Vuoi sapere cosa pensiamo di The Last of Us Part II? Non te lo dico, voglio creare un po’ di suspense aspettando che sia tu a scoprirlo con la nostra recensione fresca fresca. Scherzi a parte, c’è poco da girarci attorno perchè siamo al cospetto di un capolavoro come pochi altri. Se poi, come me, sei appassionato della grafica 3d e della sua evoluzione, avrai senz’altro pane per i tuoi denti: The Last of Us Part II è quanto di più ricco e dettagliato si sia mai visto in circolazione, perlomeno su Playstation 4, in grado di spremere la console su cui gira come un limone maturo!
Ma non è tutto oro ciò che luccica: infatti, come spesso accade in questi ultimi tempi, rispetto ai primi video di gameplay, il gioco finale, graficamente, è sì bello e rifinito, ma non all’altezza di quanto mostrato in origine. A tal proposito è appena spuntato in rete un video molto interessante sul canale Youtube ElAnalistaDeBits che fa un confronto molto accurato tra il comparto visivo presentato all’E3 (quanto ci manchi) 2018 e quello visto nella versione definitiva del titolo.
Il risultato è davvero molto interessante perchè, in The Last of Us Part II, se da un lato sono state fatte delle aggiunte, come l’effetto bagnato dei veicoli abbandonati all’aperto e la maggior vegetazione presente in certe aree, dall’altro è inevitabile constatare come molti aspetti interessanti siano stati rimossi dal prodotto che possiamo trovare sullo scaffale del negozio.
Innanzitutto è stata rimossa un po’ di quella bella nebbiolina volumetrica che rendeva tutto più indefinito e misterioso. I riflessi realistici sono stati sostituiti da effetti più approssimativi e questo si nota soprattutto osservando gli specchi d’acqua e le pozzanghere, molte delle quali sono state rimosse, insieme alle rane che le popolavano. La qualità dell’illuminazione poi è stata abbassata in maniera consistente: questo lo si può notare osservando come, a differenza della demo dell’E3 2018, manchino diverse ombre proiettate dalla protagonista, dai nemici e dagli oggetti dell’ambientazione.
L’intensità dei raggi solari che filtrano attraverso fronde e ostacoli ambientali e del bloom è diminuita, riducendo la spettacolarità delle immagini. Anche i modelli degli avversari, soprattutto per quanto riguarda volti ed animazioni, hanno subito un certo abbassamento qualitativo.
Diverse texture hanno visto la loro risoluzione scendere e, rispetto alla versione del 2018, si assiste spesso a fenomeni di pop-up della vegetazione. L’interattività degli ambienti è diminuita. Molti elementi dello scenario poi sono stati spostati o sostituiti, ma questo potrebbe dipendere anche da scelte artistiche o di giocabilità.
Insomma, sono cambiate diverse cose rispetto a quanto ci era stato promesso da Naughty Dog, però non disperare perchè, al di là di tutti i dettagli ed i fronzoli che si possano andare a scovare, ci troviamo comunque di fronte ad un miracolo audiovisivo in grado di far fischiare le ventole della Playstation 4. Nonostante qualche downgrade troverai tante emozioni, fidati!