Non giriamoci intorno, siamo in tantissimi ad aspettare System Shock 3. Il gioco, annunciato nell’ormai lontano 2015 per PC (senza chiudere la porta alla console), per nostra sfortuna ha avuto – e probabilmente sta avendo uno sviluppo travagliato – con i diritti della serie che sono saltati come una rana dalle mani di vari publisher e studi di sviluppo. Fino al secondo capitolo la serie era rimasta in mano a Electronic Arts ed era stata sviluppata dai ragazzi di Irrational Games (Bioshock ti dice qualcosa?).
Nel novembre 2015 EA perde i diritti di System Shock, che vengono acquistati da Night Dive Studios, che all’epoca dichiarò persino di voler sviluppare il terzo capitolo della serie. Soltanto un mese dopo arrivò una smentita colossale; OtherSide Entertainment, uno studio indie fondato dall’ex designer di Looking Glass Studios Paul Neurath, annunciò di essere ufficialmente al lavoro sullo sviluppo di System Shock 3, grazie ai diritti concessi da Night Dive Studios.
OtherSide aveva acquisito i diritti per fare il sequel di System Shock già alcuni anni prima di questo annuncio, ma non aveva i diritti sul nome della serie, cosa che invece Night Dive era stata in grado di fornirgli. Warren Spector, il produttore del primo System Shock, nel febbraio 2016 annunciò la sua assunzione ad OtherSide Entertainment e di aver ufficialmente iniziato a lavorare su System Shock 3. Insomma, il sogno di molti di noi stava per avverarsi; eppure, come avrebbe fatto un piccolo studio come OtherSide Entertainment a garantire la stessa qualità di un colosso come EA?
Serviva un finanziatore che aiutasse questa piccola realtà a coltivare il suo capolavoro a suon di quattrini.
La vicenda Starbreeze – OtherSide Entertainment
Inizialmente, l’azienda Starbreeze Studios aveva in programma di fornire un investimento per il progetto di 12 milioni di dollari. L’azienda avrebbe consentito a OtherSide di conservare tutti i diritti, cercando un ritorno sugli investimenti del 120%; una volta raggiunta questa somma, avrebbe seguito una ripartizione equa delle entrate. L’investimento di Starbreeze fra le altre cose sarebbe servito a sviluppare il gioco anche per console, oltre alle versione PC prevista inizialmente.
A questo punto la questione si fa un po’ complessa, a seguito di un 2018 non molto florido finanziariamente per via dell’insuccesso di Overkill’s The Walking Dead e dopo l’abbandono del CEO dell’epoca in favore di Mikeal Nermark, Starbreeze ha successivamente annunciato di aver restituito tutti i diritti di System Shock 3 ad OtherSide Entertainment.
A questo punto, almeno apparentemente, sembrava che nonostante la scissione tutto stesse filando liscio; ad aprile 2020 infatti un dipendente di OtherSide, vicepresidente del marketing e dello sviluppo aziendale, Walter Somol, aveva pubblicato un aggiornamento sullo stato dei lavori nel forum dello studio, rompendo un silenzio stampa lungo tantissimi mesi.
In sintesi Somol racconta di come, a causa della pandemia di COVID-19, lo studio stesse lavorando da casa e di come stesse sviluppando un nuovo concept in Unreal Engine 4 che apparentemente stava dando i frutti sperati.
“Siamo ancora qui“, ha scritto Somol il 9 di aprile. “Stiamo lavorando tutti da casa in questo momento, probabilmente come la maggior parte di voi. Il nostro nuovo concept sta andando bene e ne siamo davvero entusiasti. Abbiamo un fantastico e originale stile artistico, con quest’ultimo e il gameplay che si fondono in UE4. So che è solo un assaggio, ma non posso proprio dire nulla a questo punto. ”
Sembrava quindi che le cose stessero procedendo, comunque meglio di nulla. Peccato però che lo stesso Somol, alla fine dello stesso mese, abbia salutato lo studio di sviluppo. Questo è quello che sembra stesse accadendo dando uno sguardo superficiale alla situazione di OtherSide. La verità è un’altra.
La crisi di Otherside Entertainment
Facciamo un piccolo passo indietro. In seguito al suo divorzio con Starbreeze, lo sviluppatore di System Shock 3 è stato alla ricerca di nuovi investimenti per gran parte del 2019.
Il 16 maggio 2019, Warren Spector dichiarò a VGC come i colloqui con i publisher si stessero svolgendo regolarmente e di come “un sacco” di editori fossero interessati al progetto. Tuttavia l’immondizia sotto al tappeto non la si può nascondere per sempre e di lì a poco la situazione è esplosa.
Sempre lo scorso anno, lo studio di Otherside ad Austin sembra essere collassato. Nel dicembre 2019, l’ormai ex community manager dello studio, Sam Luangkhot, ha confermato un gran numero di licenziamenti in studio e ha espresso grande preoccupazione per il suo futuro (a buona ragione visto che alla fine ha perso anche lui il posto).
