Iniziamo con il premettere che The Vale: Shadow of the Crown è un audiogame, per cui qualcuno potrebbe non sapere di che cosa stiamo parlando.
Gli audiogame sono dei giochi sviluppati per ipovedenti e non vedenti. Attraverso questi infatti, persone con difetti gravi alla vista possono giocare su PC e console. Si tratta di un titolo per il quale lo schermo è inutile. Gli input audio saranno gli unici indizi per sopravvivere in The Vale.
Gli audiogame sono un genere pensato ovviamente per chi ha problemi alla vista, sviluppati da piccolissime realtà che offrono spesso i titoli gratis. Una realtà che sta prendendo piede anche tra i normovedenti; molte volte sono audiogame dalla trama veramente interessante, un modo differente di intrattenimento.
Si tratta di un modo diverso di giocare; possiamo esplorare gli ambienti o combattere con la spada solo basandoci sul nostro udito. L’audio 3d ricrea perfettamente la direzione dei rumori, dandoci un’idea dello spazio in cui ci muoviamo.
The Vale
La storia parla di una ragazza di nobile discendenza che viene mandata a supervisionare un piccolo castello, mentre il fratello maggiore eredita il trono. La protagonista è rimasta per la maggiora parte della sua vita nel castello reale, difesa dal mondo ed esiliata da esso.
Questa potrebbe essere la prima avventura per una nobildonna non vedente; accettato l’incarico, la giovane nobile viene assalita durante il viaggio da un esercito nemico; si ritrova così in terra ostile, senza nessuno su cui poter contare e senza vista. Riuscirai a riportare la fanciulla al sicuro senza vedere il sentiero?
Questa è la sorprendente introduzione, narrata dalla voce della protagonista; durante il gioco infatti noi vestiremo i panni della ragazza non vedente. Il gioco e il gameplay sono interamente basati sull’ascolto, dall’esplorazione ai combattimenti.
I nostri passi sull’erba bagnata, il ruscello alla nostra sinistra. Due corvi gracchiano e spiccano il volo a destra, qualche voce debole dietro di noi.
L’audio 3d crea un’atmosfera unica, facendoci immergere nel mondo di chi non ha mai visto la luce. Sarà solo grazie al nostro udito se riusciremo ad attraversare la distanza che ci riporterà al sicuro tra le mura del nostro castello.
Inutile dire che il comparto audio è studiato nel minimo dettaglio. La nostra sola risorsa per identificare la posizione dei nemici, il fiume o il crepitio di un focolare sarà appunto l’udito. Delle cuffie di qualità saranno quasi indispensabili per poter riconoscere la provenienza dei rumori nei paraggi, e non sarà affatto facile.
Le domande
Giocare questa demo è un’esperienza particolare per usare un eufemismo. Per riuscire a concentrarmi su tutti i rumori ho dovuto bendarmi ed abituarmi a muovermi nel buio di The Vale per riuscire ad avanzare. Probabilmente l’assenza della vista rende questo gioco molto più difficile per certi aspetti.
La trama è certamente un punto di forza di The Vale. La progressione tramite le diverse voci fa vivere in prima persona l’avventura in un modo che non credevo fosse possibile. La nostra immaginazione darà un volto alle voci, un aspetto ai nemici o al paesaggio in cui ci muoviamo.
Giocare a The Vale, anche solo la demo, è stata una vera avventura, qualcosa di veramente diverso dal solito. Un’esperienza che raccomando di provare almeno una volta; capire cosa sente chi non può vedere sarà qualcosa di veramente diverso.