I gamer, come tutti hanno bisogno di mangiare, ma in una vita frenetica come quella dei nostri giorni, il tempo per dedicarci al nostro hobby preferito ci lascia troppo poco tempo per cucinare qualcosa di buono. Ricorrere a cibi pronti, ordinare qualcosa al ristorante sono valide alternative; possono però diventare gravose tanto per il portafoglio quanto per il nostro organismo.
Vitamine, minerali, proteine devono essere assunti e gli alimenti freschi sono molto più saporiti e nutrienti. Ma chi ha il tempo per mettersi a cucinare dopo una pesante giornata di lavoro o studio? Il tempo poi per lavare padelle, pentole e altro da dove lo sottraiamo? Dal riposo o dal gioco? Per fortuna un modo per mangiare bene e senza fatica c’è e viene dal lontano ed esotico oriente: signore e signori ecco i wok!
Cosa sono i wok?
Per wok si intende una padella semisferica fonda, tendenzialmente in ferro o ghisa molto utilizzata nelle cucine orientali. In oriente i wok sono una pentola universale: dalla frittura alla cottura al vapore. In Italia stanno lentamente prendendo piede, i modelli in vendita nei vari negozi sono abbastanza diversi, più moderni ed efficienti. Si trovano facilmente wok in leghe più leggere, antiaderenti di svariate dimensioni.
Il vantaggio di questa cucina è che si possono avere piatti leggeri e in pochissimo tempo. La forma infatti è studiata per avere un trasferimento di calore molto efficiente garantendo tempi di cottura ridotti. Cucinare in tempi brevi garantisce una miglior conservazione dei principi nutritivi degli alimenti usati; le vitamine, le proteine avranno un’alterazione ridotta rispetto ad una cottura più lenta e “occidentale”. Una volta scelto un modello con una capienza sufficiente ai nostri scopi, il più è fatto.
Cosa possiamo cucinare?
Rispondere a questa domanda è semplicissimo: tutto. Possiamo riempirlo d’acqua, cuocere la pasta poi usarlo per farci il sugo; riempirlo d’olio e friggere patatine o un pesce intero. Ma oltre alle classiche ricette cosa possiamo fare?
Molte ricette possono sembrare complesse, difficili da riprodurre senza uno chef in casa, ma tranquilli siamo qui per questo. Cucinare un buon wok è estremamente facile, basta seguire qualche piccolo accorgimento. Esistono migliaia di varianti con carne, pesce, pasta, solo verdure, riso e qualunque altra cosa possa essere cotta su un fuoco.
Come dicevamo l’unico ostacolo tra noi e una buona cena è sapere come miscelare tra loro i vari ingredienti. Per fortuna non esiste una scuola di pensiero o una guida così nel nostro wok possiamo mettere qualunque cosa; de gustibus non est disputandum.
I wok più semplici, ottimi pasti e perfetti compagni nelle prime esperienze, sono i wok vegetariani; qualche verdura fresca, spezie e fantasia insomma. Ovviamente al mercato sotto casa sarà difficile recuperare ingredienti asiatici o particolarmente esotici, ma possiamo arrangiarci benissimo con quello che abbiamo a disposizione. Gli unici ingredienti che ci raccomandiamo di reperire sono:
- Salsa di soia: un condimento dalla Cina diffuso in tutto il mondo. Sapido e saporito è un buon sostituto del sale oltre a dare quel tocco orientale ai nostri piatti.
- Zenzero: una radice che è una manna dal cielo. Oltre alle molte qualità darà un profumo eccezionale senza parlare dei benefici che possiamo avere introducendolo regolarmente nella nostra alimentazione.
- Pasta di curry: un condimento che può contenere diverse quantità di peperoncino e altre spezie, ottimo per il corpo e per il palato. Sono molto diversi dai curry in polvere color giallo che vediamo nei nostri supermercati. Una volta provati non riuscirete più a farne a meno.
- Olio di sesamo tostato: si ottiene appunto dalla spremitura del sesamo tostato. Fa molto bene e ha un sapore speciale, da provare anche su pesce grigliato, insalate o tartare. Avendo un punto di fumo più basso è bene aggiungerlo verso la fine per evitare il rischio di bruciarlo.
Per le verdure non abbiamo limiti o restrizioni come dicevamo: peperoni, cavolo cappuccio, zucchine, melanzane, cipolle, porri, carote, germogli di soia, asparagi, zucca, patate, qualunque ingrediente va bene, purché non sia eccessivamente ricco d’acqua come i pomodori per esempio!