“So che le persone sono preoccupate per lo stato dello studio. Mentirei se dicessi che non ero preoccupato “, ha detto Luangkhot.
“Dopo aver giocato alla demo interna di System Shock 3, so che il team di Austin ha lavorato sodo e ha fatto dei progressi straordinari negli ultimi due mesi. Fa male vedere molti di questi sviluppatori disoccupati in un progetto su cui hanno lavorato così duramente ”.
Luangkhot ha persino fatto riferimento ad un post anonimo sul sito RPGCodex e ne ha confermato la legittimità. L’utente anonimo (che trovi sotto l’username di Kin Corn Karn) ha affermato che il team di sviluppo di System Shock 3 era praticamente non impiegato e che la situazione rispetto alla tabella di marcia nella creazione di contenuti era davvero critica.
“Se Starbreeze non fosse entrata in crisi, penso che avremmo prodotto qualcosa di interessante con un gameplay fresco e innovativo, ma un gioco molto più piccolo di quello che la gente si aspettava e inevitabilmente deludente per un sequel di un franchise così amato.”
Il post ha continuato: “Quelle alte aspettative hanno spinto molte sperimentazioni costose. Eravamo una squadra piccola e sapevamo di non poter competere con gli attuali immersive sim sia in termini di qualità che di ampiezza della produzione, quindi dovevamo essere creativi, intelligenti e bizzarri.”
Per farla breve, c’è stato un vero e proprio esodo di figure chiave che stavano lavorando al progetto. Linkedin ha aiutato molto in questo senso e ha permesso alla stampa videoludica di tracciare molti di questi abbandoni.
I diritti di System Shock sono in mano di Tencent?
Da quel momento, OtherSide ha smesso di rispondere alle richieste di chiarimento da parte della community, così come ha fatto il direttore dello studio Warren Spector che non è più attivo sui suoi canali di social media dall’inizio di gennaio.
Anche le pagine ufficiali di Twitter, Instagram e Facebook di OtherSide non sono state aggiornate quest’anno, se non per comunicare l’acquisizione del progetto da parte di Tencent.
Era soltanto maggio quando abbiamo scoperto di un ulteriore passaggio di mano: lo sviluppatore OtherSide Entertainment ha infatti annunciato di aver ceduto a sua volta i diritti di System Shock 3 al colosso cinese Tencent e che d’ora in poi questo “proseguirà il franchise di System Shock“. Evidente la situazione dello studio stava sfuggendo di mano.
Qualcuno potrebbe esserne contento, ed in effetti al di là di questioni che trattano di politiche aziendali piuttosto controverse del colosso cinese, il fatto che Tencent abbia acquistato i diritti di un gioco così traballante dovrebbe essere rassicurante, ed in parte lo è.
La vera domanda è: Tencent ha realmente acquistato i diritti del titolo dell’intera serie? La frase che afferma che Tencent proseguirà il franchise può trarre in inganno più di qualcuno e io stesso su internet ho visto molte testate italiane riportare erroneamente l’acquisizione dell’intera serie, non soltanto di System Shock 3.
Ci tengo infatti a ricordarti che solo i diritti del terzo capitolo sono vittima di questo intricato passaggio di mani; i diritti della serie restano a Night Dive Studios, che al momento sta sviluppando un remake del primo System Shock.
@Nibellion Nightdive owns the System Shock franchise and IP, please don't spread misinformation.
— Stephen "Katarn Stole The Death Star Plans" Kick (@pripyatbeast) May 20, 2020
Ma quindi chi sta sviluppando System Shock 3?
Per rispondere a questa domanda, entra in gioco la nuova community manager di OtherSide (che ha sostituito il povero Luangkhot), Alyssa Marshall, che ha recentemente rilasciato delle dichiarazioni ai forum ufficiali dello sviluppatore, affermando che lo studio è “ancora coinvolto” nel progetto. Tuttavia, la community manager non ha approfondito molti i dettagli su ciò che comporta questo coinvolgimento, affermando che questo è tutto quello che OtherSide può dire sulla questione, per ora.
“Siamo ancora coinvolti, ma non possiamo parlarne molto oltre a questo in questo momento“, ha scritto. “Quando ci sarà permesso di rendere pubbliche più informazioni, lo faremo.”
Se OtherSide guiderà lo sviluppo del gioco con il supporto di Tencent, o se non farà altro che supervisionare l’evoluzione del suo progetto iniziale, per il momento non ci è dato saperlo, ma almeno adesso sappiamo per certo che in qualche modo, OtherSide è ancora collegata al progetto. Ti terremo aggiornato man mano che maggiori informazioni saranno disponibili più informazioni sull’argomento System Shock 3, quindi resta sintonizzato!