprio PC e si sfidano in gare che simulano al
meglio le reali condizioni di gara e lo fanno ormai da settimane. Questi eventi hanno dato modo anche ai gamers di
tutte la nazioni di gareggiare contro i piloti professionisti in arcade di poca rilevanza in funzione
del campionato ufficiale. Ma un episodio accaduto sabato scorso ha cambiato le carte in tavola…e i
piloti in gara.
Daniel Abt, professionista da anni e nel team Audi Sports ABT dal 2014, l’ha fatta grossa. Durante la gara
i piloti degli altri team avevano notato alcuni elementi sospetti nella performance di Daniel tra cui la webcam
su Zoom oscurata e delle performance incredibilmente superiori allo standard del giovane.
Il primo ad accorgersene sembra fosse stato Stoffel Vandoorne, pilota di Mercedes EQ, il quale ha tentato di
chiamare l’amico per capire cosa stesse combinando, senza ricevere risposta.
Quando poi gli organizzatori confermarono che Daniel Abt non stesse gareggiando, lui stesso ha confessato di aver
ceduto il volante al pilota gamer professionista di 18 anni, Lorenz Hörzing. La reazione fu immediata imponendogli
10 mila fumanti euro di multa da dare in beneficienza e la sospensione temporanea da parte del team Audi. Ieri
26 maggio, è arrivata la conferma che il team ha deciso la sua sospensione definitiva con effetto immediato.
Le scuse non sono mancate da parte del giovane pilota il quale ha affermato che il suo intento non era
assolutamente quello di tenere nascosto questo cheat adottato, volendolo rivelare in ogni caso. Il suo fine ultimo
era quello di dare spettacolo in un momento particolare della storia, ha affermato, dimostrando come un giovane
gamer può dare filo da torcere a piloti professionisti (è arrivato secondo su 20 piloti!).
Senza dubbio plausibii alcune delle sue affermazioni, ma la casa auto di Ingolstadt gli ha risposto con un gentile
“Nein!”.
L’Audi ha infatti affermato che “Integrità, trasparenza e conformità costante alle norme applicabili sono le
massime priorità per Audi: questo vale per tutte le attività in cui il marchio è coinvolto senza eccezioni”.
Chissà se la ferita aperta dallo scandalo DieselGate del 2015 non abbia influenzato la casa tedesca
ad agire con un polso così duro. Nessun può dircelo.
E fu così che il giovane Daniel Abt perse il suo lavoro come pilota Audi, dimostrando al mondo intero che un gamer
può arrivare secondo in un campionato mondiale gareggiando contro piloti professionisti di altissimo livello.
Che onore per noi gamers! Ma che colpo per Daniel Abt.