Il taglio delle verdure pure è a nostra discrezione; chi preferisce a julienne, chi a fette sottili, ovviamente più spesso è il taglio, maggiore sarà il tempo per cuocere. Queste verdure andranno aggiunte seguendo i loro tempi di cottura, ma bando alle ciance è ora di fare una prova.
Mettiamo un filo d’olio di semi nel wok. In Asia il soffritto tipo è la triade aglio-peperoncino-zenzero, noi possiamo scegliere quali e quanti di questi ingredienti mettere. Appena sfrigolano possiamo iniziare con la pasta di curry o passare direttamente alle verdure.
Aggiungiamo i peperoni, il cavolo cappuccio e le carote. Passati altri 3-4 minuti le verdure si saranno ammorbidite così possiamo mettere le zucchine e il porro; dopo pochissimo tempo un pugnetto di germogli di soia. Un paio di cucchiai di salsa di soia, un filo di olio di sesamo ed eccoci! Il nostro wok è pronto da gustare.
Aggiungiamo ingredienti: carne, riso e pasta di riso
Ora che sappiamo fare un semplice wok di verdure, aggiungiamo carne al fuoco. Non è un modo di dire, parliamo proprio di allargare i nostri orizzonti con wok di pollo, calamari, gamberi, pesce o uova. Le combinazioni sono sempre a nostro piacimento, ma quando mettiamo la carne o il pesce? Ovviamente il principio base è rispettare i tempi di cottura.
Il massimo è prendere una forchettata dal wok e sentire un pezzetto di pollo saporito e umido, croccante fuori e tenero all’interno. Se parliamo sia di carne che di pesce possiamo procedere nello stesso modo; una volta tagliata a listarelle o bocconcini e aggiunta all’inizio insieme al soffritto caldo, oppure da sola una volta che la padella e l’olio saranno caldi.
Se vogliamo provare qualcosa di più saporito possiamo marinare carne o pesce sciogliendo la pasta di curry con un filo d’olio e lasciandola macerare per un paio di ore.
Per quanto riguarda riso e pasta potremmo fare un altro articolo, ma per nostra fortuna, saremo brevi e concisi. Ovviamente parliamo delle varietà a chicco lungo tipiche dei paesi asiatici; basmati, thai bonnet o jasmine il procedimento è lo stesso. Pentola vuota (antiaderente è meglio) pesiamo il riso che vogliamo cucinare: ogni 100gr di riso in pentola, 150gr di acqua fredda.
L’acqua va messa dopo il riso, avendo cura di non muoverlo troppo mentre versiamo l’acqua; aggiungiamo qualche spezia a piacere (zenzero, aglio, curcuma, cannella, chiodi di garofano) poco olio o burro, coperchio e via su un fornello.
Dopo 8-12 minuti di cottura su un fuoco moderato l’acqua sarà evaporata lasciandoci un riso leggero e profumato che avremo cura di spostare in un contenitore largo e freddo dove lo faremo raffreddare. Andrà aggiunto al wok verso la fine della cottura.
La comodità della pasta di riso è che non serve alcuna cottura; mettere la pasta a mollo nell’acqua fredda la reidraterà e dopo un paio di ore sarà possibile aggiungerla al nostro wok. Nel caso dovesse avanzare la pasta può essere conservata coperta d’acqua per diversi giorni nel frigorifero, pronta per languorini improvvisi.
In oriente i wok spesso hanno un impatto visivo molto attraente. Un uovo al tegamino poggiato sopra, gambi di cipollotto tagliati sottili, foglie di coriandolo tritate, arachidi, anacardi o germogli freschi. Le decorazioni sono infinite e daranno quel tocco in più che renderà il nostro wok ancora più speciale.
Il wok è tipico di tutti i paesi asiatici ed è naturale che con una così ampia zona ricca di ingredienti e tradizioni differenti, esistano migliaia di possibilità. Oltre ai classici wok di verdure, con pollo, tofu, manzo, troviamo capisaldi della cucina orientale come il Pad Thai o il Nasi Goreng.
Possiamo continuare a provare e perfezionare la nostra tecnica cambiando combinazioni e sapori. Senza restrizioni o tabù possiamo creare combinazioni fantasiose da proporre ad amici e parenti, o sfruttare le nostre doti culinarie per fare colpo sulla nostra dolce metà.
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